Capitolo 2: The Black Wolf
In una settimana Wolfe era diventato una figura ben nota
nell’Impero, noto come il cane da caccia dell’Imperatore. Era facile
riconoscere il bambino, non solo per gli occhi di quello strano colore, ma
proprio per come si comportava e guardava la gente, quello sguardo era di
qualcuno che poteva sgozzarti solo per averlo guardato male.
Non importava chi avesse di fronte, fosse un re o
l’Imperatore, nessuno aveva forme di rispetto da parte sua. Rich stesso veniva
tratta al pari di un amico più che di un padrone ma al diretto interessato ciò
non pareva interessargli molto.
-Rich! –disse Wolfe entrando nella sala conferenze e facendo
irrigidire tutti i generali di Richard. La prima volta che l’aveva fatto uno
dei più vecchi aveva provato a sgridarlo, il risultato era stato un braccio
rotto, due costole andate e una supplica di non venir ucciso. Quel bambino era
il demonio in persona e nessuno osava andargli contro
-Wolfe- disse lui contento di vederlo, era sempre divertente
averlo intorno- cosa ti porta qui?
-Voglio il permesso di far fuori una famiglia –disse Wolfe
-Accordato- disse Richard senza chiedere nulla. In una
settimana Wolfe aveva ottenuto parecchio onore per la famiglia Imperiale e per
Richard in particolare, ogni volta gli riportava una famiglia o due con
cospirazioni, frodi o traffici illegali. Il padre di Richard aveva già detto
che se Wolfe voleva fare qualcosa era meglio lasciargliela fare.
-Bene…perché sarebbe stato problematico visto che l’ho già
fatto- disse lui- sono nelle celle e questi sono i motivi per cui sono lì
–disse facendo apparire dal nulla una grossa pila di fogli che fece parecchio
rumore quando cadde sul tavolo. Il fatto che avesse così controllo sulla magia
era anche un altro motivo per essere terrorizzati da lui, aveva più controllo
di ogni adulto esistente e aveva più elementi in suo possesso. Oltre a quello
era eccelso con i combattimenti corpo a corpo, uno contro squadroni, con ogni
arma che gli venisse data…alcuni iniziavano a chiedersi se forse era meglio
essere sulla buona lista di Wolfe piuttosto che quella dell’Imperatore, infondo
se vincevi la simpatia di Wolfe vincevi quella dell’Imperatore. Wolfe era però
estremamente difficile da addolcire, aveva di fatto il carattere cinico di un
veterano di guerra e spesso faceva sentire anche i più anziani come dei bambini
a confronto.
Richard guardò i fogli- devo leggerli?
Wolfe ruotò gli occhi- sarai imperatore o sbaglio? Mettiti a
fare il tuo lavoro e smettila di fare il moccioso di due anni
-Si –disse Richard sospirando e prendendo uno dei fogli- uh!
Cospirazione di assassinio!
Wolfe annuì- ah…le truppe le ho finite di addestrare,
sono…decenti
-Se sono decenti per i tuoi standard sono eccelse per quelli
degli altri –disse Richard
-Se gli altri hanno standard così bassi non è mia colpa-
disse Wolfe- ah sta per scoppiare una guerra, posso partecipare?
-U…Una guerra? –chiese un generale
Wolfe annuì- ad est, una piccola guerra contro uno dei
territori nemici, anche se siamo in un accordo di pace con loro. Ti dispiace se
prendo le redini della cosa e mi muovo con le mie truppe?
-Fa pure- disse Richard- ma bastano? Quanto saranno i
nemici?
-Circa…tra i 2.900.982 e i 6.892.029 –disse Wolfe tranquillo
-Quello è un grosso divarico! –disse Richard- e le tue
truppe non superano le cinque cifre!
Wolfe sorrise- eh? Credi davvero che mi servano più truppe?
Potrebbero portarmi il triplo dei nemici e sarebbe ancora un gioco da
ragazzi…allora? Posso?
Richard annuì sorridendo poi- se torni vincitore ti farò
salire di titolo nobiliare
-Mi ricorderò di ricordartelo allora- disse Wolfe uscendo-
la guerra scoppierà tra due giorni tra parentesi, ci vediamo in una settimana
Rich. Vedi di stare alla larga dalla zuppa, la cameriera di nome Miriam ti
cercherà di avvelenare a nome del conte cugino della tua ex
Richard mosse una mano al soldato- preparatevi per ciò…certo
che nulla gli sfugge eh?
-Sire è davvero una buona idea lasciargli fare guerra?
–chiese un generale
-Vuoi andare a discuterci? –chiese Richard- e poi…Wolfe non
è mai avventato, ha un piano tranquillo
-Se lo dice lei sire- disse il generale.
Dopo appena due giorni dall’inizio della guerra arrivò la
notizia di una vittoria schiacciante da parte dell’Impero. Le truppe guidate da
Wolfe non subirono nemmeno un graffio mentre le truppe avversarie vennero rase
al suolo. Quello fu solo l’inizio di una lunga serie di vittorie per Wolfe in
guerra, di famiglie catturate per tradimento, di accurate previsioni del futuro
e in generale una lunga serie di meriti di fedeltà per la corona Imperiale.
Prima che Wolfe avesse dodici anni divenne un Barone, cavaliere imperiale,
generale dell’Imperatore, consigliere diretto di Richard e aveva più potere
militare lui che un Duca. In poche parole? Divenne l’incubo di chiunque volesse
anche solo pensare a de-tronare Richard. Andargli contro era come puntarsi un
pugnale al cuore, spingere e vedere se si sopravviveva.
I successi militari di Wolfe erano così tanti che il padre
di Richard iniziò a chiedersi se forse era meglio adottarlo in famiglia ma
Richard lo convinse a rinunciare, anche se lui non aveva rinunciato all’idea.
Il soprannome del ragazzo divenne “Lupo Nero” o anche “Emperor’s Wolf” per l’enorme
ammonto di lupi che portava sempre con sé e usava in battaglia.
-Hey Wolfe
-Uhm? –chiese il bambino giocando a scacchi con lui
-Hai tredici anni e il titolo di Visconte no?
-Wow sai contare- disse Wolfe guardandolo muovere un pezzo
-Va bene se ti adotto vero? –chiese Richard
-Rich- disse Wolfe con un ghigno- scacco matto
-EH!? Quando mi hai…- iniziò Richard
Wolfe ridacchiò- ne hai di strada per battermi, comunque
rifiuto l’offerta
-Un giorno diverrai mio figlio sappilo- disse Richard
-Certo, certo- disse Wolfe- prima vedi di sposarti
-Le lady che mi propongono tu le rifiuti –disse Richard
Wolfe sorrise- ho i miei motivi
-Ovvero?
-Voglio vederti innamorato perso della tua mogliettina ovvio
–disse Wolfe
-Io? –scoppiò a ridere Richard
-Vuoi fare una scommessa? La donna che ti presenterò sarà
l’amore della tua vita, la sposerai prima che io diventi quattordicenne e ti
darà un figlio maschio prima dei miei vent’uno anni –disse Wolfe
-Uh sembra interessante –disse Richard- cosa guadagno se
vinco io?
-Sarò adottato da te- disse Wolfe- e se…
-Ci sto! –disse Richard
-Non ti ho detto le mie condizioni? –rise Wolfe
-Qualsiasi cosa –disse Richard contentissimo, ignaro che
avrebbe perso molto in fretta la sfida
Wolfe sorrise- se vinco io dovrai aiutarmi in un evento a
punire delle famiglie
-In futuro? Possiamo farlo ora e…- iniziò Richard
-Non possiamo, non sono ancora nati quelli che io voglio
ammazzare- disse Wolfe
Richard lo guardò- questa è la prima volta che parli così…
Wolfe gli sorrise malefico- Rich, c’è una ragazza solamente
che voglio difendere in questo mondo, una ragazza che avrà un paio di mesi in
meno di tuo figlio, quella ragazza è la più innocente delle donne e verrà presa
di mira da una mangiauomini e sette idioti con famiglie ricche. Quando questo
accadrà io ti consegnerò così tante prede che non saprai chi uccidere prima…va
bene?
-Sembra divertente- rise Richard- ok, ti aiuterò quando il
tempo verrà
Wolfe sorrise- ah tuo figlio verrà puntato dalla
mangiauomini
-Cosa!? Come osano toccare il figlio che ancora non ho!?
–chiese Richard seriamente arrabbiato, era un figlio predetto da Wolfe infondo,
qualsiasi cosa Wolfe diceva era vera per lui
-Calmati- rise Wolfe- avvertirò tuo figlio di starle alla
larga il più possibile e gli presenterò una ragazza molto affascinante così che
non ceda alla solitudine, ah lei non è nemmeno nata e sarà figlia del
brontolone
-Generale Grey? –chiese Richard- ma ha già sessant’anni!
-Se gli funziona che colpa ne ho io? –chiese Wolfe- ah gli
presenterò la futura seconda moglie dopo che ti presenterò tua moglie, sono
migliori amiche quindi avrai una scusa per legartelo più stretto…ah la
differenza di età è un po’ grossa tra lui e la moglie, la supporterai comunque
vero?
-Se me lo chiedi tu ovviamente lo farò! –disse Richard
eccitato all’idea di qualcosa di divertente
-Bene…ora scusami ma ho una guerra da preparare- disse Wolfe
-Divertiti! –disse contento Richard e quando Wolfe fu fuori
dalla portata delle sue orecchie sorrise- sarai mio figlio un giorno, dovessi
aspettare di averti quarantenne!
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