WitchandAngel : Capitolo 44: Well...I'm going to war

Capitolo 44: Well...I'm going to war

Capitolo 44: Well…I’m going to war

Un biondo dagli occhi verdi si mise di fronte a loro. Erano in un campo di addestramento, eppure le ragazze erano sicure che prima non era così il giardino della villa…

-Io sono il colonello maggiore Steven Jonathan Johnson e sono il proprietario del piano- disse il ragazzo- appena nomino i vostri nomi fate un passo avanti.

Angy sbuffò- già lo odio

-Il che vuol dire che alla fine te ne innamori –rise Isy

-Spero di no- rispose Angy piano

-Silenzio voi- disse Steve

-Oh statti calmo amico- rispose Dori- stavamo solo chiacchierando

-Si signorine, lo vedo. Non è luogo o momento per parlare questo- rispose lui con sguardo duro- e cos’è successo alle vostre uniformi

-Le ho modificate, ti piacciono? –chiese Ele con un sorriso. Le ragazze avevano un’uniforme unica, pantaloni aderenti militari, canottiera nera attillata e stivali con un leggero tacco, Ele aveva visto l’uniforme originale e l’aveva spedita nel camino, quell’orrore non l’avrebbe messa nemmeno sotto tortura.

-Non è appropriata- disse Steve

-Sono solo vestiti- commentò Nikki

-Si ma la disciplina è una delle prime regole per…- iniziò Steven

-Perché non chiudi il becco e inizi a comportarti in maniera disciplinata allora? –chiese Angy facendo un passo avanti e lasciando gli altri proprietari di stucco, di solito era abbastanza…timida

-Come scusa? –chiese Steve

-Primo- disse Angy alzando un dito- se vuoi gridar noi sull’uniforme comincerei a presentarmi con l’uniforme in ordine. Le medaglie sono in posizione sbagliata, quegli stivali non sono a norma, la giacca non è ben chiusa e non vedo le piastrine- Steve si guardò un secondo, non se ne era accorto e visto che erano secoli che era solo lui e i suoi nel plotone a seguire le regole se ne era anche dimenticato- secondo, se pensi che alzando la voce e parlando come un coglione io o chiunque altro ti dia ragione o ascolto si vede che non hai un briciolo di esperienza in comando e Terzo. Osa di nuovo parlare così con una delle mie amiche e ti spacco il culo. Intesi soldato?

Steve la guardò- per il gruppo due voglio Marcus, per il tre Loren, per il quattro Becca, per il cinque Jessica e per il gruppo uno la simpatica signorina so tutto io…nome?

-Angélique ma mi puoi chiamare il tuo peggior incubo- disse lei tranquilla- sempre che non sia più il tuo sogno erotico visto come mi guardavi nella sfida di canto

Le ragazze scoppiarono a ridere insieme ai proprietari e al plotone. Steven arrossì- i…io

Angy sorrise- non giocare a fare il lupo se sei un agnellino…finirai per essere sbranato- lo superò raggiungendo il campo di addestramento

****

-Mi ero scordata che Angy diventa super piccante quando è nei panni di militare- rise Ele

-Dio la faccia di quello- rise Isy

- “Il tuo peggior incubo se non sono il tuo sogno erotico” mitico- rise Dori

-Se lo mangia a colazione quello- rise Nikki

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-Cominciamo con venti giri di campo, dieci flessioni, otto piegamenti e poi il percorso del militare…- disse Steve- se non riuscite a completarli potete rinunciare e rischiare di perdere la sfida

Angy sorrise- perché non corri con noi dolcezza, sembri fuori allenamento

Tra il plotone ci fu qualche risatina. Steven la fissò- bene…basta che chiudi il becco

Lei ridacchiò- sono alquanto difficile da zittire quando sono nel mio elemento colonello…

Quando iniziarono a correre era ovvio chi fosse in forma e chi no. Becca era una scrittrice di libri pornografici e non era abituata a fare molto oltre allo scrivere e fare ricerche, mollò al quinto giro; Loren era un’insegnante e di sportivo sapeva solo il termine, mollò al settimo; Marcus era uno stilista che faceva parecchio allenamento, tuttavia mollò al nono giro; Jessica era un’attrice porno e mollò intorno al quinto giro. Angy invece non aveva alcuna intenzione di mollare, specie visto che dal fare venti giri era passata all’infastidire all’inverosimile Steven perché lei era più veloce di lui

-Pensavo che i militari fossero più duraturi colonnello- lo prese in giro lei

-Per essere una modella sai correre ragazzina- rispose lui cercando di recuperare la distanza

-Oh ti stupirai di cosa so fare Steven caro- Angy si fermò –venti giri per gruppo uno

Steven annuì con il fiatone- punto alla squadra numero uno…

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Il resto della sfida continuò così, Angy era abituata a fare quelle routine da quando era piccola e dar fastidio a Steven era un vero e proprio piacere per lei. Arrivarono al percorso ad ostacoli senza fatica, Angy aveva completato l’intera serie per ogni esercizio, seguita da Marcus con qualche punto in meno, poi a pari merito c’erano Loren, Jessica e Becca che non sembravano troppo emozionate all’idea di sudare ancora.

Il percorso era semplice, Angy sorrise al ricordo degli allenamenti con il nonno, quelli erano sadici altro che quel percorso. Al via partì con gli altri ma era nettamente più veloce. Saltò di pneumatico in pneumatico senza finire a terra come una pera cotta, cosa che invece fece sia Jessica che Marcus. Salì sul passaggio a livello, aggrappandosi alle sbarre in alto e usando la forza delle braccia per passare sopra al fango, senza problemi e senza cadere. Scavalcò il muretto, passò sotto la rete di filo spinato e continuò così il percorso fino ad arrivare alla fine, leggermente impolverata ma integra. Mentre gli altri quattro sembravano usciti da una battaglia di fango

Steven sbuffò- pare che la vincitrice sia la squadra numero…uno

-Sai se sorridi non muore nessuno- scherzò Isy

Lui sbuffò- sarai di nuovo tu nella sfida Angélique, mentre per la squadra due scelgo Alexander.

Angy sorrise alle ragazze- sapete credo che mi divertirò

Loro scoppiarono a ridere- povero Steven

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