Capitolo 28: So…Welcome to
the Asylum…great
Luisa e Angélique vennero condotte in una nuova stanza e
subito qualcosa sembrava fuori posto…
-Angy vedi anche tu un corridoio di ospedale? –chiese Isy
Lei annuì- siamo nel suo piano…direi che siamo in un
ospedale psichiatrico, ricordi? C’era un ospite con la camicia di forza prima
allo spettacolo
-Si ricordo- disse Isy- chi altro era nella sfida con noi?
-Gruppo due: Alex e Jason; tre: Ken e Becca; quattro:
Jennifer e Loren; quinto: Jessica…povera lei è tutta sola…- disse Angy
avanzando nel corridoio
Isy guardò Angélique- hai ancora corna e coda…
Lei si sfiorò la testa- non…non vengono via- mosse la coda
per esaminarla meglio, era una lunga catena di ferro con una lama simile a una
freccia come punta- non credo potrò toglierle e…- spostò i capelli mostrandole
di avere ancora le ali- riesco a ridurle…
-Hai l’aureola- disse Isy
Angy la sfiorò- cosa cavolo dovrei essere un angelo
demoniaco? O un demone angelico?
-O il nostro Mr. House ti vuole come burattino…tutto bene?
Lei si fermò e le mostrò l’anello- mi ha chiesto di sposarlo
Isy guardò l’anello poi Angy poi l’anello- hai rifiutato
vero?
-Non posso…siamo nella sua casa…pensi che farlo arrabbiare
sia una buona idea?
Isy sospirò- non mi piace questa situazione…i tuoi occhi…
Angy la guardò interrogativa- cosa?
-Sono normali come colore ma hanno un teschio al posto della
pupilla…cioè sembra un teschio la forma che ha assunto…
Angy tirò fuori uno specchietto e si guardò- fantastico,
corna, ali, coda, aureola, canini, unghie affilate come lame e ora occhi di
morte…e non siamo nemmeno a metà serata
-Direi che ora abbiamo la certezza che tu sia ciò che Mr.
House vuole- disse Isy
-Questo corridoio…- Isy seguì lo sguardo di Angy più si
inoltravano tra i corridoi più diventavano inquietanti, sangue ricopriva i
muri, barelle capovolte bloccavano la via, pezzi di vetro erano ovunque- Isy
fermati!
Isy fermò a guardarla- perché?
Lei si guardò gli occhi nello specchietto- l’ultima volta
che ho avuto questi occhi era in una situazione di vita o morte- disse Angy
guardandola- non dobbiamo andare avanti
-Ma…- lei si girò e vide delle ombre- un trucchetto del
genere…vuoi dire che dovremmo tornare indietro e non avanzare?
Lei annuì- proviamo?
Isy ci pensò un paio di secondi- usiamo lo specchietto e
camminiamo all’indietro
Angy annuì e piano fecero un passo indietro, l’intero
corridoio tornò un normale corridoio di ospedale e le due si ritrovarono con le
spalle a una porta di ferro- sala operatoria…
-Si prevedo tante cose belle lì dentro- commentò Isy
mettendo una mano sulla maniglia- andiamo dentro?
Angy annuì, appena entrarono i suoi occhi tornarono normali,
cosa che rilassò le due. La sala sembrava una normale sala operatoria, sul
lettino era legato un ragazzo dai capelli rossi e occhi verdi, Isy si diresse
verso la scrivania per cercare di capire cosa dovevano fare, Angy invece si
avvicinò a lui. Era un bel ragazzo.
-Angy ho trovato una chiave…Angy? –chiese Isy cercando di
richiamarla
Angy guardò la cartellina medica che c’era lì- abbiamo
incontrato Jackson Aaron Black, Juliette Daisy Queen e le sue due figlie
Acquamarine e Scarlett…lui è il padrone del piano, si chiama…Malachia Anthony
Starlight. È stato ricoverato qui su inganno della famiglia ed è impazzito a
seguito delle “cure” che gli facevano, la sedia elettrica era uno dei loro
metodi preferiti pare…
-Ok…quindi dobbiamo battere lui? –chiese Isy restando a
distanza e lanciandole la chiave
Angy la prese al volo- rame…- guardò i quattro lucchetti che
l’uomo aveva e sfiorò quello corrispondente- dobbiamo liberarlo…
-Angy non è una…
Lei guardò Malachia- Malachia? Svegliati Malachia
L’uomo aprì gli occhi di colpo, la coda di Angy si muoveva
piano dietro di lei, Isy controllò gli occhi e notò che erano normali, la
lasciò fare quindi, sperando non si ferisse.
-Tu chi sei? –chiese lui cercando di alzarsi- sembri un
angelo…
Lei sorrise mentre Isy alzava gli occhi al cielo
****
-Angy non ti azzardare a affezionarti a lui! –disse Isy
-Ma è così indifeso…
-Angy so che soffri la sindrome della crocerossina ma sul
serio è l’ultima cosa che ci serve ora come ora. Chiaro?
-Ma…
-Niente MA!
*****
Angy lo guardò, era spaventato. Notò le corde che lo
tenevano oltre la camicia di forza e i lucchetti. Non aveva una lama con sé? Si
il pugnale del pirata…una lama poteva però spaventarlo…guardò la sua coda che
con una mossa tagliò le corde liberandolo almeno da quelle- io sono Angélique.
Lei è Luisa. Siamo qui per la sfida del tuo piano
-Capisco…- lui fece un sorriso che di sano non aveva nulla-
chissà come sei da morta
Isy si congelò- questo è matto…
-Siamo in un ospedale psichiatrico genio, cosa ti aspettavi?
–rise lui continuando a fissare Angy- chissà come sono le tue interiora…
Angy gli sorrise e gli accarezzò la testa- vuoi venire con
noi?
-Vuoi liberarmi? –chiese lui
Angy mise la chiave nel primo lucchetto e quando la girò si
sentì un urlo di puro dolore- si…
-Che cazzo era?! –chiese Isy
-Qualcuno che gridava- rispose ovvio Malachia
-Prevedo un mal di testa…- disse Isy avvicinandosi ai due.
Angy aiutò Malachia ad alzarsi e andare verso la porta
-Sai sei carina per essere la prossima proprietaria di piano
Angelo- disse Malachia, camminava leggermente piegato e aveva sempre quel
sorriso che inquietava parecchio, cosa che Angy pareva non notare
-Grazie Malachia sei molto gentile
Isy la guardò un paio di minuti- non mi impazzire Angy, mi
manca solo quello
-Tanto sei la nostra psicologa mia cara- rise lei- hai tu la
laurea in psicologia, che poi hai usato nei tuoi film per approfondire il
livello mentale delle storie
Isy sospirò e la guardò camminare tranquilla fissata da
Malachia- prevedo guai…
Nessun commento:
Posta un commento