Capitolo 14: I do like someone
***? Prima***
-Sei un idiota! –disse lei ancora bagnata
-Era uno scherzo su- rise Ares tranquillo
Lei spostò la testa indignata e tornò nelle sue camere,
seguita dall’uomo- piccola…
-Non chiamarmi “piccola”! –disse lei irritata
-Tesoro…
Lei lo ignorò- mi vado a lavare
Ares aspettò un paio di secondi prima di seguirla di
nascosto.
Si era appena rimossa l’abito quando sentì due braccia
stringerla e tirarla nell’acqua della fonte con sé- ARES!
Lui rise baciandole il collo- buona non ti agitare
-Non ti agitare!? Ti ammazzo io…
-Se continui a muoverti la mia spada rischia di alzarsi
vista la posizione- disse lui all’orecchio di lei
Lei rabbrividì- porco
Lui sorrise- solo con te…-la girò piano e le alzò il mento-
volevo solo distrarti un po’…in questo periodo mi stai ignorando…
-Non hai due anni- disse lei
-Lo so…altrimenti non potrei fare questo- disse lui
baciandola- o questo…
-Leva la mano da lì! –protestò lei rossa
-Uhm…dovrei? –chiese lui
-Sei un pervertito…- mormorò lei aggrappandosi alle sue
spalle e legando le sue gambe alla vita di lui
Lui sorrise- non pare dispiacerti…
-Se mi lasci incinta ti farò prendere responsabilità…- disse
lei ma venne interrotta dalle labbra di lui
-Sarà un piacere
****
-Quanti anni hai!? –chiese urlando Zeus a Poseidone che
aveva deciso che fare un bagno a tutti con un incantesimo era una bella idea.
Ares si riprese, erano…ricordi quelli?
Erano usciti per vedere cos’era il casino ed erano finiti
bagnati fradici
-Per gli dei…- mormorò Lisette bagnata fradicia, quello era
stato il motivo per cui quel ricordo…
-Meglio se rientriamo- disse Ares prendendola per mano- ti
mostro dov’è la doccia
-Grazie- disse lei tranquilla, ignara che la mente dell’uomo
non era tanto pura in quel secondo…specie visto che la felpa della ragazza era
bianca e si stava velocemente rendendo trasparente…
-Visto che hai così tante energie- disse un fradicio
Nikolai- perché non facciamo un altro paio di ore di allenamento
-Era uno scherzo…
-MUOVITI! –urlò Nikolai
Lisette ridacchiò rientrando.
Ares si passò una mano tra i capelli bagnati- ho bisogno di
una doccia fredda…
****
-Ecco- disse Lisette dandogli una cioccolata calda
-Grazie- sorrise Ares mentre fuori si sentiva ancora Nikolai
che urlava- mi piace quell’uomo…
Lei rise piano- solo lui?
Lui la guardò e sorrise- forse…qualcun altro ma in un altro senso…-
non era sicuro di chi fosse Lisette come dea o se fosse lei la donna che
iniziava a ricordare…sapeva solo che quella era la sua donna e che quando
avrebbe ricordato, avrebbe fatto di tutto per assicurarsi che ciò rimanesse
permanente
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