Capitolo 41: Osate chiedermi morte e pretendete di ottenerla…bene
Elphien senza pensarci entrò nella camera che condivideva
con Shin, non controllò di essere sola, infondo perché doveva? Si tolse con
calma la maglia, aveva voglia di un bagno caldo…
-Elphien…
Si girò e vide Argos bloccarle la via di uscita- esci
-Non credo proprio
-Ti ho detto di uscire
-No. Quello spettacolino è stato molto interessante…ma non
mi fai paura. Tu ucciderai tuo padre, che tu lo voglia o no
-Non lo farò e ora esci dalla mia stanza
Lui si avvicinò e le prese il polso- non era una richiesta
-Mollami. Ora
-Non credo proprio
La buttò sul letto e la bloccò con il suo peso- sai erano
secoli che ti volevo in questa posizione…sta ferma
-MOLLAMI!
Una mano di Argos le coprì la bocca- sta zitta o ti farò
male
Elphien finì nel panico più totale. Non riusciva a
concentrarsi, i suoi poteri non erano a disposizione e Argos era troppo grosso
da buttare giù.
Non riusciva a muoversi. Non riusciva a gridare. Provò a
usare i poteri ma niente. Era troppo scossa per poterli usare? O era il panico
del momento a non farle avere la mente lucida?
-Sta ferma ho detto!
“Shin…ti prego Shin entra in camera, qualcuno…chiunque…”
La mano di Argos andò a slacciare la cintura dei jeans di
Elphien
“Non voglio. Non voglio”
Il panico non aiutava a concentrarsi e non riusciva a
evocare nessuno dei suoi poteri. Si sentiva male, si sentiva debole e indifesa.
Aveva bisogno di aiuto
-Sta buona…
Argos riuscì a togliere la cintura ma non poté muoversi più
di quello
-Elphien sei…qui- Shin entrò in quel momento in camera. Aveva
in mano un libro che finì a terra. La scena che aveva davanti era degna dei
suoi peggiori incubi. Sua moglie in lacrime costretta sul letto da Argos che
tentava di spogliarla. Non ci vide più dalla rabbia.
Lo prese dal collo e lo scaraventò lontano da Elphien che
subito si mise seduta, tremava.
Shin guardò Argos pieno di odio- cosa pensavi di fare?!
-Farle provare cosa significava andare con un vero uomo! –rispose
lui
Shin non ci vide più. I capelli divennero rosso fuoco, gli
occhi lava pura, prese la sua forma demoniaca e alzò dal collo Argos per poi
lanciarlo fuori dalla finestra, stavolta non avrebbe lasciato correre. Stavolta
lui sarebbe morto
Argos provò a difendersi ma Shin non era facile da colpire. Quando
provò a usare la spada per trafiggere Shin qualcuno gliela ruppe. Elphien era
ancora sul letto e guardava dalla finestra i due lottare, quando vide Argos
prendere la spada, decise di giocare sporco. Era stanca di lui. Avrebbe lasciato
al marito campo libero. Voleva che morisse? Sarebbe morto per ciò che gliene
fregava a lei. La spada si ruppe sotto suo comando.
Shin senza alcuna esitazione stacco con un singolo colpo le
braccia di Argos che ora urlava come un dannato, sotto gli occhi di Beltos e
Demos, Neipleh fece per nascondere la scena ai nipoti ma nessuno di loro
sembrava stupito della violenza del padre.
-Mi chiedevo quando avrebbe perso la calma- disse Lilith
-Direi che è durato molto più del solito- commentò Morgana
-Papà vedi di ammazzarlo! –urlò Morgan- mi sono rotto i
coglioni di certi “zii” qui…non tu Neipleh tranquillo
-Uh! Guarda quanto sangue! Figo! –rise Ethan
-Papà è forte! –rise Azeria
Sakura guardò Jae, era cresciuta molto da quando l’avevano
presa- pensi che ci farà giocare con lui?
-No credo lo ammazzi una volta per tutte…anche se non
sarebbe male torturarlo un po’- ammise Jae
Neipleh li guardò e poi sorrise- siete proprio di famiglia
eh?
Lilith sorrise- ovvio. Papà non è la prima volta che si
diverte con uno dei pretendenti di mamma…a dirla tutta…ama ucciderli
Shin sorrise nel vedere il terrore negli occhi di Argos-
ultime parole?
Argos provò a dire qualcosa ma era terrorizzato. Guardò verso
Elphien che li osservava compiaciuta dalla finestra
Shin gli alzò la testa- credo sia tutto allora. È stato un
dispiacere conoscerti e un piacere ucciderti. Addio testa di cazzo- gli spaccò
il cranio con la forza di una sola mano- ho bisogno di una doccia…
Tornò normale mentre Morgana e Morgan si avvicinarono. Morgana
tirò un calcio al cadavere- oh perde ancora sangue…
-Papà ti dispiace se ci facciamo qualche esperimento? Infondo
è un dio questo…- disse Morgan punzecchiando il cadavere con un bastoncino
-Fatene quel che volete- disse lui rientrando con calma- non
vi siete spaventati vero?
-No! –affermò tranquilla Azeria in braccio a Lilith
-Affatto, la prossima volta posso aiutarti? –chiese allegro
Ethan
-No, hai preso dieci punti in più per simpatia a mio parere-
disse Neipleh- vado a aiutare Morgan e Morgana
-Volete vedere il cadavere piccoli? –chiese Lilith
tranquilla
-Si! –risposero in corpo Ethan e Azeria
Jae sorrise- io tengo d’occhio gli altri due capo
-Grazie Jae…io vado a farmi una doccia. A dopo –disse lui
entrando in camera sua
Elphien gli gettò le braccia al collo- Shin…
-Non ti farà più male
Lei annuì- grazie
-Non ho fatto nulla…e lui ti ha…
-No. Non ha fatto niente- disse lei- sei ricoperto di sangue…
Shin annuì- ora mi lavo
-Vieni…ti do una mano…mi ricorda i primi giorni di nozze
sai?
-Quando tornavo a casa dopo aver ammazzato qualche tuo
pretendente? Si in effetti…
Lei sorrise e lo baciò
-Ora che mi ricordo…tu ti eccetti quando io ammazzo o
sbaglio?
-Perché non andiamo a scoprirlo?
Shin la prese in braccio- ti amo
-Anch’io
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