Capitolo 103: Perché l’hai fatto?
Reaf prese un respiro profondo e entrò nella stanza di
Dyanas
Entità aveva chiesto più volte se era sicuro di volerlo fare
Di voler rivederla dopo che Elphien l’aveva vista
Ma Reaf aveva piani che Entità non conosceva
Reaf doveva farla parlare. Doveva avere delle risposte e
sapere quanto sapesse…altrimenti sarebbe stato inutile aprire quella porta…
Dyanas alzò gli occhi il minuto in cui Reaf entrò nella stanza.
Gli occhi di lei si rallegrarono, i capelli spettinati furono prontamente messi
a posto dalle mani di lei, nel tentativo disperato di darsi un aspetto
seducente. Gli occhi di lui tuttavia non trasmettevano luce, erano freddi,
impassivi. La maschera dell’innamorato era caduta e aveva finalmente dato alle
sue vere emozioni libero sfogo. Odiava quella donna. Odiava ciò che lei aveva
fatto a lui e alla sua famiglia, ciò che aveva fatto per avere potere era
imperdonabile.
Potere per desiderio personale…inaccettabile.
Loro però non stavano forse facendo la stessa cosa?
No, non era così. Era vero avevano fatto molte cose per
assicurarsi che il potere fosse loro. Anche uccidere. Ma non era per voglia di
potere che Elphien stava facendo tutto quello. La sua famiglia era destinata
alla distruzione se lei non faceva ciò che era stato deciso.
Sospirò mentalmente, lasciando trapelare nulla eccetto la
forte irritazione che provava alla vista di Dyanas
I capelli erano ora ordinati, il vestito astutamente
aggiustato per far risaltare le curve
Lei non era così un tempo sapete?
Un tempo lei era innocente, così come lo erano gli altri
fratelli…tuttavia qualcuno aveva avuto la meglio sul loro senso di giustizia.
Chi chiedete? Non penserete vero che Artemos sia riapparso solo ora?
Oh no, sono secoli, millenni anzi, che lui agisce nell’ombra
per far sì che tutto proceda dritto…pensateci che è persino riuscito a…
-Amor mio, finalmente sei tornato- gli disse Dyanas con una
voce dolce da diabete
Stavo parlando razza di…vabbè continueremo dopo noi…
-Caccia l’atto Dyanas. Non sono in vena di giochi- disse
Reaf
Lo sguardo della donna divenne infastidito
-Dannato…allora è vero, sei fuori effetto del siero, un paio
di giorni non importano…posso…
Reaf rise- un paio di giorni? Direi un paio di millenni. Ho
smesso di essere sotto il siero da…circa due giorni dopo che mi avevi
avvelenato con quella robaccia. Per riuscire a mettermi sotto influsso del
siero…complimenti davvero. Hai fregato il dio delle illusioni, ma non la sua
anima gemella.
Se vi state chiedendo come diavolo abbia fatto a farsi
fregare…diciamo che aveva un leggero caso di sindrome del fratello-maggiore,
aka era un bravo fratellone e si lasciava raggirare pur di vedere contenti gli
altri fratelli e quindi non ha mai avuto una alta considerazione del rischio
che loro potessero essere per lui, specie perché sapeva di essere amato da
loro. Non aveva il desiderio di conoscere quella che poteva essere una scomoda
realtà.
Potete biasimarlo? Molti di noi, me compreso, odiamo vederla
la realtà delle cose…specie perché questa può portarci alla rottura di quella
che è la nostra sicura realtà, che spesso non corrisponde alla vera realtà
delle cose.
-Cosa pensi di fare di me? –chiese Dyanas ora in panico
-Cosa sai di Mefistes e di Artemos? –chiese diretto lui
-N…nulla- disse lei
Reaf alzò la mano appena. Dyanas iniziò a urlare mentre i
ricordi venivano forzati fuori dalla sua mente dentro un diario che Reaf aveva
in mano. Reaf abbassò la mano appena fu soddisfatto delle informazioni
ottenute.
Per piacere signori miei abbassate le mani, con noi non
funziona e anche se funzionasse QUALCUNO cambierebbe tutto…o vi darebbe uno dei
trentacinque finali che ha pensato dall’inizio del libro…
In ogni caso…
Reaf guardò Dyanas- io qui ho finito. Divertiti…ah
dimenticavo. Smettila di provare a scappare, sono millenni che provi, non c’è
modo che tu scappi dalle mie prigioni. Infondo io sono il dio delle illusioni
sì, ma sono anche altri dei, tra cui quello della prigionia. Sei fortunata che
ci servi viva e non ho potuto ancora usarti a mio piacere per provare qualche
arma…buona serata
Uhm? Ah già dovevo finire il discorso vero?
Artemos è persino riuscito a raggirare tutta la famiglia di
Reaf contro di lui. Perché? Gli servivano dei nuovi assistenti, Mefistes era
utile ma diciamolo, la sua ossessione per lui la rendeva più un peso che una
aiutante valida…le cose gli si sono ritorte contro quando la
pazzoide…Mefistes…ha deciso che lui aveva intenzione di avere delle “amanti”
quindi si è sbarazzata delle ragazze per avere lui solo per se stessa. E per
fare questo, qual miglior modo che farle innamorare randomicamente dei
fratelli? Nessuno pensava però che Reaf fosse non solo immune ai poteri di
Artemos ma anche a quelli di Mefistes. Se il siero fosse stato dato da chiunque
eccetto un membro della famiglia non avrebbe funzionato…
Reaf guardò la porta di fronte a sé. Si trovava in una delle
zone più nascoste del castello, passò lo sguardo tra la porta e la chiave che
aveva al collo- è ora di prendere in mano la cosa…ti devo liberare da qui temo…
La chiave entrò e con uno scricchiolio assordante la porta
si aprì. Reaf guardò dentro e una luce rossa si accese subito- calmo. Sono io
-Cosa vuoi?
-Aiuto- disse lui
Uhm…speriamo tu abbia un buon motivo, non è la miglior creatura
al mondo quella con cui parli Reaf
-E perché dovrei aiutare un misero essere come te?
Tecnicamente è un dio ma…in effetti questo può ammazzare
chiunque quindi…
-Elphien –disse Reaf
La luce che proveniva da dentro tremò. Il contenuto della
stanza si mosse- è tornata in forma?
-Ha bisogno di te
Qualcosa sorrise- liberami e dimmi dove si trova la mia
adorata
-In cambio voglio che tu uccida Artemos e Mefistes quando
Elphien te lo chiederà
-Se Elphien mi chiederà di uccidere ucciderò. Io ubbidisco
alla mia padrona, solo a lei. Non prendo ordini da vite inferiori alla mia. Lei
è l’unica che ha diritto di darmi ordini.
-Ha dei figli ora
La luce tremò- figli? Una prole?
-Non osare attaccare…
-Attaccare?! ATTACCARLI!? La mia dorata regina ha degli
eredi che io potrò servire…servire…potrò servirla di nuovo. Lei e i suoi eredi.
Potrò servire di nuovo la mia regina…potrò io potrò di nuovo…liberami ora
insulsa vita! La mia regina ha bisogno di me!
Reaf prese un respiro profondo e entrò nella stanza con
molta cautela.
Oh cavolo…questa qui sarà una bella gatta da pelare…se
parliamo di ossessioni…quella cosa e Mefistes sono ottimi rivali per il primo
posto…e non sono sicurissimo che ciò sia una buona idea…
Oh beh. Non è affar mio comunque quindi…
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