Capitolo 16: I can act
cute too
-Chi ha dato l’informazione? –chiese subito Wolfe
-A quanto pare…uno dei valletti dei tuoi fratelli –disse
Sebastian
-Oh? –chiese divertita Aife
-Sei molto calma- constatò Sebastian
-Possono infangare Wolfe fino alla morte, non avranno
comunque effetto alla fine –rispose lei con un sorriso tranquillo
-Hai un piano? –chiese lui
-Una piccola nozione che voi non sapete- replicò lei
-E questa Genevieve? –chiese Wolfe
Lei scosse la testa- fidati, solo io la so come cosa- disse
Aife
-Il che la rende inutile ora vero? –chiese Sebastian
Lei annuì- dovremo accontentarci di ciò che abbiamo per il
caso
-Che facciamo? –chiese Wolfe
-Umiliamo la gente ovvio –replicò Aife- vestiti da principe.
Faremo una bella scena…papà sarà lì?
-Tutta la nazione e anche quelle estere ci saranno –replicò
Sebastian
-Bene…Sebastian, vuoi fare l’avvocato del diavolo? –chiese
Aife
Lui si sistemò gli occhiali e ghignò- dimmi tutto mia cara…
****
-Silenzio in aula- disse l’Imperatore calmo. La situazione
non era delle migliori ma suo figlio non era un idiota…purtroppo gli altri, con
l’eccezione dell’unica femmina, erano…oh beh…- iniziamo ora il caso…Ms
Genevieve Mon Blanche contro il Principe Imperiale Wolfe Artù DeDragon. La
parola a lei Lady.
Genevieve guardò Wolfe di striscio prima di mettersi nel
ruolo di attrice- ciò che chiedo vostra maestà è giustizia!
-Giustizia? –chiese l’Imperatore
-Il principe Wolfe abusa il suo potere in maniera orrenda,
forzarsi su una povera dama… -iniziò Genevieve
-Ti assicuro che non ti sfiorerei nemmeno la mia vita
dipendesse da quello- replicò lui
-Parlavo di Aife- replicò Genevieve- l’abuso di potere che
fa è su di lei!
-Wolfe, difesa? –chiese l’Imperatore
-Sebastian sarà la mia difesa- rispose Wolfe restando seduto
e annoiato per giunta, più che colpevole pareva qualcuno stanco di avere a che
fare con un bambino capriccioso.
Sebastian avanzò e si inchinò all’Imperatore prima di parlare-
per abusi che viene inteso?
-Le ordina compiti inaccettabili –disse Genevieve
-Lady Aife è una donna di ottima mente, non accetterebbe ciò
che non vuole –affermò Sebastian
-La forza a combattere
-Lady Aife è la guardia imperiale, il suo ruolo è quello- rispose
lui divertito
-Quindi per una donna va bene ferirsi per un uomo?
-Lady Aife è eccelsa, non subirebbe danno nemmeno dal re dei
Demoni a mio parere- rispose Sebastian
-Sopravvalutarla non porterà che tragedia
-Aprire le gambe a ogni nobile dell’Accademia anche –disse
Aife in un mormorio che sentirono tutti.
-Lady Aife- disse l’Imperatore
-Cosa? –chiese lei- le voci che girano su di lei e i suoi
nobili compagni sono più note che quelle che girano sul caratteraccio di
Sebastian o di mio padre…
-Continui lady Genevieve- disse l’Imperatore sorvolando
sulla cosa
-Forzarsi su di lei –disse Genevieve allora facendo zittire
tutti. Era accusa di stupro quella.
-Ha prove di ciò? –chiese Sebastian
-Testimoni- disse Genevieve
-Possiamo far testimoniare anche Aife allora- disse
Sebastian
Genevieve sorrise- e per cosa? Farla mentire?
-Lei è la presunta vittima- rispose Sebastian
-Che è anche la guardia del suo stupratore- disse Genevieve
-Ciò non cambia –replicò Sebastian
-Invece sì, Aife è una guardia ligia al dovere, non andrebbe
mai contro il proprio principe e soffrirebbe in silenzio piuttosto che fare
qualcosa contro di lui –disse lei
-Lady Aife ha il talento di uccidere chiunque voglia,
sbarazzarsi del principe sarebbe un gioco da ragazzi- replicò Sebastian
-Solo perché ha la forza di un cavaliere non vuol dire che
non possa venir stuprata, è una donna –replicò Genevieve
-Solo perché è una donna non vuol dire che non possa
difendersi –replicò Sebastian
-Quindi perché lei può difendersi è ok venir stuprata?
–chiese Genevieve- stai dicendo che lo vuole? Che discriminazione è questa?
-Non ho detto ciò –disse Sebastian
-Facciamo entrare i testimoni- disse l’Imperatore già stanco
Una dozzina di nobili si fece avanti e Wolfe rise-
seriamente?
-Un problema? –chiese Genevieve- finalmente riconosci la tua
colpa?
-No- replicò Sebastian- questi testimoni non possono essere
accettati. Sono parte delle fazioni dei sette principi, è ovvio che diranno
qualsiasi cosa a favore del proprio principe e contro gli altri. Chiedere loro di
dire il vero ora è come chiedere a un gatto di fare uova.
-I testimoni verranno…- iniziò l’Imperatore
-Perché non chiediamo direttamente a Lady Nightsword?
–chiese un ministro- lei è la vittima e sebbene sia la guardia del principe,
dubito abbia problemi a parlare davanti all’Imperatore.
-Accordato –disse lui- Aife
Lei si alzò e mise al fianco di Wolfe che immediatamente si
alzò anche per starle vicino, anche se erano in due postazioni separate.
-Per cominciare…è vero che la notte precedente questa eri nelle
camere del principe Wolfe Artù DeDragon? –chiese l’ufficiale
-Sì- disse lei tranquilla
-È questa la prima volta? –chiese lui
-No, sono spesso nelle camere di Wolfe o viceversa lui nelle
mie –replicò lei usando di proposito il nome privo di titolo, dando un’idea che
tra i due c’era più che semplice amicizia
-L’hanno sentita urlare, è vero? –chiese l’ufficiale
-Vorrei tanto sapere chi mi avrebbe sentita urlare. Le
camere del principe Wolfe sono nella zona imperiale e quelle vicine sono la
mia, della principessa Mireille e di Lord Sebastian- disse Aife- nessuno di noi
avrebbe riportato questa informazione quindi chiunque l’abbia dispersa era
fuori dalla sua zona di dormitorio e dovrà venir punito
Qualcuno deglutì dalla folla.
-Risponda- disse l’ufficiale, non è che lei avesse torto eh…
-Sì- replicò lei calma
Un mormorio si alzò e l’Imperatore lo zittì con un colpo di
martello- ordine, ordine, silenzio.
-Era il principe Wolfe che la faceva urlare? –chiese
l’ufficiale ora pallido
-Sì –replicò lei tranquilla
La situazione nella mente di tutti era peggiorata parecchio.
Quelle accuse erano…
Aife sorrise mentalmente e con la più innocente delle
espressioni disse- dopotutto non è forse normale?
-Normale…? –chiese l’ufficiale
-Nel nostro rapporto è normale no? –chiese Aife
avvicinandosi a Wolfe e lasciando che lui la stringesse. L’aria di feroce
guardia si trasformò in quella di un’innocua gattina negli occhi di tutti. La
cosa era abbastanza adorabile per lei- io e Wolfe siamo in quel tipo di
relazione dopotutto…
-Quel…- in parecchi divennero rossi capendo la cosa.
Stupro? Ma che stupro! Erano solo stati beccati in intimità!
-Che mancanza di eleganza! –disse un nobile- che donna di
facili costumi!
-Wolfe è il mio fiancé –disse Aife tranquilla e in leggero
imbarazzo- è normale fare certe…cose…
Wolfe ghignò soddisfatto delle reazioni di Aife, se non
avesse saputo che stava recitando…
-F…fiancé? –chiese uno dei nobili
-Aife e io stiamo insieme da parecchio tempo –disse Wolfe,
il che non era vero visto che era solo dopo il veleno che avevano ufficialmente
iniziato a essere una coppia ma non era nemmeno falso visto che nella sua testa
erano insieme da giorno 1.
Tutti gli occhi piano si puntarono verso Damon, come avrebbe
reagito alla notizia che la figlia non era più vergine?
Damon era l’immagine della calma, a quanto pare non aveva
problemi o forse…sapeva già tutto.
-Possiamo concludere la falsa? –chiese Damon annoiato- i due
vanno a letto insieme e lui sa come farla urlare di piacere, non ci vuole un
genio per capirlo. Possiamo andarcene? Ho di meglio da fare che ascoltare le
fantasie di una mocciosa viziata che non sa distinguere tra realtà e fantasia…
Genevieve divenne rossa…
Wolfe sorrise cattivo. Ah come era bello imbarazzare
qualcuno…
Nessun commento:
Posta un commento