Tyler sorrise tranquillo all’amico e poi guardò Aphys- non
che mi dispiaccia essere tornato a essere il tuo personale orsetto…ma potresti
lasciarmi alzare?
Aphys lo guardò per un paio di minuti prima di scuotere la
testa- no- si riaccoccolò- sei comodo
I ragazzi la guardarono esterrefatti, quella era la
principessa vampira?! Ma che diavolo di rapporto aveva con Tyler per trattarlo
in quel modo?!
Tyler sospirò- ok l’hai voluto tu- con una mossa rapida si
alzò con lei in braccio, la posò con delicatezza me lei non si mosse di un
millimetro dal suo petto ancora incollata a lui- non ti scolli più eh?
Lei scosse la testa accoccolata bellamente a Tyler- nemmeno
per un secondo Ty
Lui scosse la testa- per rispondere alla tua domanda…e a
quella su chi mi ha dato questa- disse indicando la chiave- vi presento Aphys
VanDracula, principessa dei vampiri e futura erede al trono nonché…
-La sua ragazza- disse lei subito
Tutti si congelarono alla risposta di lei
-Da quando siamo fidanzati? –chiese Tyler alzando un
sopracciglio
Lei lo guardò. Già da quando? Le era venuto spontaneo
rispondere in quel modo ma…loro non erano fidanzati. Eppure le era sembrata
un’ottima risposta e suo padre adorava Tyler quindi…perché non dire così? Lei
sorrise- da quando l’ho deciso io
Tyler scosse la testa ridendosela- sempre la solita
Phoenix la guardò- che cazzo di risposta eh?!
Lei strinse la presa sul SUO Tyler- la mia risposta. Lui è
mio capito fenice dei miei stivali!?
Phoenix diede fuoco alle sue mani- senti vampira chi cazzo
ti credi di essere?
-Io? La futura regina dei vampiri- rispose lei- ma più che
altro sua futura moglie
Tyler la guardò interrogativo- non ricordo di essermi
proposto
-Non l’hai fatto, ma lo farai- rispose lei sicura
Leif guardò la vampira- levagli gli artigli di dosso
succhiasangue, Tyler non sarà la tua banca del sangue
Lei si allontanò solo per prendere dal collo della camicia
Leif- sentimi bene sacco di pulci, osa solo pensare che farei male al mio Tyler
e ti ritroverai senza pelliccia
-Provaci –la sfidò lui
Lei allungò i canini- non sfidarmi
Lionel la spinse leggermente allontanandola da Leif- non
provarci. Attacchi uno di noi attacchi tutti
-Due demonietti, un uccellaccio di fuoco, un sacco di pulci,
un folletto mal riuscito, un pesce che cammina e una lucertola troppo
cresciuta? Si percepisco il pericolo che irradiate- rispose lei sarcastica
I sette cominciarono ad attivare i poteri e anche Aphys
sembrava pronta a fare a botte. I professori fecero per intervenire ma un
fischio molto forte li bloccò. Tyler si era messo in mezzo- finitela.
Gli otto lo guardarono confusi. Lui sospirò passando una
mano tra i capelli- ascoltate. So che non è facilissimo convivere con specie
diverse. Ricordo bene il casino che ho dovuto risolvere per far stare voi sette
nella stesse dannata stanza senza che vi ammazzaste a vicenda. Ora non è storia
differente. Aphys e io ci conosciamo da parecchio tempo. Garantisco io per lei
Lei sorrise trionfante ma Tyler le riservò un’occhiataccia
di rimprovero- Ty…
-Niente “Ty” -disse lui molto seccato nel tono- capisco che
sei felice di rivedermi e capisco che sei sempre la solita, che tieni a me
moltissimo e che non sei abituata all’idea di condividere il mio tempo con
altri…MA non accetterò che tu prenda lotte o liti con nessuno, e intendo
NESSUNO Aphys, durante il tuo periodo qui a scuola. Qui si viene per studiare,
socializzare e crearsi un futuro. Che voi otto abbiate già il posto bello
pronto non mi interessa, finché Io sono qui voi righerete dritto. Intesi?
Gli otto si guardarono tra di loro poco convinti.
Tyler assottigliò lo sguardo- intesi?
Tutti si misero ad annuire, persino alcuni professori presi
com’erano dall’ascoltarlo. C’era un lato di Tyler che non potevi non notare…se
si metteva a dare ordini era molto difficile disubbidirgli. Aveva intorno a sé
l’aurea del comando, come se lui fosse un leader nato e nessuno osava ribattere
quando lui parlava, specie se avevi appena fatto un casino e quello era infondo
una lite che stava per creare una grossa problematica politica…
Tyler sorrise- bene. Spero che ve lo ricorderete la prossima
volta…ora direi che…
Un cellulare suonò. Tyler lo tirò fuori con estrema calma-
…- guardò i ragazzi e sospirò –devo rispondere, guai a voi se vi becco a
litigare quando torno, altrimenti ve la vedrete con me…pronto?
Si allontanò in fretta. Aphys sospirò- non volevo farlo
arrabbiare…
Leif la guardò un attimo- ci tieni così tanto a lui?
-OVVIO- urlò lei facendolo leggermente saltare- io amo Tyler
da anni. Non farei mai del male all’uomo che amo e non mi importa cosa pensano
gli altri, io so che non è una cotta la mia e anche se lo fosse non voglio che
passi. È un ragazzo fantastico che lavora sodo e che non si è mai messo davanti
ai problemi altrui. Ha sempre pensato prima agli altri e poi a se stesso. Non
puoi non amarlo…
Merlion sorrise e le posò una mano sulla spalla- forse
possiamo trovare punti di accordo…
Lei alzò le spalle e spostò la mano di lui- non mi
interessate, ma se Tyler è vostro amico…cercherò di andar d’accordo con voi,
voglio evitare che lui debba scegliere o litigare. Non ama mai fare male agli
altri…
-Da quanto esattamente conosci Tyler? –chiese Phoenix?
-Oh…direi…quasi quindici anni ormai- rispose lei tranquilla
I sette sbiancarono- quindici!?
****
-Pronto?
-Hey soldatino! –disse la voce allegra del padre- come va?
-Papà- sorrise Tyler poggiandosi sulla balconata, era solo
per fortuna- tutto bene, come va da te?
-Oh benissimo! I miei ometti sono tutti in forma! Dovresti
vedere il tuo papino che li addestra, saresti fiero di me- rise il padre
Tyler sorrise- no, non lo sarei. Sono già fiero di te papà
-Non dirmi queste cose quando non posso abbracciarti però!
–protestò l’uomo- ah cavolo, da te è orario scolastico. Dannazione non ho
controllato scusami, non ho…
-Papà tranquillo non è un problema. I prof mi lasciano fare
telefonate fintanto che mantengo i voti alti e non ero a lezione. E poi è raro
che tu possa chiamarmi quindi non preoccuparti ok?
-Si ma…ah dovrei essere più attento…mi dispiace se come
padre non sono presente…
-Papà tu lavori giorno e notte per mantenermi e non mi hai
mai deluso. Ci sei, solo perché non ci possiamo vedere ogni giorno non vuol
dire che tu non sia presente nella mia vita. Mi hai cresciuto da solo. Mi hai
permesso di seguire le mie strane passioni e mi incoraggi sempre. Non hai nulla
di cui dubitare, sei il miglior padre che io potessi mai sperare di avere.
Ci fu un minuto di silenzio- guarda tu…mi devi fare
commuovere ogni cavolo di volta vero?
-Si è diventato il mio sport preferito- ammise Tyler
sorridendo
-Come va con gli studi?
-Ho ricevuto i risultati degli esami, te li ho mandati via
foto stamattina presto. Massimo in tutto- disse lui
-FANTASTICO! Ah l’ho sempre detto io che mio figlio era un
genio! Hey Martin guarda qua! Mio figlio ha il massimo in tutto! –urlò il padre
a quello che Tyler riconobbe come un suo collega- Martin dice che devi essere
un genio e che io sono fortunato ad averti, come se non lo sapessi da me di
avere il miglior figlio al mondo!
Tyler scosse la testa- ti stai per caso vantando di avermi
come figlio?
-Ovvio! Con un figlio come te come puoi non vantarti? Sei
stato la mia salvezza e non potrò mai ringraziare il cielo abbastanza per
averti avuto come figlio. Sei un ragazzo d’oro che mi ha sempre supportato e
che ha avuto il suo bel da fare con un padre come me. Sei davvero unico Tyler,
quello che fai per me e per i tuoi amici e il loro mondo non potrebbe esser
fatto da nessun altro
Tyler sorrise- grazie papà
-Come va con loro? –chiese curioso
-Ah già…è tornata Aphys –sorrise Tyler
-Aphys? Sono anni che non vi vedete vero? Come sta? E il suo
vecchio? Dio se mi mancano le nostre bevute e partite a poker…deve ancora
capire come faccio a batterlo sempre vero? Com’è diventata?
-Direi che bellissima è un insulto per com’è ora- disse
Tyler- è davvero molto più che bellissima
-Oh ti piace? –chiese l’uomo
-Si- rispose Tyler- parlando di altro…come va con…
*****
Tyler tornò dai ragazzi trovandoli seduti a chiacchierare
calmi- bene, non vi siete uccisi
I ragazzi sobbalzarono e Aphys gli saltò tra le braccia- Ty!
Leif si mise una mano sul cuore- dio santissimo Tyler non
farmi venire un infarto ogni cavolo di volta!
Tyler rise- esagerato. Beh…è finita la giornata qui vero?
Avete aspettato?
-Certo non potevamo andarcene senza di te- disse Merlion
Lui sorrise- bene. Andiamo al solito locale allora
Aphys sospirò leggermente e sembrava leggermente delusa.
Tyler le sorrise- ovviamente vieni anche tu vero?
Lei sorrise- certo…
“I vampiri non potevano entrare in casa di qualcuno senza un
invito”
Tyler sorrise e le posò una mano sulla testa- prima che mi
scordi- lei lo guardò e così fecero gli altri- sei sempre la benvenuta in casa
mia Aphys
Gli occhi di lei si illuminarono- Ty! –lo strinse- sapevo
che te ne saresti ricordato!
Draco la guardò- ha sempre fatto così?
-No…di solito è peggio- disse Tyler camminando tranquillo
con i ragazzi e Aphys attaccata al suo braccio- che vi va di prendere?
***
-Cosa vuoi fare?
Lui sospirò- è semplice davvero, sto solo attivando il
processo per cambiare…
-No, intendo cosa vuoi fare della tua vita Flamel?
-Sinceramente?
-Si
-Se sono fortunato ho altri cinque…sei anni di vita davanti
a me
-Ma sei immortale!
-Lo ero…ho rotto il legame
-Ma perché!?
-Sospettano di me Adrien, per questo devo lasciare questo
mondo, Lucille mi ha venduto
-Quella strega…
-Va tutto bene Adrien
-Ma Nicholas…
Gli sorrise e accarezzò il gatto nero- prometto di tornare.
Sotto un nuovo corpo e più potente di prima. Tu mi dovrai solo trovare, pensi
di poterlo fare?
-Ovvio…ma come farò a trovarti?
-Come hai fatto la prima volta. Sarà il destino a farci
incontrare di nuovo e stavolta io sarò più forte, sarò in grado di sciogliere
queste guerre e riappacificare le razze. Creerò un mondo che avrà tutti sullo
stesso piano, dove gli umani e i mostri possano vivere insieme e io so che
potrò farlo con te al mio fianco Adrien
-E se non ti trovassi?
L’uomo accarezzò il gatto- mi troverai…l’ho prometto. Non ti
abbandonerò mai. Sarà solo un lungo ciao…
****
Tyler si svegliò. Era già mattina? Aveva sognato qualcosa di
assurdo, come un ricordo lontano. Sentì un peso sul suo petto e si preparò a
combattere mettendo una mano sotto il materasso per la pistola. Abbassò lo
sguardo e vide Aphys dormire beatamente accoccolata. Si rilassò e guardò la
finestra della sua camera, era di nuovo tornata a entrare di soppiatto in mezzo
alla notte per dormire con lui? Perché la cosa non lo stupiva più?
Si tirò a sedere piano e fece per alzarsi ma Aphys lo
afferrò per la vita e si coricò con la testa vicino allo stomaco di lui
Tyler sospirò e la alzò leggermente prima di svegliarla
piano, era meglio evitare che si svegliasse in una posizione imbarazzante.
-Ty…buongiorno- disse lei assonnata
Lui le sorrise e le accarezzò la testa piano- buongiorno
principessa. Io vado a farmi una veloce doccia e preparo la colazione. Puoi
dormire ancora se vuoi. Vuoi restare qui per colazione?
Lei annuì ricadendo sul letto e stritolando il cuscino di
Tyler- ho portato la divisa pulita, un cambio e un paio di cosette…
Tyler scosse la testa e si allontanò verso il suo bagno. Era
abituato anche a quello. Quando erano piccoli Aphys viveva praticamente da loro
da ciò che ricordava. Si chiuse la porta dietro le spalle a chiave e si spogliò
in fretta. Aphys era ancora addormentata per fortuna, ma presto si sarebbe resa
conto che lui era sotto la doccia, cosa che avrebbe attivato qualcosa in lei,
come sempre infondo. L’acqua calda scivolò lungo il corpo di Tyler, per il modo
in cui si comportava e come si vestiva nessuno avrebbe mai detto che aveva quel
corpo. A dirla tutta Tyler non era mingherlino come i bulli credevano, aveva
più muscoli di ogni ragazzo a scuola, non poteva ovviamente paragonarsi a una montagna
come Leif, ma di certo quel fisico non era di certo da “debole”. Probabilmente
avrebbe potuto mettere ko la maggior parte dei ragazzi nella sua scuola senza
troppa fatica. Perché non lo faceva? Perché non voleva che suo padre fosse
tirato in mezzo a una cosa del genere. Non voleva fare il cattivo o ferire
qualcuno, e poi finché volevano solo fare male a lui andava bene, ma…se
qualcuno avrebbe colpito la sua famiglia o i suoi amici…
Si vestì giusto in tempo per vedere la porta venir aperta
dai poteri di una Aphys ormai non più addormentata- cavolo…
Lui le sorrise- fatti una doccia su. Io ti preparo la
colazione
Lei sorrise e si levò la maglietta- vuoi partecipare
Lui scosse la testa- magari un’altra volta principessa
Lei sbuffò- ti avrò nel mio letto Tyler!
-Finora sei tu che sei nel mio- rise lui
****
Tyler stava camminando per i corridoi. Era la sua ora libera
e per una volta non aveva nessuno dei ragazzi intorno, nemmeno Aphys era
libera, nonostante le proteste doveva recuperare alcuni test e le avevano preso
la pausa per farlo.
Stava prestando più attenzione all’idea che aveva in mente
che a dove si stava dirigendo e finì con l’andare a sbattere contro qualcuno. I
suoi riflessi furono molto svelti come solito e prese la malcapitata prima che
cadesse facendola quindi finire contro il suo petto, ma nonostante il
contraccolpo, Tyler non si mosse di un millimetro. Davanti a sé aveva una donna
dai capelli biondastri e gli occhi verdi. A giudicare dall’età di circa
trentacinque anni e da come era vestita era la nuova professoressa che gli
aveva accennato il preside, quella di cui lui non si fidava ma che era stato
costretto ad assumere. Per qualche ragione ebbe un brutto presentimento su di
lei.
-Mi scusi- le disse Tyler- sta bene? Ero distratto
Lei si sistemò- si…sto bene…
La collisione le aveva fatto perdere la presa sul suo libro
di magia che era ora ai piedi di Tyler che si inchinò a prenderlo e lo guardò-
ah lei è la professoressa strega vero?
Lei impallidì e abbassò lo sguardo- si…lo so che…
Tyler glielo porse- è un bel dono se usato bene- le sorrise-
qui si troverà bene, gli umani non sono malissimo e i mostri sono molto
simpatici
Lei lo guardò stupito- non sei un mostro…
-Io sono Tyler- si presentò lui- sono il leader del club
dell’occulto e il mediatore delle razze mostruose, credo il preside le abbia
detto cosa faccio…
Lei annuì e lo guardò meglio. Era davvero un bel ragazzo,
decisamente bello e molto gentile…- io sono Lucille. Sono la nuova
professoressa di educazione sessuale e sarò l’assistente di educazione fisica
Tyler le sorrise- benvenuta tra noi- ma mentalmente era
tutt’altro che felice. Poteva essere una coincidenza ma…il suo istinto non
l’aveva mai tradito- le auguro una buona giornata, devo andare a lezione ora
Lei annuì e lo osservò andare via. Strinse il libro al petto
e sorrise- potrei renderlo il mio nuovo giocattolo…
****
Tyler tornò a casa quella sera con una strana sensazione
addosso. Per sicurezza chiuse tutto a chiave e si assicurò che i talismani
fatti da Natasha fossero attivi. Prese il cellulare e guardò i messaggi sul
gruppo dei mostri. Nessuno sembrava avere di buon occhio quella “Lucille”. Non
poteva sbagliarsi…era lei. Il cellulare suonò
-Pronto?
-Hey Ty, sono Malcom, ti ricordi? Il tuo fratellone vampiro-
disse la voce all’altro capo, se lo ricordava Malcom, capelli neri e occhi rossi,
un combina guai latin lover, aveva finito l’università da un anno ma con Tyler
i rapporti erano ancora stretti
-Non potrei mai scordarti. Come stai?
-Tutto nella norma. Ho saputo che la principessa ha una
cotta per te- rise lui
-Non ridere- sbuffò Tyler- non è colpa mia
-Sembra che tu sia peggio di me con i mostri femmina eh? Non
c’è ragazza che non ti voglia cuore d’oro…
-Sta zitto succhiasangue –sbuffò Tyler- sei solo geloso che
ho più successo di quanto tu avrai mai in vita tua…
-Ho saputo…che c’è una nuova prof…da ciò che mi hanno detto
i ragazzi non hanno di buona vista la tipa…vuoi che cerco qualcosa su di lei?
Tyler sorrise- i pregi di essere nel consiglio dei mostri
eh?
-Sta zitto che ho questo lavoro solo perché tu mi hai
raccomandato. Per essere umano hai una gran influenza sulle alte sfere. Quando
il re vampiro ha letto il tuo nome mi ha dato subito l’ok. Si può sapere chi
diavolo sei in realtà?
Tyler rise- il futuro dominatore del mondo…comunque Malcom?
-Si?
-Scopri ciò che puoi su Lucille, la nuova insegnante- disse
Tyler
-Sarà fatto
-Fa attenzione- disse Tyler serio spostando una tenda della
camera
-Sicuro, ma perché?
Tyler assottigliò lo sguardo e notò una siluette seduta su
una scopa- non mi fido di lei
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