WitchandAngel : Capitolo 5: Quando un umano fa casini

Capitolo 5: Quando un umano fa casini



Capitolo 5: Quando un umano fa casini

Tyler si era risvegliato con Aphys accoccolata al petto. Per fortuna stavolta era rimasto sveglio e l’aveva fatta entrare lui. Era più tranquillo così, le protezioni erano ancora attive.
Stavano per uscire ma Aphys si poggiò al muro- cavolo…
-Tutto bene? –chiese Tyler subito vicino ma lei lo scansò- hey…
-Scusami è che…ho dimenticato di prendermi del sangue da casa…sono assettata…potrei farti male…
Tyler la guardò un paio di secondi. Posò la borsa sul tavolino, si tolse la giacca e sciolse il nodo alla cravatta. Aprì la camicia e la tirò giù prima di sedersi sul divano e farle segno di avvicinarsi
-Ty che…
Lui la fece sedere a cavalcioni sulle sue gambe- se hai sete bevi pure Aphys. Te l’ho detto mille volte, non mi interessa cosa gli altri pensano di me. Se posso aiutarti allora…
Lei sentì i canini uscire- Ty…
Lui la guidò piano con la mano verso l’incavo del suo collo e subito la sentì morderlo. Sorrise piano, gli era mancata quella sensazione a dirla tutta. Non gli faceva per nulla male il morso di Aphys, anzi gli dava piacere. La vampira intanto aveva intrufolato una mano sotto la camicia e la canottiera per accarezzare il petto scolpito di Tyler, mentre con l’altra aveva portato la mano di Tyler sul suo sedere, voleva che lui la toccasse.
Lui la lasciò fare, i livelli del suo sangue tanto tornavano in fretta nella norma e quella sensazione era molto più che bella. Quando Aphys smise di morderlo, gli leccò il segno dei canini e lo guardò un paio di secondi. Aveva saziato la sete ma ora aveva altro tipo di desiderio. Le labbra di lei si incontrarono con quelle di lui, il bacio che tanto voleva. L’uomo che tanto voleva. Le mani di lei stavano accarezzando il petto di lui e dopo poco le mani cominciarono a scendere verso la fibbia dei pantaloni di lui. Fu quel gesto che fece risvegliare Tyler e che riuscì a bloccarsi in tempo.
-Aphys ferma- la allontanò di poco- calmati ti prego
Lei ritornò in sé- s…scusami…io…- notò allora una cosa- sei…eccitato…
Tyler si passò una mano tra i capelli- beh…il morso e ciò che stavi facendo…mi vado a fare una doccia fredda…puoi iniziare ad andare in Uni…
Lei arrossì- potrei occuparmene io…
Lui le sorrise e la baciò- non preoccuparti. È colpa mia che ti ho messo in questa posizione per bere sangue
Lei sorrise- a me non è dispiaciuto…
Lui le baciò la fronte- puoi mordermi quando vuoi Aphys, lo sai. Solo cerca di non portarmi a letto nel mentre…
Lei rise- ci posso provare…
*****
-Ok mostriciattoli- disse il professore di motoria guardando i ragazzi, era un licantropo con capelli e occhi castani con un carattere molto allegro fuori dalla scuola e estremamente severo in classe- oggi avremo lezione con la signorina Lucille, la nuova insegnante che vi darà una mano per i prossimi anni. Prima faremo un po’ di riscaldamento poi una bella partita a Basket.
I ragazzi sorrisero, per una volta il club dell’occulto, con ora l’aggiunta di Aphys, era tutto insieme. Tyler sembrava leggermente irritato ma nessuno sapeva se fosse il caso di chiedere, odiava parlare di sé. Tyler non faceva quasi mai palestra, il professore aveva un debole per lui e gli lasciava saltare gli allenamenti, ma quel giorno aveva chiesto di poter giocare, sembrava voler sfogarsi con lo sport…oppure…
-Hey sfigato- rise Lucas- ti sei deciso a giocare e farti battere da noi? Infondo senza i tuoi amichetti di quello stupido club non sei nulla
Tyler strinse i pugni, l’intera palestra si era silenziata. Per qualche ragione nessuno dei mostri poteva muoversi, uno sguardo a Lucille e si poteva capire perché. Li aveva bloccati con la magia la strega. Non potevano parlare o muoversi. In pratica? Tyler era da solo.
-Sai no? Ieri quella puttana ti ha salvato il culo, come di solito fanno i tuoi amichetti tutti muscoli. Ma ora non si stanno avvicinando. Che abbiano capito che fai schifo e fai solo pena alla gente?
Tyler strinse di più le mani, non doveva lasciare che loro facessero ciò che volevano
-Tua madre è stata fortunata a morire così giovane eh? Non ha dovuto vivere con un fallimento come te di figlio
I mostri tentarono di liberarsi dall’incantesimo, quello era troppo
-No…forse dovrei dire che spero che tuo padre muoia in guerra o si tolga la vita. Sarebbe una fine molto più onorevole che avere te come figlio- disse lui ridendo, ma nessuno stava ridendo in quel momento oltre lui, era troppo quello.
“Tyler non devi mai fare del male a qualcuno solo perché ti ha insultato” gli diceva il padre quando era piccolo “ma se quella persona sta ferendo chi a te sta caro nulla ti vieta di dargli una lezione, dopo tutto”
Tyler sorrise maligno
“Tu sei molto più forte di un comune essere umano”
-Detto da una testa di cazzo come te…hai usato l’ultimo neurone per quell’insulto da due soldi? –la voce di Tyler era gelida, priva di ogni emozione se non pura cattiveria
Lucas lo afferrò per il collo della maglia- come osi?! Non sai che devi sottostare a chi è più forte di te?!
Tyler scoppiò a ridere- tu? Più forte di me? Questa è la battuta del secolo Lucas. Solo perché io non ho mai reagito a uno dei tuoi colpi non vuol dire che io non sappia come reagire e farti pagare ogni singolo attacco che mi hai fatto sai?
Lucas strinse la presa- come se un perdente come te potesse reagire! Sei una vergogna per la tua…
Con una mossa rapida Tyler si sfilò la maglia e si liberò dalla presa di Lucas. Fece scrocchiare le nocche- oh? –era senza maglietta in quel momento e per la prima volta lo vedevano il fisico che il ragazzo aveva. Muscoli. Era molto muscoloso. Aveva delle cicatrici che sembravano di lotta e quella stazza e quel fisico…in quel momento era probabilmente l’umano più forte in quella stanza- perché non proviamo allora?
La verità era solo una in realtà
Lucas sferrò un attacco ma Tyler lo parò senza problemi
Se ti dimostri forte finisci con attirare indesiderate attenzioni su di te
Tyler strinse la presa su Lucas e lo scaraventò contro il pavimento ma quello si rialzò iniziando una serie di pugni per cercare di colpirlo
Dimostrarsi debole e ingoiare il proprio orgoglio non era stato per nulla facile per uno come Tyler, ma doveva farlo. Cosa avrebbe portato quell’attenzione su di lui? Semplice. Occhi e orecchie puntate, sguardi indagatori…un segreto che non doveva essere rivelato e non poteva esserlo.
Il mondo dei mostri non era ancora pronto a un’unione con quello umano
I mostri sapevano che Tyler li difendeva cercando di trovare un modo per farli coesistere e magari anche rivelare questa esistenza
Sapevano che aveva sacrificato parte della sua esistenza a quello scopo. Molti di loro l’avevano anche visto affrontare a testa alta chi cercava di dar loro noia e mettere a tacere gli adulti codardi delle loro razze.
Per gli Dei, era innaturale che un umano come lui fosse così debole infondo, era capace di ricevere un colpo da un licantropo e stare in piedi
Tyler schivò un colpo di Lucas
Era capace di sottrarsi al canto delle sirene senza stratagemmi
Lucas indietreggiò per evitare un colpo
Era capace di capire i demoni e sottrarsi alla loro indole manipolativa
Era capace di ascoltare i lunghi e noiosi discorsi degli elfi
Era capace di tenere testa a una fenice incavolata
Era capace di guardare negli occhi Medusa e non pietrificarsi
Ora che ci pensavano.
Era davvero umano quel ragazzo?
Certo ora che sapevano del rapporto con Aphys potevano speculare su un probabile scambio di sangue ma…nemmeno un vampiro purosangue era così tanto immune a tutto, soprattutto non lo sarebbe stato un portatore di sangue.
Tyler afferrò Lucas per il polso glielo girò e con un colpo solo gli spaccò il braccio. Lasciò la presa e lasciò che Lucas si rialzasse
-Starei a terra se fossi in te, sono di pessimo umore oggi- lo avvisò Tyler
-Sei solo un figlio di puttana…- mormorò lui a denti stretti- non sei nulla…né tu né quel tuo club di stronzi e…
Tyler con un colpo dietro la nuca lo fece cadere in ginocchio tenendosi la gola- non riesci a respirare vero?
Lucas era senza aria e sembrava stesse soffocando. Tyler si inginocchiò vicino a lui- ascoltami bene. Se vuoi prendertela con me, fa pure, non mi interessa un cazzo, i tuoi colpi non mi fanno che il solletico. Osa parlare della mia famiglia o dei miei amici ancora con quel tono e non sarai così fortunato da romperti solo un braccio. Conosco il corpo umano meglio di chiunque altro. Come ora ti ho tolto il respiro, dopo posso renderti paralitico a vita, sono stato chiaro? Non sei nulla se non un ratto che vuole uccidere una tigre. Puoi mordermi ma i miei artigli sono decisamente più pericolosi dei tuoi- lo colpì di nuovo e Lucas riprese a respirare con affanno- vedi di non farmi perdere la pazienza, non sono santo –si avvicinò di più fino a rendere la sua voce un sussurro udibile solo per Lucas- e decisamente…non avrei problemi a sbarazzarmi di un cadavere sai?
Si alzò lasciando un Lucas terrorizzato a terra che ora singhiozzava.
A dirla tutta quel giorno Tyler era andato in palestra per sfogare i nervi…ma purtroppo un essere umano non poteva contenere i pugni di qualcuno come lui. Nessuno era mai riuscito a contenerli quei pugni.
Tyler recuperò la maglia e uscì in fretta dalla palestra. Lucille liberò gli altri dall’incantesimo e osservò stupita la reazione degli altri studenti. I ragazzi corsero dietro Tyler e il professore guardava in completa furia l’umano che Tyler aveva messo a posto.
Gli umani erano solo miseri esseri che non meritavano niente se non morte. Eppure quel ragazzo che era cresciuto tra i mostri sembrava averne preso i tratti caratteristici. Infondo il padre umano era un militare che lo aveva addestrato fin dal primo giorno e pareva che nel suo giro per il mondo con lui avesse avuto varie interazioni con mostri di vario genere che l’avevano preso sotto la loro ala e reso più forte. Aveva un charm naturale per i mostri forse perché…lui stesso era un tipo di mostro. Il mostro che un umano poteva diventare era sconosciuto però alla strega, di certo però quello spettacolo le era piaciuto, ne era valsa la pena di usare quel Lucas o come si chiamava per i suoi giochetti, voleva vedere una situazione in cui lei sarebbe intervenuta a salvare Tyler e lui avrebbe iniziato a notarla, invece…o quale meraviglioso spettacolo avevano visto quei suoi occhi! Un umano con abbastanza voglia di uccidere per difendere il suo onore…gli ricordava tanto il suo ex amante di qualche millennio fa…sperava che questo fosse meno odioso nella scelta di donne. Non avrebbe permesso a nessuna mortale o non di prenderle la nuova preda. Infondo lei era una strega nera e nemmeno la strega bianca Natasha la poteva fermare. Doveva solo agire.
****
Tyler era sotto la doccia da diversi minuti nel tentativo di calmare i suoi nervi.
Non era mai stato un tipo che perdeva le staffe, né in questa né nelle vite precedenti. Ma cavolo Lucille era sempre la dannata che gli aveva tolto…
Colpì il muro della doccia rompendo una mattonella.
Lui era umano. Era nato umano e fino ai sette anni era rimasto umano. Finché i ricordi non erano tornati delle vite passate. Aveva spinto a parte quella vita però per concentrarsi su Aphys, voleva rivederla ma la memoria cominciava a mescolarsi e aveva difficoltà a ricordarla. Poi aveva imparato a gestire i ricordi e le informazioni. A dirla tutta…la conoscenza dei mostri l’aveva da sempre.
A dieci anni avrebbe potuto dirti a memoria come uccidere qualsiasi mostro di qualsiasi specie.
La conoscenza era ciò che aveva sempre amato, in quella e nelle vite precedenti. Quella aveva reso lui in grado di tener testa anche chi era più vecchio o antico di lui. La sua memoria risaliva agli antichi, forse addirittura prima di loro. Era tutto così chiaro nella sua mente ma se avesse rivelato chi era veramente…chi avrebbe voluto vederlo come amico?
Nascondere se stessi era sbagliato ma non lo stava facendo. Quella era la sua personalità, solo non usava spesso il lato cattivo del suo carattere. Quello era il suo corpo, solo nascondeva il fisico muscoloso. Ma la sua vera forza…non poteva dirla. Già aver usato la sua conoscenza per ottenere il potere necessario per sviluppare le sue amicizie era stato un rischio, rivelare che era un umano che avrebbe potuto teoricamente uccidere ogni essere vivente grazie a ciò che sapeva era qualcosa che non poteva rischiare. Non ancora almeno. Se però l’occasione si fosse presentata…avrebbe detto mai tutto ai suoi amici e alla sua famiglia?

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