A dirla tutta, nessuno ebbe il fegato di fargli delle
domande su cosa gli fosse successo.
Come biasimarli? Aveva mostrato al mondo che non era
esattamente un gattino indifeso ma una tigre pronta a mordere.
Nessuno sano di mente avrebbe mai osato farlo arrabbiare
ora. Ma quella non era la prima volta che Kay o gli altri l’avevano visto
furioso.
Kay sorrise a Tyler mentre prendevano il pullman per la
stazione, sarebbero andati nel bosco dove Kay avrebbe aperto il portale per
arrivare a casa di lui. Adorava stare con Tyler a dirla tutta, probabilmente
senza di lui sarebbe stato ancora quel misero elfo che era una volta.
Nemmeno il tempo di farlo entrare che le sorelle di Kay lo
circondarono, il padre di Kay lo strinse in un abbraccio e la madre di lui lo
stritolo a sua volta. Kay sorrise, era felice di ciò. Tyler lo tirò nell’abbraccio
di gruppo come aveva sempre fatto. Era grazie a lui che non si sentiva così
fuori posto nella sua stessa famiglia. Perché? Esistevano vari tipi di elfi,
era raro che da elfi di una razza ne nascesse uno di un’altra. Infatti le
sorelle di Kay e i suoi genitori avevano tutti capelli bianchi e occhi viola,
lui invece li aveva capelli grigi e occhi verdi. Loro erano tutti di qualche
tipo di luce, Kay era invece un elfo di notte. La sua pelle era anche più
abbronzata di quella degli altri elfi del suo villaggio. Si era sentito sempre
fuori posto. Questo finché Tyler non era entrato nella sua vita quasi tre anni
prima. Era strano come lui fosse in classe con lui al primo giorno di
università. Avevano entrambi iniziato prima l’università e lui si sentiva fuori
posto. Non conosceva nessuno e non c’erano elfi quell’anno. Era solo. Qualcosa
che era abituato a essere fin dall’inizio ma era quell’anno che si sentiva
così…solo. E poi arrivò la notizia che un umano era a conoscenza dei mostri.
Quell’anno fu un caos per i mostri a scuola ma Tyler vinse subito il cuore di
tutti e la simpatia di tutti. Era geloso di lui a dirla tutta. Voleva
somigliargli. Voleva essere in grado di fare amicizia.
Fu Tyler a fare il primo passo. Lo iniziò a perseguitare
come uno stalker finché Kay non cedette e iniziò a parlargli come ogni altro
mostro e Tyler lo convinse persino a entrare nel club dell’Occulto con gli
altri mostri. A dirla tutta non erano subito diventati amici a causa di Kay,
pensava che uno come lui non potesse essere amico di un cuore d’oro come Tyler.
Glielo disse anche a un certo punto, proprio dopo che Tyler lo salvò da dei
elfi che lo bullizzavano perché era diverso. Gli elfi avevano usato la magia
contro di lui e Tyler si mise davanti a loro senza paura beccandosi il colpo,
si era rialzato senza paura e aveva preso i due per un braccio facendoli
inginocchiare a terra con una facilità unica. Li aveva costretti a chiedere
scusa a Kay. Mentre l’infermiera, una fata, lo curava con la magia curativa Kay
pensava a questo. Perché rischiare la vita per uno come lui? Un inutile elfo
fuori luogo e fuori posto. Tyler disse qualcosa alla donna e la fece uscire. Si
alzò senza problemi e prese Kay per il polso
-Hey ma che…
Tyler gli sorrise- ti porto in un posto dove potremo parlare
da soli
Era sera ormai e Tyler lo portò nel bosco. Si fermò in una
radura dove gli alberi la circondavano e le stelle si vedevano perfettamente.
Tyler si sedette sull’erba e gli fece segno di fare lo stesso. Tyler guardava
le stelle sorridendo
-Qui è molto bello vero?
Kay annuì
-Perché non vuoi essere mio amico? –chiese Tyler
-Perché uno come me…un elfo oscuro…non merito amici- disse
Kay
Tyler continuò a guardare le stelle- ti capisco
Kay distolse lo sguardo dalle stelle per guardare Tyler-
davvero?
Tyler si lasciò cadere all’indietro e incrociò le braccia
dietro il collo continuando a guardare il cielo stellato- so cosa provi meglio
di chiunque altro
-E come? –chiese Kay continuando a guardarlo
-Ti sei mai sentito come se stessi per crollare? Ti sei mai
sentito fuori posto? Come se tu in qualche modo non appartieni a questo posto e
nessuno ti capisce? Hai mia voluto provare a scappare? Hai mai cercato di
chiuderti nella tua camera per sparire dalla faccia della terra? Con la musica
accesa così forte che nessuno ti sente urlare? –chiese Tyler senza guardarlo-
la gente pensa sia facile capire le emozioni di un altro essere vivente ma non
lo è affatto
-Nessuno capisce- ammise Kay
-No, nessuno sa cosa si prova quando nulla sembra giusto. Non
sanno cosa significa essere come me- disse Tyler- non sono perfetto come faccio
vedere.
Kay lo guardò- davvero?
-Essere ferito. Sentirsi perso. Essere lasciato al buio. Essere
calciato quando sei giù. Sentirsi come se ti stessero sfruttando. Essere al
punto di rottura e non c’è nessuno lì per salvarti- Tyler sorrise amaramente- Benvenuto
nella mia vita
Kay lo guardò- anch’io…so cosa significa…
-Vorresti essere qualcun altro? –chiese Tyler
-Non…non lo so- ammise Kay- non saprei chi essere…tu?
Tyler lo guardò e sorrise- no. La mia vita non è perfetta ma
ho il potere di essere chi voglio essere e nessuno mi potrà mai abbattere
davvero. Crollare? Si, l’importante è rialzarsi e andare avanti
-Vorrei pensarla anch’io così- ammise Kay
Tyler sorrise e tornò a guardare le stelle- so cosa pensi.
So le domande che ti girano in testa…Sei stanco di sentirti così fuori luogo? Sei
disperato per trovare qualcosa di nuovo prima che la tua vita finisca? Sei
bloccato in un mondo che odi? Sei stanco di tutti quelli intorno a te? Con i loro
grossi finti sorrisi e le stupide bugie mentre tu dentro stai sanguinando?
Kay annuì- si…
Tyler sorrise- io posso capirlo il sentimento. Ma è per
questo non posso accettarlo- ammise guardando Kay- tu hai più poteri di ogni
elfo del tuo villaggio messo insieme sai? Ho cercato qualcosa sulla tua specie
in passato. Quelli come te sono chiamati elfi d’argento. Sei più potente di
ogni elfo del tuo villaggio
-Davvero? Io…- Kay lo guardò
Tyler chiuse gli occhi- non è vita sopravvivere in questo
modo. Sopravvivere è giusto…ma vivere è la vera cosa da fare.
Kay annuì- non so come fare…
Tyler si tirò su a sedere e poi si alzò. Si spolverò i jeans
e gli tese una mano per tirarlo su- ti aiuterò a diventare il più forte elfo
d’argento della storia. Ma in cambio voglio che tu inizi ad avere fiducia in te
stesse Kay. So che sei in grado di essere il migliore id tutti, devi solo
lasciarti la possibilità di essere libero di esserlo. Che ne dici? Possiamo
essere amici?
Kay da quel giorno iniziò a cambiare. Era più aperto, parlava
di più, persino il suo rapporto con la sua famiglia migliorò molto. Riuscì a
usare i suoi poteri e come Tyler aveva detto era davvero migliore di ogni altro
elfo.
Tyler gli mise un braccio intorno alle spalle risvegliandolo
dai suoi pensieri- tutto ok?
-Si…stavo ripensando a come hai cambiato la mia vita- gli
sorrise Kay
Tyler gli scompigliò i capelli- non diventarmi nostalgico
tutto di un colpo
Kay rise- andiamo va, che mia madre ci ammazza se non
andiamo a tavola
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