WitchandAngel : Capitolo 3: Who are you calling kitty?

Capitolo 3: Who are you calling kitty?

Capitolo 3: Who are you calling kitty?

 Dire che la notizia viaggiò in fretta era dir poco. E ovviamente come potevano le guardie dei sette Love Interest lasciare in pace la nuova pivella? Le avrebbero insegnato quale era il ruolo di una donna…
L’Imperatrice e la regina erano a prendere un thè quando la notizia arrivò e ovviamente le due si precipitarono a incontrare la ragazza e verificarne le abilità, senza farsi vedere.
Perché ciò? Semplice, perché gli idioti principi avevano deciso di umiliare pubblicamente Wolfe e la sua nuova guardia, peccato avessero scelto la preda sbagliata.
***
I principi erano abbastanza…confondibili nel gioco. Letteralmente la differenza che trovavi era nel colore dei capelli. Il gioco è stupido. Sono tutti più o meno della stessa età quindi andrò in ordine casuale: Stephan, Michael e Ciel sono biondi con occhi blu, Lucas, Thomas, Trevis e Nathan sono castani con occhi blu e…questo è pressoché tutto ciò che serve sapere su di loro. Come personaggi erano molto piatti e poco differenti se non per qualche strano tic o perversione o robe del genere, non avevano una storia intrigante o altro, letteralmente erano così simili che non potevi distinguerli se non guardavi il nome di chi parlava…ok c’erano differenti acconciature e stile di vestiti ma…erano pressoché identici. Inoltre erano tutti figli di differenti concubine quindi il fatto che si somiglino tutti è leggermente…strano. Anche perché l’Imperatore ha occhi di oro e capelli naturali grigi, il nero dei capelli di Wolfe viene dalla madre naturale. Ora non venitemi a dire nulla, io sto solo pensando che qualcuno qui ha fatto due giri con qualche cavaliere di corte…
Le loro guardie erano mob quindi non mi sono nemmeno interessata a impararli i nomi e visto come mi guardano, con il loro guardo da chi sta per vincere, credo di non volerli imparare…non posso dare una lezione ai fottuti principini ma nulla mi vieta di far molto male alle guardie no? No? Fingiamo siano i principi!
-Hey gattina- dice di nuovo una delle guardie
Wolfe si sta irritando e Sebastian ruota gli occhi- sono le guardie dei principi
-Quindi posso umiliarle- replico io al nostro braccio sinistro
Sebastian sorride malefico- ti prego fallo, sono anni che voglio fare loro male
-Principe? –chiedo io
Wolfe mi fa un cenno con il capo. Bene! Posso farli fuori! Circa…non posso ucciderli…purtroppo…
-Hey gattina, sei sorda? –chiede una di loro
Io sorrido- perché non risolviamo la cosa nell’arena?
-Oh? Come se una gattina potesse fare nulla contro noi- ride uno di loro
Io sorrido- se vincerete farò qualsiasi cosa voi diciate- oh guarda i porci come mi guardano ora- se vinco io…
-Come se fosse possibile- dice un altro
-Quindi accetterete qualsiasi richiesta? –chiede Sebastian
-Ovviamente- ridono loro- non vincerai gattina
Li guardo allontanarsi verso l’arena e sorrido.
-Sicura? –chiede Wolfe
-Principino dovrai imparare una cosa…io non dico niente se non sono sicura di vincere- dico io tranquilla- Sebastian lascio a te pensare a cosa richiedere dalle guardie…perché non scommetti con i principi già che ci sei?
Lui ghigna- noi andremo d’accordo…
****
La principessa Mireille, il cui nome significava “per essere ammirata”, era una ragazza molto sveglia fin dall’infanzia. I lunghi capelli bruni e occhi oro della ragazza erano segno del fatto che fosse figlia dell’Imperatore, e il suo carattere era noto ancora più del suo aspetto. Era con la madre, la regina Charlotte, una bruna con occhi verdi, e l’Imperatrice Lisette, bionda con occhi blu, a spiare cosa succedeva nell’Arena. Appena vide Aife capì subito che non era il tipo con cui giocare, era qualcuno che poteva fare parecchio male…ciò non negava che era bella come poche. L’Imperatrice e la regina invece osservarono le reazioni dei principi, la confidenza di Wolfe diede loro speranza, se questa ragazza poteva dar al principe una stabilità e dargli supporto, era più che benvenuta dalle due. Sentirono le scommesse e sperarono davvero che Aife sapesse combattere, i principi stavano scommettendo una fortuna, Sebastian voleva derubarli per bene eh? Era una fortuna che servisse Wolfe…
-Allora gattina- disse uno dei suoi avversari- chi vuoi affrontare prima?
-Andate tutti insieme- disse Aife annoiata- non avete una possibilità da soli…
-Sicura? –chiese un soldato che era lì per assicurarsi che tutto andasse bene e per assicurarsi che le scommesse venissero rispettate.
-Come se potesse batterci- rise una delle guardie
Aife sorrise- paura di affrontarmi insieme? Non pensavo foste così patetici…
-Bene, ti insegneremo il tuo posto- disse uno di loro.
La circondarono velocemente. I presenti fecero una smorfia, l’avevano appena circondata…
Aife mosse appena la testa per osservare le posizioni dei sette e tirò fuori le due spade. Le fece ruotare nelle mani prima di guardare di nuovo i ragazzi. C’era una leggera tensione nell’aria, ma lei sembrava completamente a suo agio. I ragazzi si coordinarono e attaccarono nello stesso istante. Tutti si prepararono al peggio ma…la ragazza semplicemente saltò in alto schivando il colpo. Gli occhi di tutti si puntarono sulla ragazza che stava ora facendo una capriola in aria. Aveva saltato almeno dieci metri di altezza. Guardò dall’alto i sette con disinteresse, era sottosopra ma la gonna di lei rimase piegata in modo che nessuno potesse vedere nulla. Girò con le spade e si scagliò contro uno di loro, il colpo venne parato ma la forza scaraventò il tipo a terra lo stesso e gli fece male. Una volta atterrata subito si scagliò contro un altro e tirò un calcio a un terzo proprio sotto il mento, cosa che fece cadere l’altro all’indietro, ruotò la spada e colpì un quarto facendolo cadere. Ruotò le spade e osservò i tre che si erano allontanati. Fece uno sprint e colpì due di loro con il dietro della spada allo stomaco, facendo sputare ad entrambi sangue e cadere a terra, saltò poco prima dell’ultimo e alzò le spade prima di colpirlo. Il tipo parò tenendo la spada come meglio poteva ma il colpo fu abbastanza forte da rompere la lama. Aife lanciò in aria le due spade e colpi con calcio ruotante il tipo alla testa stendendolo. Girò la testa di lato per vedere il primo colpito rialzarsi dolorante e aprì le mani vicino ai fianchi. Il tipo le corse in contro con la spada pronta. Le spade di Aife le caddero in mano e lei si girò veloce prima di parare il colpo e tirare al tipo una ginocchiata allo stomaco e poti una seconda sotto il mento. Il tipo cadde in ginocchio e perse la presa sull’arma. Guardò i sette doloranti a terra e rimise le spade al loro posto.
-La prossima volta che mi provate a chiamare gattina vi sgozzo- disse con un sorriso sulle labbra.
-La vincitrice è lady Aife! –disse subito il soldato, si…era la figlia del tremendo generale…
Aife spostò una ciocca con una mano e si allontanò verso le scale- spero manteniate il vostro accordo…o vi verrò a cercare…
Wolfe si allontanò pure- beh fratelli…verrò a riscuotere…
-Stai scherzando vero? –chiese Stephan
-Non è colpa mia se siete così idioti da non capire che qualcuno vi sta imbrogliando –disse Wolfe dando loro le spalle
Thomas si avvicinò per scagliargli un pugno ma il polso di lui venne afferrato da qualcuno. Aife girò il polso del principe e lo forzò in ginocchio per il dolore.
Aife mollò la presa e sorrise ai sette- non sotto il mio sguardo…sarà un piacere avere a che fare con voi…specie visto che ho ricevuto il permesso di farvi molto male se riterrò l’atto necessario
I sette sbiancarono e rimasero a guardarla privi di voce in gola.
Sebastian sorrise- verremo a riscuotere…
-Buona giornata- disse Aife seguendo Wolfe con calma.
L’Imperatrice sorrise, quella ragazza…era davvero interessante. Guardò la propria guardia e maid personale- informate l’Imperatore e assicuratevi che i principi rispettino la scommessa!
La regina annuì- un’ottima guardia…
-Dovremmo invitarla per un thè- disse la principessa guardando le due adulte
Le due annuirono complici.
Dovevano mantenerla dal lato di Wolfe, tra lei e Sebastian…era certo chi avrebbe ottenuto il trono.


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