Capitolo 1: Io non lo sposerò!
Sapete cosa significa essere traditi? Io decisamente so cosa
vuol dire.
Sto correndo troppo vero? Ricominciamo da capo…
Il regno in cui vivo io è governato da un monarca, Re
Nicholas, un uomo dai capelli bruni e occhi azzurri, sposato con la regina
Sarah, bruna con occhi verdi. I due sono…beh non posso dire i peggiori regnanti
del mondo ma da quando sono a potere ci sono state molte…guerriglie e crisi che
hanno portato il popolo a domandare un cambiamento. Una rivoluzione…e
ovviamente io non potevo farmi i cavoli miei…
Ci sono due capi…o meglio c’erano a questo punto. Il maschio
era Nathan, un bastardo bruno con occhi neri, il mio fottuto ex ragazzo, ancora
mi chiedo che cavolo di deficit mentale avevo per stare con LUI. L’altro
capo…ero io. Ero felice del mio ruolo. Ho lavorato sodo per portare i ribelli
così lontano…e se devo dirlo…Nathan non ha mai fatto molto per i ribelli…anzi
ero io a fare il lavoro e lui spesso ne prendeva i meriti, ma non ci facevo
molto caso al tempo.
Per molti anni sono stata con lui, la sua ragazza, la sua
collega e la sua co-leader…per cinque anni sono stata con lui…eppure…non ha
esitato un secondo a fare ciò che ha fatto…
Eravamo stati scoperti in un attacco, eravamo io, lui e
pochi altri membri della ribellione, miei alleati più che suoi, stavamo per
andarcene e i miei uomini si erano già allontanati, tutti eccetto cinque di
loro che mi hanno sempre sorvegliata non fidandosi di Nathan e, a conti fatti,
avevano anche ragione a farlo. Nathan mi bloccò la via di fuga, mi consegnò
alle guardie dicendo che ero la capo dei ribelli, dandomi via. Quando gli
chiesi perché lo avesse fatto mi sorrise e disse un semplicissimo
- “Le donne sono buone per poche cose, una di queste è il
sesso, fare la leader? Non è tra quelle e visto che tu vuoi rimanere vergine a
vita non vedo in cosa mi dovresti tornare utile…quindi sto solo prendendo il
pieno potere…”
Non ho mai odiato un uomo così tanto in vita mia…non fino ad
allora…
Non ho notizie dei ribelli da due mesi, non so se sono vivi,
se Nathan ha fatto stronzate…ho paura per loro nelle mani di Nathan…cosa gli
farà? Avrei dovuto ragionare con la mia testa e non…lasciargli carta bianca su
come comandare il nostro gruppo…non posso perdere quei ragazzi…sono la mia
famiglia…
Se ci penso…sono due mesi che sono chiusa in queste quattro
mura di una cella. Ho acqua, ho cibo, ho un letto molto più comodo di quello di
molti accampamenti che ho fatto con i ribelli, ho acqua corrente…anche se
ammetto che faccio di tutto per lavarmi il più in fretta possibile per evitare
guardoni, anche se è molto difficile che mi vedono…la domanda è…perché questo
lusso? La cella è fin troppo confortevole…qui qualcosa non quadra…per nulla e
il silenzio di questi due mesi in cui non ho aperto bocca…hanno provato a
interrogarmi ovviamente…con scarsi risultati.
Diciamolo. Il primo mese doveva essere “l’inferno” per me…e
credo di averlo fatto passare ai miei carcerieri.
I primi cinque…no forse otto giorni, hanno provato a
interrogarmi…con scarso successo visto che non parlavo.
Poi sono passati alle minacce e visto che la cosa più vicina
che ho a una famiglia è il mio cane…nessuna minaccia andava a termine.
Poi sono passati alla tortura…diciamo che se fossero
riusciti a farmi male forse poteva funzionare ma nei miei diciannove anni ho
fatto più lotte che conversazioni, sono cresciuta tra i ribelli e come tale ho
imparato a vivere. Combattere era la prima cosa che mi hanno insegnato a fare. Quindi
diciamo che o mi hanno mandato delle guardie dannatamente deboli o io ho
sopravvalutato l’addestramento delle guardie di questo posto…o era solo una
finta per provare a prendermi informazioni…
Poi mi hanno spostato in questa cella e lasciato qui con il
trattamento del silenzio. Nessuno mi deve dire nulla e non sento suoni dalle
guardie da parecchio…la cosa sta lentamente iniziando a deteriorarmi a livello
psicologico…
Avessi avuto almeno “l’onore” di conoscere i sovrani…o il
futuro re…
Giuro sto impazzendo…più che per essere chiusa qui per il
non sapere cosa sta succedendo al di fuori di queste mura…
Mi stiracchio piano, per mia fortuna ho abbastanza
energie…per essere prigioniera non sto proprio malissimo, certo niente di così
sostanzioso ma…beh…prima spesso ero costretta a andare per giorni senza cibo perché
non avevamo tempo per mangiare o…beh…non potevamo esattamente permetterci di
averne. Se ci penso…questa prigionia è molto meglio di alcuni anni della mia
vita…qui ho cibo, acqua…un letto con coperte, acqua corrente e vestiti per
potermi cambiare e lavare…sono cose che prima per me erano un lusso che non
potevo avere se non nella base principale e anche lì per pochissimo tempo.
Invece ora…certo l’acqua è fredda, ma sempre meglio che lavarsi nei fiumi
gelidi di inverno con il rischio di venir attaccati, certo il cibo e una
pagnotta e della zuppa, ma prima non potevo nemmeno mangiarmi quello delle
volte…e credo di non aver mai dormito meglio di come dormo su questo letto,
almeno non ho tentativi disperati di Nathan per portarmi a letto…chissà se i
ribelli stanno bene…
La porta della cella non si aprirà…mi alzo piano
Sto diventando pigra qui dentro…mi aggrappo al tubo in ferro
che percorre il soffitto e inizio a fare qualche esercizio. Mi mancano le corse
nel bosco…ma i graffi e i tagli dovuti agli allenamenti non tanto…certo che
questo soffitto è alto…e il tubo non è proprio a due centimetri…vediamo se…
Mi tiro su di peso e mi metto a sedere sul tubo…ok e ora che
sono la regina del soffitto che si fa? Quasi quasi mi faccio un pisolino qua
su…mi mancano i tempi in cui dormivo sui rami con Jack…o quando spiavamo le
guardie dai punti più alti.
La porta della cella si apre proprio quando mi sta prendendo
sonno…questa è nuova, ho già avuto il pranzo oggi…
Due guardie entrano in ansia.
-Dov’è finita?!
-Oh no…il re ci uccide se…
Salto giù dal tubo e credo di avergli fatto prendere un
infarto ad entrambi.
-Dio santo donna! –dice la prima mettendosi una mano sulla
corazza dove ci sarebbe il cuore
-D…devi venire con noi dal re…- dice l’altra intimidita da
me
Diciamo che non sono nota per la mia dolcezza o il mio modo
di fare gentile con chi mi sta antipatico eh. Uhm…chissà dovrei rispondergli o
no…uhm…
-Ehm…donna…- prova lui con calma, sanno che non mi devono
toccare, questi due sono con me dall’inizio e quando hanno provato a sfiorarmi
si sono quasi ritrovati senza un braccio, ed ero a mani nude…forse dovrei
considerare un corso di gestione della rabbia…Nah…
Mi sposto una ciocca di capelli ramati e li osservo critica
con i miei occhi ghiaccio. Ora che ci penso non taglio i capelli da un bel
po’…dio di solito mi arrivano ai fianchi e ora mi arrivano ai piedi. Sono alta
per fortuna ma devo dare l’impressione di essere più piccola di ciò che sono
così…uhm…ah sono ancora qui questi…uff
-Mi scusi- mi chiede la prima guardia- lei dovrebbe
Ruoto gli occhi- venire con voi l’ho capito. Non sono sorda-
dico io. La mia voce è melodiosa come al solito…perché dovevo nascere con una
voce dolce? Ci ho messo tre mesi per farmi prendere sul serio dai ribelli
dannazione…- che volete?
-I…i…i…- balbetta uno
-Senti dolcezza, non ho di meglio da fare ma sul serio
muoviti. Non mordo promesso- sbuffo io
-Il re vuole parlarle- dice lui calmandosi
-Ok…portatemi dal re- dico io calma
-Ehm…ci…ci segua- dice l’altra guardia facendomi strada
fuori dalla cella.
Li seguo con calma. I corridoi sono orridi in questo posto,
sono ricchi, decorati con ciò che mi sembra oro…perché dico orridi allora?
Semplice…fuori di qui c’è il popolo che soffre la fame e con mezzo muro di
queste decorazioni ci avrebbe mangiato per anni. Un muro è ornato da uno
specchio molto lungo. Mi blocco. Che cazzo mi è successo?! I capelli sono
lunghissimi dio santo, e da quando ho queste curve?! Maledizione…devo aver
ripreso peso anche, non nel senso negativo, non sono grassa ma, prima mi si
vedevano le ossa, ora le vedo appena, riprendendo peso devo aver aumentato le
curve…non sono abituata a questa taglia…che diavolo è? Una terza? Prima avevo
una seconda e ora…sai cosa? Calmiamoci. Non è la fine del mondo…anzi è un bene
che sei di nuovo ben nutrita…e non sto malissimo…questa tunica grigia mi sta
bene, arriva poco sotto il sedere ed è legata in vita da una cinta nera, ho dei
pantaloni in pelle e ai piedi degli stivaletti bassi…tutto sommato sto meglio
di molte volte nella mia vita…
-Ehm…- guardo le guardie
-Si si arrivo…era da parecchio che non mi vedevo in uno
specchio…- mormoro io. I miei occhi sono vivi, non lo erano da tempo…
La guardia bussa alla porta. Ho una voglia di fare
allenamento…sono mesi che non combatto decentemente…
-Dovresti entrare- dico io
Lui mi fissa- ma non…
-Sta litigando con qualcuno, non riescono a sentirti-
sospiro io annoiata- il mio udito è migliore del vostro. Non possono sentirvi
ora, entra, salverai il poveretto da un mal di testa
Lui annuisce e apre la porta- sire scusate il disturbo
-Oh Garrett, entra- dice la voce che presumo sia del re.
Vedo con la coda dell’occhio Garrett togliersi l’elmo, capelli biondi e occhi
verdi, barba curata e sorriso gentile. Me ne ricorderò. Ha circa trent’anni e
una cicatrice sul sopracciglio destro, i capelli sono scomposti e leggermente
lunghi…
-Laurence, entra pure tu- dice il re. Laurence si toglie
l’elmo, ha occhi verdi e capelli castani lunghi, ha un bell’aspetto,
decisamente più curato di Garrett, direi ventotto anni circa…
-Sire abbiamo portato il capo dei ribelli- dice Garrett dopo
essersi inchinato
-Bene, fatela entrare avanti, così mio figlio si leverà
queste idee strambe- sospira l’uomo
Laurence mi fa segno di seguirlo. Ruoto gli occhi e lo seguo
nella sala del trono.
Nessuno dei due, re o regina, si muove. Il re Nicholas è
decisamente un armadio di muscoli, i capelli bruni sono curati, ha una leggera
barba e gli occhi azzurri mi guardano curiosi e decisamente stupiti. La regina
Sarah è bella come dicevano, i lunghi capelli castani sono raccolti in una
complicata acconciatura, gli occhi verdi sono luminosi e il suo aspetto è a dir
poco regale.
-Chiuda la bocca sire o le entreranno le mosche- dico
annoiata io
Lui si ricompone mentre, e non scherzo, la moglie emana
cuoricini- si…
-Sta bene sua moglie? –chiedo io- ha un aura rosa intorno…
Lui sospira- per piacere ignorala
Scuoto la testa, uomini e donne ricche, non li capirò mai-
perché sono qui?
-Devo dire che sei diversa da come ti descrivono.
-E come mi descrivono? –chiedo io
-Invincibile, forte, in grado di rompere un’armatura senza
armi e…
-Allora descrivono giusto- dico io- solo perché sono donna
non vuol dire che non possa ucciderla a mani nude sire…- la moglie sta
letteralmente perdendo il controllo- sua moglie non sembra…star bene
Lui sospira- Sarah per piacere, ti stai rendendo ridicola
-Ma…- mi guarda- NON CI RIESCO! GUARDA QUANTO È ADORABILE!
-Sua moglie non è normale
-Me ne rendo conto- dice il re- comunque volevo parlare con
il capo dei ribelli da tempo, in ogni caso è mio figlio oggi il responsabile di
questo…
Mi giro di scatto e afferro chiunque stesse per attaccarmi
dal polso glielo giro e lo blocco al pavimento. Il mio assalitore è un ragazzo
di qualche anno più grande di me, ha lunghi capelli biondi, occhi azzurri e un
sorriso allegro. Ha un fisico niente male…peccato per lui che non sia
amichevole con l’altro sesso io, strano…ho la sensazione di averlo già visto da
qualche parte, e non intendo a palazzo o alle ribellioni…ma quando ancora ero
fuori dalle lotte…- incontro…-finisce il re per poi diventare rosso di rabbia,
per un secondo credo che sia diretta a me ma invece…- ETHAN!
-Ops…- ride il biondo. Mollo la presa e mi allontano- hai
dei riflessi fantastici
-E tu mi sembri un coglione- rispondo io
-Hey…- mormora lui, sta cercando di fare gli occhi da
cucciolo? Sul serio
-Smettila o ti ammazzo- dico io tornando a fissare il re-
ditemi che questo è qualche cugino strano che avete e che non è il futuro
sovrano…
-Purtroppo…è mio figlio- dice lui
Guardo il principe Ethan- il regno è fottuto
-Non è male come sembra. Ma ha la brutta abitudine di agire
senza riflettere…- dice il re
-Che per un sovrano è la cosa migliore da fare vero? –dico
io sarcastica
-Imparerà a contenersi- dice il re, più a se stesso che a me
-Se ha preso da vostra moglie dubito- dico io- perché sono
qui?
-Semplice- Ethan mi prende le mani- diverrai mia moglie
Garrett e Laurence si guardano e alzano tre dita-
Tre…due…uno…
Ethan si ritrova steso a terra- primo: Non toccarmi senza
permesso. Secondo: chi cazzo ti credi di essere per venirmi a dire che ti devo
sposare?!
Il re sospira- perché tutte a me…
-Potrei farvi la stessa identica domanda- dico io
Ethan si alza e sorride- non credo tu abbia scelta
Lo guardo. Lui mi cinge la vita e mi alza il mento- che
diavolo stai facendo?
Lui sorride- tu diverrai mia
Ok…io lo ammazzo
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