WitchandAngel : Capitolo 8: Lettera di un padre

Capitolo 8: Lettera di un padre



Capitolo 8: Lettera di un padre

Era domenica quel giorno. Aphys non era potuta venire quella notte perché il padre l’aveva impegnata in qualcosa. Era passata una settima dall’arrivo di Aphys, tutti si erano abituati alle novità, tra cui un Tyler leggermente più reattivo alle provocazioni dei bulli.
C’era da dire che aveva facilmente scoperto Lucille spiarlo, non che la cosa importasse, la sua casa era protetta da incantesimi ben più potenti di quelli posti da Natasha. Infondo aveva parecchie amicizie nella razza magica delle streghe e stregoni. Il suo lavoro di paciere aveva poi aumentato di parecchio le sue conoscenze e di certo Lucille non poteva battere tutti quegli incantesimi anche se avesse voluto
Quel giorno trovò una lettera nella sua casella postale. Una lettera del padre.
Non era mai di molte parole il padre a dirla tutta. Ma quella volta la lettera era davvero corta. Era stato ferito durante uno scontro e stava tornando a casa per riposarsi.
Il padre era ferito…fantastico. Odiava quando chi amava si feriva
Non importava, si disse buttando la lettera sul tavolino, avrebbe preparato il necessario per curarlo.
Per fortuna la conoscenza della vita precedente comprendeva moltissimi rimedi medici. Poteva riportare in salute chiunque.
Si guardò allo specchio senza pensarci. Il suo precedente corpo e questo erano simili a pensarci. No…in realtà…il precedente corpo aveva meno potenziale di questo. Gli allenamenti estenuanti del padre avevano dato lui un corpo molto più potente del precedente. La memoria poi era stata approfondita dalle nuove informazioni che raccoglieva. Certo quel corpo era quello che aveva usato per millenni, ma questo era molto più potente e di sicuro aveva migliori possibilità per il futuro. Nella sua vita passata non aveva avuto una bella famiglia, per chi era venne abbandonato e si dovette crescere da solo, aveva amici ma li poteva contare sulle dita di una mano e per i nemici…l’elenco non finiva più. Lucille era una delle persone che aveva considerato amica…prima che lei diventasse ossessionata nelle capacità che aveva e che lo desiderasse come suo partner. Al rifiuto di lui lei aveva reagito male. La situazione era finita con la sua morte e la reincarnazione in un nuovo corpo.
Alla fine dei conti…non era finita benissimo la loro relazione…
Sfiorò la collana datagli da Aphys.
Lei era la sua Lynn. Erano anime gemelle…non aveva mai pensato di trovare l’amore dopo la sua adorata…già…ma stavolta non avrebbe permesso a Lucille di portargliela via
Adrien…
Già come diavolo aveva fatto a dimenticarsi del suo famiglio?
-Quel gatto starà dando di matto. Uno spirito come lui che si è unito volutamente a un umano e non lo può servire…
Senza pensarci si vestì e uscì a fare una passeggiata
Se i suoi sensi avevano ancora il loro potere ora il suo famiglio doveva essere intorno al centro città
Trovare un gatto in quel posto…beh poteva farcela infondo
Controllò nello zaino se aveva con sé il suo libro in caso di necessità, per fortuna era sempre preparato in caso di pericolo
Lucille lo stava tenendo d’occhio ma non poteva tenerlo sempre d’occhio
Doveva solo trovare il suo famiglio, poi avrebbe pensato a come liberarsi della strega
Non ci mise molto ad arrivare al centro città. Già che c’era…avrebbe potuto benissimo svolgere qualche commissione…
****
Adrien guardò intorno all’ennesimo gruppo di umani prima di continuare la sua fuga. I suoi occhi erano diversi, uno d’argento e uno d’oro, la pelliccia nera e i sensi magici erano attivi. Stava cercando il suo master da secoli ormai…era rinato? Doveva o…
Si trovò bloccato in un vicolo- ah non di nuovo…
Due umani lo avevano seguito per un bel po’ di ore, era stanco di correre ma senza il suo master poteva solo combattere sotto forma di gatto…non che fosse debole ma…diciamo che il potere non poteva controllarlo altrettanto bene
-Forza prendilo
Adrien guardò per vie di fughe ma prima che gli servissero i due erano caduti a terra svenuti.
-Ma guarda un po’…mi ricorda la prima volta che ci siamo visti- quella voce era famigliare
Adrien alzò il muso verso il biondo
-Non guardarmi così- Tyler si inginocchiò e lo accarezzò con sicurezza- è così che tratti il tuo master Adrien?
-Nicholas? –chiese lui
-Tyler è il nome ora- disse lui- è bello rivederti da gatto…ma forse è il caso…
Adrien lo guardò prima di sentire di nuovo il potere fluire in lui. Si trasformò in un umano dalle orecchie e coda da gatto, gli occhi e i capelli erano come il sé gatto- Master…
Tyler lo abbracciò- è bello vederti
-MASTER! –disse lui stringendolo forte- non mi lasci più
Tyler rise- torna gatto su. Andiamo a casa Adrien
Lui annuì e divenne subito il sé gatto per poi subito accoccolarsi sulle spalle di Tyler- abbiamo tanto di cui parlare Master
-Si lo penso anch’io. Ma per ora andiamo a casa

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