Era domenica quel giorno. Aphys non era potuta venire quella
notte perché il padre l’aveva impegnata in qualcosa. Era passata una settima
dall’arrivo di Aphys, tutti si erano abituati alle novità, tra cui un Tyler
leggermente più reattivo alle provocazioni dei bulli.
C’era da dire che aveva facilmente scoperto Lucille spiarlo,
non che la cosa importasse, la sua casa era protetta da incantesimi ben più
potenti di quelli posti da Natasha. Infondo aveva parecchie amicizie nella
razza magica delle streghe e stregoni. Il suo lavoro di paciere aveva poi
aumentato di parecchio le sue conoscenze e di certo Lucille non poteva battere
tutti quegli incantesimi anche se avesse voluto
Quel giorno trovò una lettera nella sua casella postale. Una
lettera del padre.
Non era mai di molte parole il padre a dirla tutta. Ma
quella volta la lettera era davvero corta. Era stato ferito durante uno scontro
e stava tornando a casa per riposarsi.
Il padre era ferito…fantastico. Odiava quando chi amava si
feriva
Non importava, si disse buttando la lettera sul tavolino,
avrebbe preparato il necessario per curarlo.
Per fortuna la conoscenza della vita precedente comprendeva
moltissimi rimedi medici. Poteva riportare in salute chiunque.
Si guardò allo specchio senza pensarci. Il suo precedente
corpo e questo erano simili a pensarci. No…in realtà…il precedente corpo aveva
meno potenziale di questo. Gli allenamenti estenuanti del padre avevano dato
lui un corpo molto più potente del precedente. La memoria poi era stata
approfondita dalle nuove informazioni che raccoglieva. Certo quel corpo era
quello che aveva usato per millenni, ma questo era molto più potente e di
sicuro aveva migliori possibilità per il futuro. Nella sua vita passata non
aveva avuto una bella famiglia, per chi era venne abbandonato e si dovette
crescere da solo, aveva amici ma li poteva contare sulle dita di una mano e per
i nemici…l’elenco non finiva più. Lucille era una delle persone che aveva
considerato amica…prima che lei diventasse ossessionata nelle capacità che
aveva e che lo desiderasse come suo partner. Al rifiuto di lui lei aveva
reagito male. La situazione era finita con la sua morte e la reincarnazione in
un nuovo corpo.
Alla fine dei conti…non era finita benissimo la loro
relazione…
Sfiorò la collana datagli da Aphys.
Lei era la sua Lynn. Erano anime gemelle…non aveva mai
pensato di trovare l’amore dopo la sua adorata…già…ma stavolta non avrebbe
permesso a Lucille di portargliela via
Adrien…
Già come diavolo aveva fatto a dimenticarsi del suo
famiglio?
-Quel gatto starà dando di matto. Uno spirito come lui che
si è unito volutamente a un umano e non lo può servire…
Senza pensarci si vestì e uscì a fare una passeggiata
Se i suoi sensi avevano ancora il loro potere ora il suo
famiglio doveva essere intorno al centro città
Trovare un gatto in quel posto…beh poteva farcela infondo
Controllò nello zaino se aveva con sé il suo libro in caso
di necessità, per fortuna era sempre preparato in caso di pericolo
Lucille lo stava tenendo d’occhio ma non poteva tenerlo
sempre d’occhio
Doveva solo trovare il suo famiglio, poi avrebbe pensato a
come liberarsi della strega
Non ci mise molto ad arrivare al centro città. Già che
c’era…avrebbe potuto benissimo svolgere qualche commissione…
****
Adrien guardò intorno all’ennesimo gruppo di umani prima di
continuare la sua fuga. I suoi occhi erano diversi, uno d’argento e uno d’oro,
la pelliccia nera e i sensi magici erano attivi. Stava cercando il suo master
da secoli ormai…era rinato? Doveva o…
Si trovò bloccato in un vicolo- ah non di nuovo…
Due umani lo avevano seguito per un bel po’ di ore, era
stanco di correre ma senza il suo master poteva solo combattere sotto forma di
gatto…non che fosse debole ma…diciamo che il potere non poteva controllarlo
altrettanto bene
-Forza prendilo
Adrien guardò per vie di fughe ma prima che gli servissero i
due erano caduti a terra svenuti.
-Ma guarda un po’…mi ricorda la prima volta che ci siamo
visti- quella voce era famigliare
Adrien alzò il muso verso il biondo
-Non guardarmi così- Tyler si inginocchiò e lo accarezzò con
sicurezza- è così che tratti il tuo master Adrien?
-Nicholas? –chiese lui
-Tyler è il nome ora- disse lui- è bello rivederti da
gatto…ma forse è il caso…
Adrien lo guardò prima di sentire di nuovo il potere fluire
in lui. Si trasformò in un umano dalle orecchie e coda da gatto, gli occhi e i
capelli erano come il sé gatto- Master…
Tyler lo abbracciò- è bello vederti
-MASTER! –disse lui stringendolo forte- non mi lasci più
Tyler rise- torna gatto su. Andiamo a casa Adrien
Lui annuì e divenne subito il sé gatto per poi subito
accoccolarsi sulle spalle di Tyler- abbiamo tanto di cui parlare Master
-Si lo penso anch’io. Ma per ora andiamo a casa
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