Capitolo 9: Oh, I’m happy
L’uniforme dell’Accademia era: per il ragazzo un completo
bianco con i bordi decorabili dei colori che si preferiva indossare con lo
stemma dell’Accademia sul taschino, la cravatta abbinata al colore selezionato,
scarpe eleganti scure e una camicia bianca con dei gemelli da polso del colore
selezionato; per le ragazze era più vistosa.
Visto che l’Accademia permetteva di modificare le uniformi,
quasi nessuno portava la normale uniforme. Primrose riuscì a convincere i sette
love Villains a farle modificare le loro uniformi e il risultato…
I pantaloni di tutti e sette erano bianchi, pantaloni
eleganti da completo. I pantaloni avevano due strisce laterali molto piccole di
fine tessuto del colore della loro route con i bordi in oro. Indossavano una
camicia bianca con sopra un gilet del colore della loro route con un fine
disegno ricamato e i bordi di oro, la giacca bianca, che arrivava fino al
ginocchio dalla parte posteriore e fino alla cinta da quella davanti, era ora
stata modificata. La giacca bianca aveva ora i bordi coperti da una striscia di
tessuto del colore della loro route, decori di oro su di essi, bordi dorati
molto fini e decorazioni in oro sulla parte bianca della giacca, che ora
sembrava molto simile a quella di un ufficiale militare per alcuni dettagli. Ai
loro piedi vi erano stivali in pelle neri con bordi di oro e del colore della
route. Al collo usavano una cravatta nera con una gemma del colore della route.
Il marchio dell’Accademia era sul taschino della giacca.
Il risultato fu che tutti e sette salirono di popolarità il
secondo in cui entrarono nella sala da colazione. Si misero a chiacchierare
tranquilli a un tavolino aspettando le proprie fiancé. Le sette entrarono poco
dopo e sembrò che la sala si fosse congelata. Indossavano un’uniforme
modificata e la cosa rese subito la sala più attenta. Le ragazze indossavano
camice bianche con bordi di pizzo e ricami di oro. Portavano una gonna a
campana che arrivava poco sopra al ginocchio con i bordi di pizzo, un corpetto
stretto di pelle e una mantellina del colore della loro route che copriva fino
ai gomiti. La mantellina era tenuta chiusa da una spilla con il simbolo
dell’Accademia. Portavano collant scuri e come scarpe avevano degli stivaletti
vittoriani bianchi e neri. L’unica con una differente uniforme era Primrose che
portava una gonna che arrivava fino al polpaccio visto che era la fiancé di un
principe. Le acconciature e i gioielli che portavano aiutavano a renderle tutte
uniche.
Quando le ragazze videro i ragazzi sorrisero e si mossero
verso di loro come se non avessero notato l’occhio di altri su di loro.
Che i love interest le stessero guardando infatuati era
qualcosa che non importava alle ragazze.
***
-Violet –chiamò Erik di corsa- voglio parlare
La ragazza lo guardò annoiata e non si spostò dal fianco di
Eins- parla
-Soli –disse Erik
-Parla ora o taci –disse Eins
-Come puoi scegliere lui su di me?! –chiese lui cominciando
a comportarsi come un bambino- è basso! Sembra un bambino e…
-Vuoi dirmi qualcosa che ha senso o vuoi continuare a
parlare di cazzate? –chiese Violet
-Ma io…
-Non mi importa di te Erik- disse lei velocemente- non amo
Eins per la sua altezza, amo l’uomo che lui è…uomo che tu non sarai nemmeno in
un milione di anni. Potrà essere meno alto di te, ma nei miei occhi non sei
nemmeno metà l’uomo che lui è.
-Ma…ma io sono il tuo fiancé! Tu sei mia! Mia! –disse lui
iniziando a fare i capricci e correndo via come un bambino irritato
Eins fece una smorfia- e io che ero geloso di lui un tempo…
Violet ridacchiò dandogli un bacio- perché non torniamo
nella tua camera? Ho voglia di un vero uomo ora come ora…
Lui ridacchiò- sai sempre come farmi felice vero?
****
-Layla- chiamò Richard avvicinandosi
La ragazza lo guardò annoiata e si fermò- ora hai tempo?
-Ho sempre tempo per te- disse lui
Lei guardò con un sorriso sarcastico- certo, come no…
-Layla- iniziò lui
Lei lo guardò priva di sentimenti positivi per lui- “sto
lavorando”, quante volte mi hai risposto così?
Lui la guardò- non puoi pretendere che io non lavori
-Non puoi pretendere che io accetti che tu faccia tempo per
ogni essere vivente su questo pianeta eccetto me e io sia ok con l’idea. Ti
chiedevo di vederci due mesi prima e ti mandavo lettere ricordandoti
l’appuntamento a cui ti presentavi due ore in ritardo se mi andava bene e
rimanevi per meno di mezzora- disse lei- io non ho intenzione di vivere al tuo
fianco Richard…avrei dato una possibilità alla relazione per la mia famiglia…ma
ora non ho motivo per farlo.
Lui l’afferrò per il polso- ti piacciono quel tipo di
ragazzi? Ti piace venir picchiata?! Se è questo ciò che vuoi posso dartelo
anch’io
-Mi stai facendo male- disse lei- mollami
-Non ti piace quando ti fanno male? –chiese lui con un
sorriso- posso…
Layla lo colpì con una ginocchiata allo stomaco e lo
scaraventò a terra- un consiglio
Richard la guardò e si congelò
-La prossima volta che provi a toccarmi assicurati di avere
un’armatura addosso…a meno che tu non voglia perdere parti del corpo…- disse
lei con un sorriso. Gli occhi che Richard vide non erano dell’innocente e
timida Layla ma quelli di qualcuno che non aveva problemi a fare fuori la
gente. Non era una preda, era un predatore quello che aveva davanti- non hai
idea di chi hai davanti Richard…terrei le mani apposto fossi in te…nessuna di
noi è così indifesa come pensate…
-Layla- chiamò subito Scorpio quando la vide vicino a
Richard. Lei si girò sorridendo e gli corse incontro
-Amore- disse lei contenta accoccolandosi a lui
-Successo qualcosa? –chiese Scorpio guardando Richard a
terra e pallido.
-Nulla di rilevante- disse lei alzando la sua borsa-
Primrose mi ha fatto il vestito di cui ti parlavo…
L’attenzione del ragazzo passò alla borsa- oh?
-Perché non andiamo a provarlo? –chiese lei con un sorriso
dolce e innocente
Lui ghignò- certo cara…
****
-Charlotte! –chiamò Stuart correndole incontro- possiamo
parlare
-Di come ti scopi i tuoi amici? Credo non sia più affar mio-
rispose lei tranquilla
-Io non…
-Oh per piacere- disse lei- nessun ragazzo è così tanto incollato
ai propri amici o parla solo di loro ogni volta che è con la propria fiancé
-Io…
-Inoltre ti sei scordato che mi hai raccontato per filo e
per segno i vostri incontri nel cuore della notte nei bagni? –chiese lei a voce
alto facendo interessare ancora di più gli studenti vicini
-Io non…
-Ora scusami, ho del lavoro da fare per i negozi- disse lei
continuando a guardare le sue note- inoltre non vendi nulla che io sia disposta
a comprarmi come scusante, buona giornata.
Stuart rimase con la bocca aperta a guardarla senza sapere
come rispondere mentre lei spariva per i corridoi.
***
Harry afferrò Harriet per il polso- non puoi davvero voler
rimanere con quella bestia!
Harriet ruotò gli occhi- che importa?
-Importa! Ci tengo a te! –disse lui
-Ah sì? –chiese lei- non direi ciò o in caso…tu non hai
capito che tipo di relazione c’è tra due fiancé
Lui la guardò- sono in pensiero per te…
-Perché?
-Perché ci tengo a te! Come terrei a una sorella e…
Harriet scoppiò a ridere- davvero? Allora fammi porre questa
domanda…sai vero che questa “sorella” l’avresti dovuta portare a letto e
mettere incinta? –a quelle parole lui si congelò- ma non devi preoccuparti, non
ho intenzione di sposarmi…
Lui si rilassò- possiamo lavorarci e…
-Con te…- disse lei con un ghigno cattivo- ho tutte le
intenzioni di sposarmi Bruno inoltre…- lo tirò giù con una forza che lui non
pensava lei potesse avere- ho tutte le intenzioni di scoparmelo finché non
riuscirà a stare in piedi questo mio nuovo fiancé
Mollò la presa su di lui e si allontanò con calma verso il
campo di allenamento dove Bruno si stava allenando.
Un sorriso si dipinse sul volto di Harriet. Doveva fare la
brava, mica la santa.
****
Hero si sistemò l’uniforme quando notò Scarlett. Hero era
abituato ad essere il centro dell’attenzione, sedurre chiunque poteva e usare
le persone intorno a sé. Era convinto che se fosse riuscito a sedure Scarlett
tutto sarebbe tornato come prima. Sarebbe anche stato più discreto nei suoi
tradimenti in futuro.
Beh se lei non fosse stata una tale suora forse non avrebbe
nemmeno dovuto tradirla.
Quando la notò girare per un corridoio poco usato, stesso
corridoio che lui usava per le sue sveltine, sorrise trionfante. Poteva
parlarle con calma e raggirarla a suo favore.
-Sc…- iniziò a chiamarla ma si bloccò per ciò che stava
vedendo.
Scarlet era poggiata al davanzale della finestra con Zane
tra le sue gambe che si stavano baciando in una maniera tutt’altro che casta.
Le mani di lei erano tra i capelli di lui e quelle di lui sulla schiena di lei,
le lunghe gambe di Scarlett erano incrociate alla vita di Zane ed era difficile
non capire cosa stesse per succedere…
Quando le loro labbra si separarono Zane iniziò a
tormentarle il collo- Zane…no…
Lui sorrise alla reazione- uhm? Ma se mi hai fatto molto
peggio ieri in camera…
Lei ridacchiò- appunto, in camera…perché non andiamo nella
mia camera? Non voglio venir interrotta…
Zane annuì risistemandosi gli occhiali e lasciandole
sistemargli i capelli. Le mise un braccio intorno alla vita e la portò con
calma via dal corridoio, entrambi fingendo di non aver visto Hero.
****
Kent si mosse per il campo di allenamento provando a cercare
lì Lyen. Aveva cercato ovunque ma non vi era traccia di lei nell’Accademia. E
pensare che stava perdendo tempo per la ragazza ora.
Fece una smorfia quando sentì dei rumori da una zona meno in
vista.
Odiava i cavalieri, erano sporchi, scorbutici, poco educati
e utili solo a muovere i muscoli.
Non capiva come qualche donna potesse innamorarsi di
quelle…bestie.
Lyen era una decente partner come futura moglie, aveva
ottime qualità tutto sommato e poteva farsela bastare.
-Lyen- disse una voce maschile che congelò Kent.
Quando sbirciò la scena si sentì svenire.
Lyen era seduta a cavalcioni su Leonhardt e sembravano
entrambi molto contenti della cosa- sei sicura che ti vada bene che io sia
ancora in uniforme?
Lei ridacchiò- lo sai che mi eccita vederti così…
Lui ghignò- oh? E quando sarò una guardia 24h/24 e dovrò
indossarla sempre questa uniforme?
-Beh spero tu voglia figli allora- rise lei baciandolo contenta
e lasciandosi coccolare da lui
Kent forzò le proprie gambe a muoversi e corse via.
****
Primrose sorrise accoccolandosi di più al petto di Kyle,
entrambi coricati su una tovaglia sul prato a passare del tempo insieme a
guardare le stelle.
Ludovic quasi urlò in frustrazione quando li trovò. Era
tutta la giornata che cercava Primrose.
-Sono bellissime le stelle qui- disse lei con un sorriso che
valeva millioni nel cuore di chiunque la potesse vedere.
Kyle, che stava guardando lei, sorrise- già…bellissima…
Lei si girò e arrossì leggermente- Kyle…
-Sai che non esiste creatura più meravigliosa di te per me-
disse Kyle
Lei lo guardò e chiuse gli occhi quando lui si avvicinò a
baciarla dolcemente e tirandola più vicino possibile.
Ogni parola nella testa di Ludovic si bloccò dall’uscire.
Indietreggiò non riuscendo a togliere gli occhi di dosso ai due. Girò sui
tacchi e corse via il più in fretta possibile, non capendo perché era così
infastidito.
Una cosa era certa per tutti i love interest, le ragazze non
erano in vena di tornare con loro.
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