Capitolo 43: Il più ribelle
Elphien stava canticchiando allegra mentre faceva la colazione
per i figli, era tranquillissima.
-Ecco a voi ragazzi- disse servendo la colazione
-Zio Neipleh mi ha aiutato a smembrare il cadavere di Argos
mamma! –urlò entrando Morgan- è stato fighissimo!
-Il ragazzo ha una buona conoscenza scientifica sai Elphien?
–disse Neipleh allegro- tra lui e Morgana facevo fatica a seguire la
conversazione, sono fantastici
-Oh! –Morgana lo abbracciò- mi piace lo zio
-Mamma Zio Neipleh mi ha promesso di andare a caccia qualche
volta, posso? –chiese Ethan
-Voglio andare anch’io mamma! –disse Azeria
-Posso portarli? –chiese Neipleh
-Certo che puoi Neipleh, basta che Shin sia d’accordo- disse
Elphien mettendo i pancake davanti ai figli
-Yeah il mio ha la forma di un teschio! Grazie mamma! –disse
Lilith- oh poi possiamo provare l’incantesimo di evocazione demoniaca? E tanto
che non lo provo e non so se funziona
-Può farlo con me se vuole- disse Neipleh
-Davvero? Grazie zio!
Elphien sorrise tranquilla, era bello vederli così uniti- ti
stai prendendo il ruolo di zio a cuore fratellone?
-Beh con dei nipotini così è difficile fare il contrario
–sorrise lui
-Elphien dovremmo andare a liberare l’altro tuo fratello-
disse Shin entrando in cucina
-Ne ammazzi un altro? –chiese Neipleh tranquillo
-Perché? –chiese Shin
-Io e i ragazzi ci siamo divertiti ieri a sperimentare sul
corpo di Argos- disse lui tranquillo
-Ah…ok, appena trovò una buona scusa avrete un altro
giocattolo –disse lui tranquillissimo
-Grazie amico- sorrise Neipleh
-Nessun rimorso a uccidere i tuoi “fratelli”? –chiese Lilith
-Ti rivelo un segreto, io e Elphien da piccoli cercavamo di
ucciderli, no cara?
-Io osservavo, tu mettevi l’arsenico nei loro pranzi- rise
lei- andiamo a liberare Phael. Così voi avete un’altra vittima
-Ah mamma hai raccolto le bacche di Belladonna? –chiese
Morgana- ho finito il veleno
-Sono nella borsa in camera tua con le foglie di alloro e i
frutti che avevi chiesto. Chi stai avvelenando con tutta quella roba? –chiese
lei
-Per ora nessuno, ma sto testando nuovi veleni. Zio ne ho
fatto uno che fa esplodere chi lo beve
-Seria? Ok questo va testato! –disse Neipleh allegro
Elphien uscì ridendosela con Shin e raggiunse gli altri due
“fratelli”. Erano diretti sotto terra, ovvero a Crystal Palace, una zona di
grotte cristalline con nulla se non pietre e rocce preziose, quasi
irraggiungibile e pericolosissimo
Demos e Beltos erano nervosi e sull’attenti. Avevano visto
con che allegria avevano ucciso Argos, loro potevano essere i prossimi. Shin
sorrideva della cosa, aveva solo bisogno di una scusa, amava uccidere, era
nella sua natura e eccitava la moglie, due cose che di sicuro non gli rendevano
difficile il compito di ucciderli.
Si fermò un secondo e con un pugno ruppe un cristallo, poi
continuò con Elphien sempre più giù.
-Perché hai colpito la parete? –chiese lei
Lui le prese la mano e quando la riaprì le aveva infilato un
anello d’oro con pietre preziose- uno dei vantaggi di essere un alchimista è
creare in fretta gli oggetti che si vogliono creare, è parecchio che non ti
faccio un regalo e ho pensato di rimediare
Lei lo baciò- sei sempre il solito. Non osare cambiare
Shin sorrise- ho preso anche delle pietre per i ragazzi,
volevo fare dei braccialetti per le ragazze e per i ragazzi qualche talismano. Che
dici?
-Che sono fortunata a essere tua moglie…
Si fermarono di fronte a una statua di cristallo che Shin,
senza troppa cura, ruppe. Cadde tra le braccia di Beltos e di Demos Phael, un
uomo dai capelli bianchi e occhi viola- Phael…
-Cosa…
Elphien sorrise- bentornato tra noi…
Shin sbuffò “finché non ti ammazzo”
-Elphien…- sorrise lui- e lui chi è…?
-Sono il MARITO di Elphien, nonché padre dei suoi figli e il
tipo che ha ucciso Argos, piacere- sorrise lui
Elphien sorrise- risaliamo su
-Ucciso Argos? –chiese Phael a Beltos
-Ti spiego sopra- disse lui
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