Capitolo 7: Non importa cosa io voglia

Ethan prende la mira e in un colpo centra il bersaglio- allora?

-Sei migliorato- dico io

Lui sorride- grazie a un’ottima maestra

-Sai che c’è un doppio senso dietro? –chiedo io con un sorrisetto divertito

Lui mi guarda confuso e poi diventa viola- Amethyst! Non intendevo…non abbiamo nemmeno…ah!

Scoppio a ridere.

Siamo solo noi due, Garrett e Laurence. Stiamo tornando da una visita a un villaggio del regno. Da quando sono a corte le cose sembrano migliorare, ma volevo fare una visita e vedere se era così, ovviamente non volevano mandarmi sola e quindi i due cagnolini sono venuti con me e Ethan non mi molla un attimo ed è venuto con noi. Da quando l’ho baciato credo di averlo reso ancora più appiccicoso di prima nei miei confronti…

Una freccia viene scoccata nel campo. I tre sono troppo presi dal loro litigare per…non ho idea cosa, per accorgersene.

Questa freccia è intagliata…questo simbolo…i ragazzi? Mi giro per vedere dove può essere chi ha lanciato la freccia, controllo poi che Ethan e i due siano distratti e mi inoltro nel bosco.

Ci vuole poco per essere immersa nella natura. Qualcosa mi afferra per le spalle e mi blocca contro un albero- Jana

-Jack? –chiedo io guardando il mio braccio destro, i capelli neri scompigliati, gli occhi verdi fissi nei miei, lo sguardo di sempre. Prima che possa dirmi qualcosa gli getto le braccia al collo e lo stringo a me- Jack…

-Stai bene. Sei viva…eravamo così in pensiero…dio santo ho pensato che…- ha gli occhi lucidi, non ho bisogno di vederlo per saperlo, ha la voce incrinata, ha perso il solito modo di fare rigido. Ha avuto paura…

-Mi spiace- dico io tenendolo stretto a me.

-Non importa. Sei viva. Questa è l’unica cosa che conta…sono due mesi e mezzo che non ti vediamo, dio chissà che diavolo ti hanno fatto a corte- dice lui tornando a guardarmi ma tenendomi ancora vicino

-Nulla. Sai come sono io. E sai che i problemi sono interni alla corte, ma non è il re…

-Lo so. Nathan sta facendo un casino. I ribelli stanno perdendo il controllo e io non ho il tuo controllo e la tua calma. Sto seriamente pensando a ammazzare lui e le sue stronzate…

-Sanno che mi ha venduta alle guardie?

-Si. Sono riuscito a trattenerli dall’ucciderlo per miracolo

-Cosa gli hai detto?

-Che quell’onore spetta a te- sorride lui

-Allontanati da lei- dice la voce di Garrett

Jack subito tira l’arco pronto a scoccare una freccia

Laurence lo punta con la spada e Ethan con il suo arco

-Mi ero scordata di loro- borbotto io girandomi- poggiate le spade e voi due l’arco

-Ma…- dicono le due guardie

-Ora- dico io

Jack mi obbedisce al primo ordine, loro due al secondo- Ethan non sei sordo fino a prova contraria. Poggia l’arco

-Non sono sordo, ma non mi piace che questo tipo ti stia così vicina…- ma…

“Geloso”

-Ethan tesoro poggia l’arco. Jack è come un fratello non c’è motivo per esserne geloso- dico io

Lui sbuffa e abbassa l’arco. Jack mi guarda- “Tesoro”?

-Sono il suo futuro marito- dice Ethan- oltre che al futuro re

-Non per scelta. Diciamo che abbiamo un accordo che prevede che io lo sposi…

Jack rialza l’arco- ok allora ti ammazzo

Ethan rialza il suo arco. Sbuffo- dio santo…due mocciosi ora mi trovo…Abbassate l’arco prima che mi arrabbi. Entrambi. Vieni con noi Jack. Ti spiegherò tutto…e ti dirò che riferire ai ribelli…

****

-Capisco…non mi piace per nulla la cosa…ma eseguirò l’ordine- dice lui

-Grazie- dico io sospirando sollevata, non ne posso più di farli smettere di combattere…

-Ma Jana…è davvero questo ciò che vuoi? –chiede Jack

-Non importa cosa voglio io, qui va come priorità la sicurezza dei ribelli e del regno. E se nel mentre posso vendicarmi di Nathan e lord Malcom è un bonus che accetto con piacere…

Lui annuisce- capisco…per quanto riguarda te principino…

Ethan lo fissa- dimmi Robin Hood da quattro soldi

-La prima volta che Jana mi dice che l’hai fatta soffrire e ti faccio provare le pene dell’inferno

-Primo non la farei mai soffrire, secondo fatti sotto arciere da strapazzo!

Sospiro- FINITELA

I due ricominciano a litigare…sarà davvero dura farli andare d’accordo eh?

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