WitchandAngel : Capitolo 42: Why he likes her?

Capitolo 42: Why he likes her?

Capitolo 42: Why he likes her?

Angy guardò Ian- posso parlare con te in privato…

Lui annuì seguendola fuori- dimmi Angélique

Angélique chiuse la porta della biblioteca- siediti Ian Sebastian

Lui si sedette e notò Crystal, Nikita e Honey seduti sulle poltrone- non capisco…

-Vorrei rispondesse a qualche domanda se possibile- disse Angy sedendosi sulla poltrona centrale. Un ricordo passò nella mente di tutti e quattro, Victor si sedeva sempre in quella poltrona

-C…certamente - disse Ian leggermente nervoso

Angy chiuse gli occhi- Ian Sebastian…da quanto tempo lavori in questa casa?

-Un paio di secoli…- rispose lui vago

Angy sospirò- da quanto vi conoscete

-Parecchio tempo…- disse vago Honey

Angy sospirò innervosita- allora da quanto voi due vi conoscete? –chiese guardando le vampire

-Da quando siamo nate ovvio- ridacchiò Nikita

Angy batté un pugno sulla poltrona- quando vi ho chiesto se potevate rispondere a delle domande pensavo fosse chiaro che volevo delle risposte sincere

I quattro sbiancarono. Angy li guardò e il silenzio si creò a solo.

Angy si alzò- vediamo se ricordo bene…Ian Sebastian, eri appena un bambino quando ti trovasti nel castello dei Night vero? Se non ricordo male eri scappato dall’orfanotrofio ed eri finito in mano a qualche brigante da quattro soldi che voleva di fatto rivenderti come merce- Angy sollevò una statuina di una donna- avevi circa…otto anni quando ti comprai per lavorare al mio servizio. Anche se più che schiavo ti trattai sempre come mio amico…

Ian la fissò- tu…

-Honey Jack. Avevi undici anni quando ti ho incontrato. Eri venuto per pulire il camino del castello in Romania, per due mesi intrattenevi liti con Sebastian ormai dodicenne e conversazioni sulla pozionologia con me, non avevi alcuna intenzione di rimanere in Romania se non ricordo male…anche se poi alla mia offerta di rimanere a vivere con noi non sei più voluto andar via. Con infinita gioia di Ian ovviamente…- continuò Angy guardando i ritratti appesi al muro

-Non…-iniziò Honey fissandola senza parole

-Per voi due…diciamo che gemelle non siete. Eravate comunque migliori amiche nate da due famiglie di vampiri cadute in guerra. Crystal e Nikita, quando vi trovai eravate due fuscelli di dodici anni e stavate morendo di sete. Vi diedi io stesso il mio sangue per farvi tornare in forze, vi presi sotto il mio controllo e vi chiamai sotto il cognome Lavia perché era la zona dove vi avevo recuperate.

-Puoi…- Nikita fissava Angélique come se avesse visto un fantasma

-Essere…- continuò Crystal fissandola

Angy sorrise- anche se devo dire il vero, al tempo ero un giovanotto affascinante non trovate- chiese guardando il suo quadro- e ora sto importunando questa povera fanciulla…

-VICTOR?! –chiesero in coro i quattro

Angy sorrise- purtroppo no, ma lui e io siamo connessi dal giorno in cui io esisto. Ho il suo spirito in me e con lui…i suoi ricordi…i suoi gusti…- mosse una mano mostrando il bracciale- e le sue conoscenze

Nikita le saltò al collo- ti prego non lasciarci di nuovo! Non mi importa se sei o meno Victor ma non possiamo vivere senza di te!

Crystal annuì- senza di te siamo in balia di questa casa e…

-Senza contare che non è divertente litigare con il perfettino se tu non ci separi- aggiunse Honey

-Non iniziare biondo- rispose Ian

Angy sorrise piano- non sono Victor…ma…so come farlo tornare in vita e per fare ciò. Avrò bisogno di molto aiuto…

-Victor ti fa accedere alle sue memorie? –chiese Ian

-Si, potrei dire che gli piaccio probabilmente- sorrise Angy- mi serve una mano se volete indietro il vostro Lord Victor

I quattro si guardarono. Nikita avanzò- cosa dobbiamo fare?

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