Capitolo 15: I don’t understand

**?? Prima**

Angelica guardò l’oggetto di fronte a sé- …

-Cosa ti frulla per la testa? –chiese divertito l’uomo avvicinandosi

-Master…

Lui le sorrise- non ti ho chiesto di usare il mio primo nome?

Lei scosse la testa- non voglio

-Beh anche questo è un moto di libertà quindi lo accetterò –disse Alaric sedendosi al suo fianco- cosa ti preoccupa?

-…

-Non ti fidi nel dirmelo? –chiese lui

Lei scosse la testa- non è questo…sono…confusa

-Confusa? –chiese l’uomo

Lei annuì guardando l’oggetto che aveva davanti

-Cosa ti confonde? –chiese lui con estrema pazienza

Era dura per lei aprirsi e questo l’aveva capito molto velocemente.

Era normale dopotutto, la mentalità di Angelica era bloccata in quel ruolo e stava faticando ad avere finalmente un idea di cosa significasse essere libera.

Era difficile per lei dire cosa voleva.

Era difficile per lei fare ciò che voleva.

Non era abituata a essere indipendente.

Non era abituata a pensare da sola e non ricevere ordini.

Era dura capire perché poteva ora essere libera.

-Perché…sono libera? –chiese Angelica

-Uhm?

-Perché ho il diritto di essere libera? –chiese lei di nuovo

Lui le sorrise- perché no?

-Non è corretto per…

-Una della tua razza? –finì lui- lo so

-Allora…

-Non devi pensare a te stessa in quel modo

-Sono stata presa per quel ruolo –rispose lei

Lui fece una smorfia- lo so

-E sono stata donata a lei, master, come sacrificio –disse lei

-Lo so –rispose lui poco contento

-Per questo chiedo…perché non mi ha sfruttato e usato come…

-Loro volevano? –chiese lui

Lei annuì piano

-Perché non sono tipo da dar retta agli altri –disse lui

Lei lo guardò

-Angelica- disse lui- ho deciso io questo nome, vero?

Lei annuì

-Dandoti un nome ti ho dato un’identità. Dandoti un luogo dove tornare ti ho dato una casa. Dandoti accesso alla mia vita ti ho dato una famiglia –disse lui- io e te siamo nello stesso livello di potere. Non sei mia schiava

Lei lo guardò e gli sfiorò una mano- perché siete così gentile con me?

Lui le sorrise e le accarezzò piano la testa- perché sei tutto ciò che ho rimasto Angelica

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