Capitolo 74: Mi ami?
Reaf sospirò guardando i libri sulla sua scrivania. Non
riusciva più a concentrarsi sui libri che il padre gli aveva dato. Si
stiracchiò. Non riusciva a pensare a nulla se non che era solo. I suoi stavano
programmando la creazione di una sposa-sorella per lui, una di una lunga lista
di figli che volevano fare. L’idea lo disgustava. Aveva già una venti di anni
lui, come poteva anche solo lontanamente pensare a sposarsi con una persona che
ancora doveva nascere? Specialmente se questa era sua sorella…
Si alzò con calma, prese il mantello e uscì dal castello. I
suoi non se ne sarebbero accorti finché non gli sarebbe servito qualcosa.
Era vero. Avrebbe sempre dimostrato la stessa età, sempre,
ma questo non cambiava l’enorme divarico di anni tra lui e quella che sarebbe
stata sua moglie. Non voleva morire solo, anche se non poteva morire, ma non
voleva sposare una bambina, per giunta sua sorella.
Si sistemò il cappuccio sopra ai capelli color platino e
guardò il bosco dove si trovava con i suoi occhi oro. Non sapeva che farsene di
quella vita.
Si bloccò quando vide una figura incappucciata raccogliere
fiori. Senza pensarci mosse la mano e un soffio di vento fece volare via il
cappuccio della figura. Occhi d’argento, capelli di pece, pelle perfetta,
labbra rosso sangue…era la più bella creatura che avesse mai visto. Reaf si
accorse di starla fissando quando lei arrossì sotto il suo sguardo. Credeva
nell’amore a prima vista? Non ci aveva mai creduto, eppure…in quel momento
pensava solo a come tenere quella creatura al suo fianco per il resto
dell’eternità. Fece un passo avanti e lei indietreggiò leggermente intimorita.
-Non…non voglio farti male- disse Reaf
-Detto da un uomo incappucciato mi rassicura Sr- disse lei,
quella voce fu il colpo di grazia per rompere ogni barriera di Reaf.
Lui si tolse il cappuccio e la guardò arrossire- il mio nome
è Reaf, sono il sovrano dei cieli e il maggiore tra i dei guardiani. Prenderò
il potere completo il giorno in cui mio padre cadrà…tu?
Lei sorrise- il mio nome non ha importanza Reaf
Quanto bello poteva essere il suo nome pronunciato da quelle
labbra così invitanti? Quanto il suo cuore poteva battere in fretta solo per un
suo sguardo? Quanto poteva perdere la voglia di muoversi solo per stare ancora
con lei?
-Io…devo andare ora- disse lei
-Ti prego resta- provò lui
Lei sorrise- ci rivedremo…lo prometto
Prima che lui potesse dir altro lei sparì.
Il giorno dopo, alla stessa ora, Reaf corse nel luogo dove
aveva visto la donna e lì la trovò ad aspettarlo.
I giorni passarono in questi momenti segreti di Reaf e della
donna senza nome. I genitori non vedevano la cosa, non la vedevano mai, non
sapevano che lei esistesse e forse era meglio così.
Le ore insieme divennero piano giorni, poi mesi, poi anni,
poi decenni, poi secoli e infine millenni. Nessuno sapeva di lei, ma non era
mistero che il suo cuore fosse di qualcuno al di fuori dalle mura del castello.
Ma neanche sotto incantesimo riuscirono a sapere chi fosse, forse per questo
non aveva mai detto un nome a Reaf? Per proteggere il loro rapporto? O forse
era per tirarlo ancora di più nella sua rete?
Un giorno, come tanti altri passati con lei nelle mura di
quella casa sott’acqua da lei creata e da nessuno mai trovata, mentre lei era
accoccolata al petto di lui qualcosa successe, qualcosa cambiò
-Elizabeth
-Uhm? –chiese distrattamente Reaf
-Il mio nome- sorrise lei- me lo hai chiesto per parecchio
tempo…mi pare giusto darti una risposta
-Elizabeth- ripeté lui- secoli di attesa- rise- posso farti
una domanda?
-Non l’hai appena fatta? –rise lei- chiedi pure
-Mi ami? –si fermò, perché chiederlo? Perché mettere a
rischio quel meraviglioso rapporto con una domanda del genere? E se non lo
amava? Allora le ore insieme? I baci? Le promesse?
-Reaf- lei lo guardò- se non ti amassi, pensi che io e te
saremmo qui ora? Pensi che lascerei i miei doveri di creatrice solo per una
notte di divertimento?
Lui la baciò- ti amo. Ti ho amata dal primo istante in cui
ti ho vista e non smetterò mai di farlo
Lei sorrise- Anch’io…un giorno tutto questo non sarà un
segreto. Staremo insieme. Io e te. Io, te e i nostri figli
-Poi diverremo nonni- rise lui al pensiero- una grande casa,
una grande famiglia felice…- chiuse gli occhi- mi immagino una piccola copia di
te con i miei capelli e i tuoi occhi…
Lei sorrise- una femmina?
-Si- sorrise lui- sarebbe bello averne una, avere una figlia
da te
-Proprio figlia? –rise lei
-Si. Le bambine sono sempre state adorabili. Come sai ho
visto i miei fratelli e le mie sorelle crescere e non posso negarlo, vorrei tanto
una figlia da te
-Potremmo sempre avere gemelli- disse lei sorridendo
-Non credo sia possibile- pensò lui
-Posso creare un gemello per nostra figlia, un compagno di
giochi che le resti fedele a vita, che la protegga e la difenda da tutto e
tutti
Lui sorrise- suona bene…io, tu e i nostri figli…
Lei sorrise tornando ad accoccolarsi al suo petto.
Qualche giorno dopo Dyanas diede a Reaf la pozione che lo
avrebbe fatto innamorare di lei…
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