WitchandAngel : Capitolo 15: Why don't we try?

Capitolo 15: Why don't we try?




Capitolo 15: Why don’t we try?

Era passata una settimana da quando Ares e Lisette si erano conosciuti. Nikolai aveva preso il controllo completo dell’allenamento degli altri e questo comportava che i due spendessero parecchio tempo da soli.
Un giorno in particolare successe una cosa, un dio era stato trovato in un’altra zona, un dio infetto, e altri tre erano apparsi nello stesso momento. Per evitare di lasciare la base scoperta tutti erano andati, divisi in gruppi, e lasciato Ares e Lisette nella base come difesa finale. Nikolai nel mentre era stato richiamato per un’emergenza…
In pratica Ares e Lisette erano soli soletti, se non si contava il drago peluche che Ares avrebbe giurato aver visto muoversi di recente, in una grande villa prima di vicini, con cibo e tutto ciò che gli serviva…in pratica non avevano motivo per uscire di casa.
La cosa aveva comportato che i due finissero spesso a parlare di tutto e di nulla e a spendere praticamente ogni secondo del giorno insieme.
-Quindi perché siete stati forzati ad andarvene? –chiese Lisette accoccolata sul divano al suo fianco mentre un film continuava a girare senza l’attenzione dei due
-In pratica…un dio o una cosa del genere ha cercato di farci fuori per prendere i nostri poteri, abbiamo vinto contro di lui ma ha rilasciato una maledizione…quella che sta infettando gli dei e ci ha dato due scelte, rimanere e rischiare di diventare marionette o andarcene e lasciargli controllo del mondo…- disse Ares- volevamo combattere ma per capire come farlo ci abbiamo messo parecchio e furono gli dei che vennero uccisi, quelli rimasti qui e che vennero rispediti nel nostro mondo, a scoprire il sistema di evocazione
Lisette lo guardò- e loro li ricordate?
-Nel secondo che sono morti sono stati ricordati –disse Ares- e nel secondo in cui abbiamo capito come combattere siamo tornati…ci abbiamo messo troppo tempo purtroppo…
Lisette si guardò le mani- ogni dio ha uno o più animali fedeli…come Cerbero per Ade…loro…
-Sono messi in pausa- disse Ares- diventano statue indistruttibili e nascosti in un lato dell’abitazione del dio sparito…
-Draghi? –chiese Lisette
-Draghi? –chiese Ares confuso chiudendo la tv visto che nessuno dei due stava guardando quel film
-C’erano…draghi? –chiese lei- non so è solo…c’è qualcosa che mi manca e quando Nikolai mi diede il peluche scoppiai a piangere senza motivo e non capivamo perché…mi sentivo come se qualcuno che mi mancava da anni mi fosse stato restituito…ero…
Lui si avvicinò di più e la tirò in un abbraccio- sta tranquilla…sono certo che quando riusciremo a ricordarti e tu ricorderai chi sei saremo in grado di trovare tutto ciò che ti manca…il libro ti ha trovato, la collana ti ha trovato…
Lei annuì accoccolandosi a lui- vorrei solo sapere chi sto lasciando indietro…ero sposata? Avevo figli? Avevo animali? Avevo semidei nati da me? Avevo fratelli? Avevo sorelle? Avevo genitori?
Ares la strinse piano- non lo so…
Lei chiuse gli occhi piano- e se avessi figli?
-Non…credo- disse Ares
-Perché? –chiese lei
-Non lo so è solo…una sensazione- disse lui- …
-Cosa? –chiese lei
Lui spostò la mano dalla sua spalla al fianco e la reazione di lei sembrò naturale, cosa che stupì entrambi- da parecchio…continuo a pensare che io e te eravamo…
-Intimi? –finì lei per lui
Lui annuì. Negli ultimi giorni avevano avuto quella che poteva essere la vita di due sposi. Si erano addormentati insieme spesso sul divano, tanto che alla fine avevano spesso deciso di vedere film nel letto di uno dei due, tanto non finivano mai i film e finivano a dormire accoccolati. Quando Ares vedeva Lisette cucinare in cucina gli veniva naturare abbracciarla da dietro o stuzzicarla un po’. Per qualche motivo sapeva sempre come innervosirla ma farsi perdonare velocemente, sapeva evitare argomenti scomodi e riconosceva l’umore della ragazza a occhio nel secondo in cui la vedeva e la stessa cosa accadeva a lei. Era chiaro ad entrambi che non erano sconosciuti prima e che da come i loro corpi reagivano l’intesa era più che di amici. Lisette aveva anche scoperto di desiderare di più il tocco di Ares, come se le fosse mancato da sempre e si era spesso ritrovata a cercarne le coccole o attenzioni. Per lui…beh le docce fredde stavano aumentando di giorno in giorno e per un uomo con il suo autocontrollo la cosa iniziava a diventare parecchio assurda.
-Non sono l'unico a pensarlo allora… -disse Ares
Lei scosse la testa e lo guardò pensierosa
-Lisette? –chiese lui guardandola
Lei si fece coraggio e gli sfiorò il viso prima di rubargli un bacio, la reazione di stupore di Ares venne presto soppressa e rispose al bacio, tirandola più vicina e rendendo il bacio meno dolce e più intimo e passionale. Si separarono solo quando erano entrambi privi di fiato. Era…naturale…era come se non fosse la prima volta…
-Vuoi…fermarti qui? –chiese lui incerto
Lei lo guardò e scosse la testa piano- perché non…proviamo e vediamo che succede?
Lui le sfiorò il volto e la baciò prima di prenderla in braccio e portarla nelle sue stanze. Il drago sul divano cadde piano sul cuscino e si mosse piano prima di ritornare un peluche, ma l’espressione pareva molto più felice di prima…



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