Capitolo 4: You don’t have
the right!
Angelica giocò con il bicchiere di vino e Lucifer fu veloce
e cambiare il contenuto da vino rosso a succo di arancia con i suoi poteri.
Lei ridacchiò piano- grazie
Lui le sorrise- ricordo che odiavi l’alcol…- cambiò il
proprio da vino a succo d’arancia
-Non bevi? –chiese lei stupita
-Ho smesso dopo averti incontrata- disse lui stupendola
Lei sorrise- le mie lamentele ti sono rimaste?
Lui gli sorrise- molte cose di te mi sono rimaste in mente…
Lei lo osservò tranquilla- sei cambiato…sei meno…rude
Lui sorrise- tu invece…sei bellissima come mi ricordo
Lei ridacchiò- sempre lecchino vedo…
Lui alzò le spalle- sono un demonietto, cosa posso dire?
Lei ridacchiò tranquilla.
-Mi dispiace –disse Lucifer dopo un po’- avrei…dovuto
esserci…avrei dovuto rimanervi al fianco
-Sei stato con noi –disse lei tranquilla- sei sempre stato
lì a difenderci e proteggerci…
-Avrei dovuto fare di più…avrei dovuto essere io ad aiutarti
nella gravidanza- disse lui
-Come? Non sapevi ero incinta- disse lei
-Lo so ma…- disse lui
Lei gli sorrise- non sono stata una botta e via Lucifer…siamo
stati insieme per un mese intero prima che tu fossi costretto a tornare e fino
ad allora ogni test era negativo…non potevamo sapere che l’ultimo sarebbe stato
positivo…
Lui fece per prenderle la mano ma non era certo se toccarla
fosse una buona idea, lei gliela strinse tranquilla, calmandolo come sempre-
volevo tornare…le cose erano così incasinate nel mio regno però che ci misi
anni a calmare e sistemare tutto e quando sono tornato…
-Hai trovato un mini-te nella cucina della mia casa- disse
lei
Lui annuì- mi prese un colpo. Avere davanti un bambino di
dieci anni mi ha lasciato di stucco. Ho addirittura pensato che forse ti eri
risposata…insomma aveva i miei occhi e mi somigliava ma…
-Non aspettavi un bimbo biondo –rise lei
Lui annuì- non aspettavo un figlio figurarci uno biondo come
la madre…
-Come l’hai riconosciuto? –chiese lei
-Per cominciare era un demone e nessun demone avrebbe
provato a sedurti se voleva tenere la testa sulle spalle –disse lui facendola
ridere- e mi ha cercato di dare fuoco…
Lei scoppiò a ridere- Aaron è molto protettivo
-Deve –dice lui- la madre sembra attirare uomini da ogni
parte, dimmi la verità, sei una sirena?
Lei continuò a ridere contenta- il seduttore è stato
sedotto?
Lui annuì- visto che sono diciotto anni, quasi diciannove,
che non ho donne nel mio letto…tu che pensi?
Lei sorrise contenta della cosa- ne sono felice.
-E tu? –chiese lui
-Uno solo- disse lei- dopo di te solo una persona è entrata
nel mio letto
Lui annuì sospirando piano- ok…
Lei gli sorrise- sei davvero cambiato…-lui la guardò- un
tempo avresti fatto una scenata
-Non ho il diritto di farla dopo essere sparito per anni
–disse lui
Lei gli strinse la mano- non vuoi nemmeno sapere chi è
questo?
Lui strinse la mano piano prima di annuire, cedendo alla
curiosità- non garantisco di non provare gelosia…
-Beh se sei geloso di qualcuno che hai aiutato a mettere al
mondo abbiamo un problema- disse lei bevendo un sorso dal suo calice
Lui ebbe un momento di realizzazione- Aaron?
Lei annuì- aveva incubi da piccolo e anche crescendo, ha
preso il vizio da te di intrufolarsi nel mio letto e non sono così insensibile
da scacciarlo da lì…inoltre…
-Inoltre? –chiese lui
Lei spostò lo sguardo in leggero imbarazzo- non sei l’unico
rimasto stregato…non riesco a vedermi con altri uomini al mio fianco…
Lui sorrise rasserenato- Angelica io…
-Non vedi che stai mettendo Angelica a disagio? –chiese
Michael dal nulla
All’angelo sfuggì la reazione di Angelica ma non sfuggì al
demone, leggero sbuffo e quel ruotare gli occhi innervosita e esasperata. Era
chiaro per il demone che l’angelo non era un benvenuto.
-Non sapevo fossi invitato –disse Lucifer
-Non lo è –confermò Angelica subito
Michael la guardò stupito- so che non hai avuto tempo e che
non volevi creare…
-Non sai cosa no significa vero? –chiese Aaron
-Non intrometterti –disse Michael
-Oppure? –chiese avvicinandosi Alaric e mettendosi tra lui e
Aaron
-Non sono affari tuoi- disse Michael- è una situazione
famigliare
-Non ricordo che un pennuto abbia a che fare con questa
famiglia- disse Alaric
Michael lo guardò male- stanne fuori mortale
Alaric ghignò, un ghignò che ricordò a molti quello di
Lucifer o di Aaron, cosa che stupì Lucifer per le somiglianze che i due
avevano- oh? E che fai se decido di restare qui Principe dei Cieli?
-Te ne pentiresti- disse Michael
-Me ne voglio pentire- disse Alaric- levati dall’edificio o
ti leverò io con la forza
-Sei un ospite- disse
Michael
-Tu non sei nemmeno quello- rise Alaric- e invece eccoti a
molestare la festeggiata in un giorno così lieto…
Michael strinse i pugni- non sto molestando, io sono un
angelo
-Sei solo un pennuto troppo cresciuto. Non sei mica buono
solo perché hai un paio di alucce da piccione- disse Alaric stupendo parecchi
demoni della sala. Quello era un carattere parecchio simile a quello di Aaron e
di Lucifer…in molti iniziarono a chiedersi se fosse suo figlio, problema era
che non era un demone.
Michael provò a colpire Alaric, mandando in panico tutti
perché un pugno poteva causare seri danni a un mortale. Alaric si mosse in
fretta e schivò il colpo mettendosi le mani in tasca e sorridendo divertito-
lentino eh pennuto?
Michael ringhiò cercando di colpirlo ancora e ancora ma
Alaric era veloce e agile, impossibile da colpire. Quando Michael tirò fuori la
spada però fu il momento in cui Lucifer tirò fuori la sua e bloccò il colpo per
Alaric- levati
-Sei completamente impazzito?! –chiese Lucifer facendolo
indietreggiare- guarda dove sei! Guarda contro chi stai alzando la tua spada e
guarda chi cazzo ti sta guardando idiota!
Michael si guardò intorno e fece sparire la spada- io…
Alaric si avvicinò e gli tirò un destro che lo fece volare a
terra- giusto per tua informazione. Io sono Alaric, figlio maggiore di Angelica
e fratello maggiore di Aaron e tu, non sei il benvenuto in famiglia. Potrò
essere un medico ma sono un medico militare, posso farti il culo se mi gira,
angelo o meno…sparisci
Michael si alzò in fretta e uscì con la coda tra le gambe.
Lucifer si guardò intorno insicuro di come comportarsi.
Alaric gli sorrise- non è un segreto per nessuno qui che sei Lucifer, sovrano
dei demoni. Mamma non tiene persone vicine che sono nocive per Aaron o me, metà
degli invitati sono demoni e l’altra metà è al corrente di chi è Aaron e non se
ne fregano per nulla del fatto che non è umano…
Aaron guardò Alaric- stai bene?
-Come se un pennuto mal cresciuto può farmi male! –rise
Alaric scompigliandogli i capelli
Angelica gli sfiorò il braccio e lui annuì tranquillo,
facendola rilassare. Angelica sorrise a Lucifer- grazie
Lucifer fece sparire la spada- dovere
Lei guardò il tavolo- torniamo a sederci?
-Volentieri –disse subito Lucifer e poi guardò i ragazzi-
volete…
Alaric prese per il polso Aaron- uh guarda il tavolo dei
dolci! –e lo trascinò via lasciandoli soli
Angelica scoppiò a ridere e Lucifer sorrise- direi che gli
stai simpatico
-Menomale- disse Lucifer risedendosi con lei e sorridendo-
quindi…non ci sono problemi con…
-Mio figlio è un demone –disse Angelica- se hai problemi con
la cosa puoi usare la prima porta per andartene dalla mia vita, non ho
intenzione di avere relazioni con chi non accetterà mio figlio
Lucifer sorrise contento. E tornarono a parlare tranquilli,
quasi nulla fosse cambiato…quasi fossero ancora a diciotto anni prima…
Nessun commento:
Posta un commento