WitchandAngel : Capitolo 16: How is she?

Capitolo 16: How is she?

Capitolo 16: How is she?

Crystal uscì dall’ascensore sul piano sotterraneo della loro base.
Si mosse per i corridoi di fretta.
Era il suo giorno libero ma doveva venire lì.
Alexander le aveva dato l’intero giorno per sé così che potesse andare a trovarla.
In una teca di vetro immersa in uno speciale liquido, collegata a parecchi macchinari.
La donna dai lunghi boccoli bordeaux.
-Le condizioni? –chiese Crystal guardando il membro della White Rose
Alexander aveva fatto miracoli con la sua personale squadra, la squadra medica aveva trovato un metodo per salvare le BRS colpite mortalmente, il problema era solo che ora dovevano eliminare chi l’aveva resa in quello stato per permettere alla vittima di riprendersi e poter tornare in piene forze.
-Le condizioni sono stabili. Dark King ha già controllato le sue condizioni e cambiato le disposizioni. Lady Annalise è in salvo- disse la donna
Crystal annuì guardando la teca di vetro di fronte a lei
-Vi lascio sole- disse la donna sparendo.
Nella teca di fronte a lei fluttuava il corpo di una bellissima donna. Alexander si era assicurato che lei avesse dei vestiti e non fosse nuda, cosa che Crystal non poteva che ringraziare.
Quando avevano trovato la donna era…una scena che non poteva scordare.
Era in fin di vita quando l’avevano trovata e Alexander fu quello che diede il primo soccorso e trasportato nella base dove l’aveva subito messa sotto operazione.
-Non potrei nemmeno mai dire che il braccio era stato staccato o che la maggior parte del tuo corpo era piena di tagli fino all’osso- disse piano Crystal sfiorando la teca.
Era come se fosse in un sonno profondo.
Sembrava irreale vederla in quel modo.
-Hey mamma…ho incontrato papà sai? È davvero una bella persona…andiamo molto d’accordo
Non ricevette nessuna risposta.
-Sai…papà ha questo amico…si chiama Stephan, è un dottore…è davvero bello, intelligente e ha un cuore d’oro…credo tu lo conosci…probabilmente visto che era il migliore amico di papà da quando erano piccoli…
Cercò nella sua mente cosa dirle.
-Sai…Lele sta facendo di tutto per me in questo periodo…ci sono ancora persone che non mi vogliono al potere ma…grazie a lui va bene. Lele mi protegge quindi non devi preoccuparti ok? Io sto bene…
Una goccia di acqua cadde sul pavimento
-Davvero…sto bene…
Crystal posò la fronte sul vetro
-Ti prego svegliati…non mi piace non averti intorno…mi sento sola…tu e Lele siete gli unici che si fidano di me e ora siamo da soli…papà non può capire questo mondo, le ragazze non possono capire il mio ruolo…ti prego torna da noi…
Le ginocchia le crollarono e qualcuno la strinse da dietro.
Lei si strinse al suo petto continuando a piangere- Lele…
Alexander la strinse- andrà tutto bene Crycry, andrà tutto bene…
-Non voglio rimanere sola…non mi lasciare sola…
-Non ti lascerò sola, non sarai mai sola Crycry- disse lui stringendola piano. Non è che non capiva, nel secondo che aveva sentito che era lì aveva fatto una corsa per raggiungerla. Erano diversi in questo, Alexander era completamente solo nella BRS e non aveva modo di chiedere supporto alla madre o al padre o al fratello, erano estranei alla società e non poteva chiedere loro aiuto, per lui Crystal e Annalise erano l’unica famiglia che aveva nella BRS. A differenza di Crystal lui però era abituato a non avere nessuno intorno, sapeva gestire le sensazioni di perdere tutto e tutti, a differenza di lei poteva non soffrire…e ora non voleva mostrarsi debole. Con Crystal così era impossibile per lui non essere ancora più protettivo e attento a come lei stesse.
-Sai che facciamo? –disse Alexander- ora torniamo a casa, ci vediamo i tuoi film horror preferiti, ti faccio qualsiasi cosa tu vuoi mangiare…
-Anche un’arrosto di patate, le tue piadine, una torta…
-Tesoro mi puoi chiedere l’intero menù di un ristorante cinque stelle e te lo farò –disse Alexander
Lei sorrise stringendosi a lui- grazie…
-Sarò sempre dal tuo lato Crystal –disse lui con un sorriso stringendola.
Lo stronzo che l’aveva resa così sarebbe passato per le sue mani e…oh se avrebbe rimpianto di essere esistito…
Nessuno faceva piangere la sua sorellina e usciva vivo. Nessuno.



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