Capitolo 21: Fucking Lucky

Iris colpì il vecchio cacciatore.

-Parla! –disse Lya

Vera rimase seduta nella sua sedia dietro le ragazze, fuori dalla visione degli altri.

Quei cacciatori avevano catturato una loro strega più giovane.

Questo non andava bene.

Il cacciatore che venne colpito rise- come se mi spaventassi di te mocciosa

Erano ore che continuavano a interrogarli senza successo.

Alla fine…era meglio dare il lavoro a chi lo aveva già fatto più volte…

Vera sospirò piano, Daphne era già a lavoro…

-Non so se è ammirabile o stupido ciò che state facendo- disse Vera

Il silenzio cadde nella sala e i cacciatori rabbrividirono di istinto.

Qualcuno voleva insultarla ma le parole non uscirono dalle loro bocche.

Non potevano vederla, era seduta nell’angolo buio della sala, ma i suoi occhi erano luminosi nel buio…quelli potevano essere visti e…non avevano traccia di bontà in essi.

-Proteggere i cacciatori è davvero…un bel gesto- disse Vera priva di qualsivoglia tono nella sua voce- ma è quella giusta come decisione mi chiedo…dopotutto…le vostre famiglie non sono al sicuro…

I cacciatori si raggelarono in quel secondo.

Era impossibile che le streghe sapessero dov’erano nascoste le loro famiglie.

-Menti- disse il più anziano- non puoi saper nulla strega

-Noi siamo addestrati per evitare le vostre magie! Non potete farci nulla- rinforzò un altro cacciatore

-Tu dici? –chiese Vera divertita.

Per una normale strega…poteva anche essere difficile leggere le loro menti. Ma lei era tutto eccetto normale.

Aveva parecchia esperienza…più di ciò che chiunque voleva.

Più di quanto lei voleva…

-Oh ma io so. Io ho visto…e ho letto nelle vostre menti ore e ore fa ciò che volevo- sorrise Vera

-Allora avreste già la vostra strega- disse un altro cacciatore

-Oh…ma io non ho letto quell’informazione- disse Vera con un sorriso malefico passando il cellulare a Delphine

La ragazza mostrò la foto ai cacciatori.

-No…

-Facciamo un baratto che dite? –chiese Vera- la vita delle vostre famiglie per quella della ragazza…

I cacciatori strinsero i denti- sei inumana!

-Mi avete reso così –disse Vera- dopotutto chi ha rapito una ragazzina di dieci anni?

I cacciatori si bloccarono- dieci…

-La strega presa- disse Vera- è una strega che non ha nemmeno compiuto diciotto anni…una bambina…e voi osate farmi la paternale per volerla salvare dalle vostre luride mani? Pensate non sappiamo come stupriate chi vi capita sottomano?

-Non è…

-Non è vero? –chiese Vera- prova a dirlo se hai le palle di farlo…ho visto cosa fate…non siete puri, siete più sporchi di noi.

Questo li zittì.

-Dov’è la ragazza? –chiese ancora

-Lei…è…- iniziò il più anziano- è già morta…

Il silenzio cadde nella sala e i cacciatori più giovani guardarono i più anziani stupiti. Non sapevano l’età della ragazza e pensare che…avessero ucciso una bambina…ok una strega ma…era una bambina…

Vera guardò il telefono e si alzò mostrando loro una foto di una bambina dai capelli castani e occhi verdi- lei è chi avete cercato di uccidere

-Lei è morta- assicurò il più anziano

-No- disse Vera con un sorriso- l’abbiamo salvata in tempo un’ora fa. Poco prima che il vostro capo la stuprasse

-Perché ci tenete qui allora? –chiese un cacciatore

-Perché volevo vedere se avevate il cuore di dirci cosa avevate fatto alla nostra ragazza…ma come solito…i cacciatori di cuore non ne hanno- disse Vera

-Voi streghe dovete solo morire! –urlò l’anziano

Vera sorrise- forse…ma ci sono dei morti oggi…

-Cosa…

Vera sorrise- le vostre famiglie…

-Che hai fatto? Cosa avete fatto!? –chiese l’anziano

Vera li ignorò e guardò le altre- come sempre…sbarazzatevi della spazzatura

Daphne le sorrise vedendola uscire dalla sala- tutto sistemato

-Rimosso i ricordi? –chiese Vera

-Non sanno nemmeno che quelli esistessero…ho manipolato la mente di tutti quelli innocenti per farli trasferire fuori continente entro domattina. Quando si riprenderanno penseranno solo a come continuare a vivere e non ricorderanno nemmeno la loro esistenza. Chi era colpevole è già nella tomba

-Ottimo –disse Vera

Uccidere non era qualcosa che le dispiaceva fare.

Ma non avrebbe mai ucciso innocenti.

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