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Capitolo 25: Vivrà grazie alle cure, ma non può governare
Capitolo 25: Vivrà grazie alle cure, ma non può governare
Controllo il respiro e controllo il polso del re per finire
il controllo
-Allora? –chiede la regina
-Mi spiace dirtelo Sarah, ma dovrai sopportare tuo marito
per parecchio tempo- dico io
Lei sorride e salta al collo del marito che ora ridacchia
-Ma –dico io- non voglio interrompere il momento…ma non è in
condizioni di far nulla
-Che intendi? –chiede Ethan
-Il veleno è stato per parecchio tempo nel suo corpo. Si riprenderà
con il tempo…ma per almeno i prossimi…due mesi dire, ma dipende da tuo padre e
dalle sue capacità di guarire…non credo possa muoversi senza aiuto o fare nulla
senza che qualcuno ci sia per aiutarlo…
-Quindi? –chiede Nicholas tenendosi la gola- oh…capisco…
-Appunto- dico io- è troppo debole per governare Ethan…
-Quindi… -dice Sarah
-Ethan deve prendere la corona- dico io- o almeno avere i
poteri da re…
Nicholas annuisce- tesoro…prepara le cose…
-Papà? –chiede Ethan
-Voglio abdicare –dice Nicholas- sarai re prima del tempo
Ethan impallidisce- non lo accetto
-Ethan…- prova sua madre
-No! –dice lui uscendo di corsa
-Bell’inizio…- mormora Nicholas
Lo guardo e gli sorrido- ci penso io a lui. Tu fa ciò che
devi a lui provvedo io
Nicholas annuisce- grazie
-Sono la tua futura nuora infondo- dico io dando a Sarah
delle boccette- una a ogni pasto di quelle rosse e una di quelle blu se ha mal
di testa. Se sente altro tipo di dolore chiamami
Lei annuisce- conta su di me
-Sarah? –chiede Nicholas- posso prendermi…
-Niente obbiezioni! –dice lei mettendo le mani sui fianchi-
sei quasi morto. Scordati che io ti lasci fare ciò che ti pare! Sarò la tua
infermiera e tu seguirai le mie regole…
-Per curiosità Amethyst…posso fare attività…- inizia Nicholas
-Si potete scopare, ma lei dovrà fare maggior parte del
lavoro temo- dico io dirigendomi verso l’uscita- buon divertimento
****
-Ecco dov’eri…- dico sedendomi accanto a Ethan appena lo
trovo nel giardino
-Non voglio essere re Amethyst, non mi piace quel ruolo…-
dice lui
Gli prendo la mano- è necessario per far sì che tuo padre
stia meglio Ethan…lui non può governare ora come ora
-Ma io…
Lo guardo negli occhi- ci sono io. Non sei solo. Non sarai
mai solo Ethan. Ti aiuterò, lo prometto
Lui mi tira a sé e mi stringe- non mi lasciare andare Amethyst…non
credo reggerei il colpo…
E non credo io sia più capace di lasciarti andare Ethan…temo
di poterlo più fare oramai…- lo prometto, starò al tuo fianco
Capitolo 24: Ventiquattro ore di ansia
Capitolo 24: Ventiquattro ore di ansia
La pozione era stata finita e l’avevo data alla regina.
Il re tossiva nella stanza accanto mentre la regina tentava
di dargli la pozione
Alla fine c’era riuscita e ora…
Dobbiamo solo aspettare.
-Starò qui con lui…voi andate a dormire- dice Sarah
-Ok…chiamaci se hai bisogno mamma- dice Ethan
-Amethyst- chiama Sarah prima che io esca
Mi giro- si?
-Grazie- mi sorride debolmente- grazie di tutto
Le sorrido- ringraziami quando si riprenderà del tutto
Lei annuisce e noi usciamo
Guardo Ethan- vuoi che io rimanga con te?
Lui mi prende la mano- non sono me stesso lo sai vero?
Annuisco lasciandomi portare verso la sua stanza- lo so, è
comprensibile…
-E sai che non so se riuscirò a chiederti di dormire solo
con me vero?
Lo bacio- lo so…
Lui mi sorride- grazie…
****
-Questo è l’ultimo- dico dando a Garrett l’ultima cassa di
siero
-Tu sei piena di sorprese- sorride lui
Alzo le spalle facendo cadere una radice nel liquido color
smeraldo che cambia subito colore in un verde scuro
-Non è nulla di che- dico io mescolando il liquido
-Cosa stai facendo? –chiede Laurence appena torna nella
stanza
-Sto creando un rimedio per alterare al visione di un essere
vivente in un ambiente con poca…- inizio io
I due mi guardano con una chiara espressione di confusione
Sospiro- visone notturna…pozione per visione notturna…
Loro annuiscono e io torno a lavoro
Dopo qualche ora entra Ethan- andate
Le guardie escono e mi lasciano sola con lui che subito mi
tira a sé- tutto bene?
-Abbiamo trovato il traditore- dice lui- era uno zio di mio
padre…comunque…
Lo guardo e lui sorride prima di baciarmi e bloccarmi contro
il tavolo da lavoro- Ethan…
-Mi sei mancata…sono cinque ore che non ti vedo…hai fame?
-Si- ammetto io
Lui sorride- bene…andiamo a cenare…e poi tu e io…
Bussano alla porta- vostra altezza, my lady…
Ethan sbuffa- che cazzo due minuti di privacy!?
-Il re si è svegliato- dice lui
Guardo Ethan e insieme usciamo di corsa
Capitolo 95: Siamo a quota otto. Vuoi continuare?
Capitolo 95: Siamo a quota otto. Vuoi continuare?
Elphien strinse la mano di Shin, cosciente che Entità stava
guardando la nascita dell’ottavo figlio
-Shh- disse lui- sono qui
Elphien sorrise- lo so…corpo e anima…
Lui rise- non so l’anima dov’è ma di sicuro corpo si
Elphien strinse i denti- spero che il prossimo lo faremo con
l’anima nel tuo corpo
-Lo spero anch’io, sarebbe meno doloroso per te
Lei sorrise- cosa speri sia?
-Maschio
-Razza? –chiese lei
-Vampiro magari? –disse Shin
-Come mai?
-Non ne abbiamo uno –disse Shin- ma qualsiasi cosa andrà
bene
Lei sorrise- un vampiro eh?
-Non sarebbe male no?
-Dovremo imparare a gestirlo allora
Shin le sorrise- insieme riusciremo
-Sono felice- disse lei sorridendogli
-Ora che sei in preda al dolore? –chiese lui accarezzandole
il viso
-Sei qui con me…mi ami…perché non dovrei esserlo…?
Lui le baciò la fronte- e non mi allontanerò mai
Lei strinse gli occhi mentre accanto a lei apparve il nuovo
figlio
Era molto pallido, con dei canini sporgenti. Aveva capelli
color argento e due occhi blu molto profondi
-Vampiro- sorrise Elphien
Shin lo prese in braccio- ciao piccoletto…
Elphien si tirò a sedere e lo prese dalle braccia del marito
che ora la stringeva
-Idee?
Elphien annuì- Jay?
Shin si illuminò- Jay Flamel…mi piace
Lei sorrise- siamo a quota otto signor Flamel
-Abbiamo una demone
-Un alchimista e una strega –continuò lei
-Un licantropo
-Una Kitsune
-Un Drago e una veggente- continuò lui
-E ora un vampiro- disse lei
-Si siamo a quota otto- disse lui
-Otto bellissimi figli- disse lei coccolando Jay
-Vuoi continuare? –chiese Shin
-Tu? –chiese lei
-Si- sorrise Shin
-Allora continueremo…- disse lei- se è ciò che vuoi
continueremo
Lui sorrise- mi piacerebbe
Capitolo 94: Sarà mio quel ruolo
Capitolo 94: Sarà mio quel ruolo
Entità collegò la sua mente con la stanza dove Dyanas era
tenuta. Doveva controllare che fosse tutto a posto…ma ciò che vide lo lasciò
senza parole
Dyanas era accovacciata sul letto e rideva, tremando
leggermente
Entità si avvicinò e vide i suoi occhi, spiritati era dir
poco
-Sarà mio…sarà mio…
Entità guardò le condizioni della stanza
Aveva scritto sui muri, aveva rotto molti degli oggetti
decorativi e dei libri che aveva, aveva provato a rompere la finestra a
giudicare dai numerosi segni che aveva il vetro sopra
Lei si alzò di scatto e riprese la penna e ritornò a
disegnare simboli sul muro
-Che diavolo…
Solo allora Entità realizzò che erano cerchi di magia
Stava cercando di scappare eh?
-Apri il varco! –urlò lei
Per un millisecondo un varco si aprì
Lei tese la mano pronta a passare
Entità si preparò a ricatturarla ma non fu necessario
Dyanas urlò di dolore
Entità vide il varco richiudersi e lanciarla contro il muro
opposto sanguinante
-Perché…perché…
Entità la guardò alzarsi e riprovare
-Devo uscire…devo uscire e raggiungere Reaf…
Entità guardò il nuovo tentativo fallire e colpirla
-Devo rimettere Reaf sotto il filtro…magari così mi amerà di
nuovo…si posso fare tutto e tornare come prima
Entità scosse la testa
-Si…posso amarlo e farmi amare. Posso poi costringerlo a
eliminare Elphien…
Dyanas aveva il respiro affannato
-Si…posso ucciderla…si…posso farcela…
Entità la guardò rialzarsi piano
Dyanas tirò fuori un libro
-Non posso lasciare che loro me lo portino via…
Entità la vide scrivere qualcosa
-Domani è un nuovo giorno…domani posso riprovare e vincere…
Entità sospirò e se ne andò dalla stanza
Cosa poteva fare per aiutare Elphien?
Per ora poteva solo tenere d’occhio Dyanas e gli altri e
assicurarsi che nessuno avrebbe interferito con Elphien e i suoi piani…poteva
solo fare quello
Capitolo 93: Voglio solo il meglio
Capitolo 93: Voglio solo il meglio
Se avesse avuto una possibilità di scelta il giovane Reaf avrebbe
scelto una vita noiosa
Niente poteri
Niente responsabilità
Niente liti famigliari
Niente “sposerai tua sorella”
Niente relazioni segrete
Niente odio per i genitori
Niente mocciose che cercano di farti loro…
Una vita diversa
Una noiosa vita andava bene
Un lavoro semplice
Una moglie
Uno o due figli
Una morte che lo attendeva alla fine della sua vita
Semplice.
Invidiava gli umani
Per quanto dura fosse, la loro vita era limitata
Prima o poi avrebbero raggiunto la fine delle sofferenze…
Lui invece avrebbe sofferto per sempre…
E sempre sembrava fin troppo lungo come periodo di tempo…
Voleva morire?
No mai. Amava delle cose della sua vita…
Ok no, amava solamente Elizabeth, la sua amante, il resto
poteva finire all’inferno per lui
Ma amava Elizabeth e la speranza di poter vivere con lei lo
mandava avanti…
Non che, anche volendo, potesse morire infondo…
Nessuno poteva uccidere uno di loro se non la morte stessa…
O la creatrice…
Quindi morte e Elizabeth…
Già…
Eppure era strano come lei non avesse mai voluto interferire
nella vita dei suoi fratelli…
Una parte di lui voleva che loro morissero sapete?
Perché? Beh…
Se non c’erano lui era libero.
Niente genitori.
Niente fratelli.
Solo lui e la sua amata
Una famiglia…
Già…
Chissà perché ma sentiva che quel finale non era per nulla
quello che avrebbe ricevuto alla fine della fiera…
Capitolo 92: Doveva essere mio compito
Capitolo 92: Doveva essere mio compito
Non gli piaceva
Non gli piaceva per nulla
Non gli piaceva per nulla
Che razza di situazione…
No no…
Non andava affatto bene
No.
Per nulla
No no
Lo poteva vedere
Shin Flamel stava chiedendo di poter sposare la SUA Elphien
Chi si credeva di essere?
Uno stupido demone come lui sposare la SUA Elphien?
Quello doveva essere suo compito
Avrebbe dovuto essere lui a portarla all’altare, dire il sì
e farla sua per sempre…
Invece eccolo lì a osservare la scena e perderla di nuovo
Non gli piaceva per nulla
Dannazione proprio doveva perderlo il suo corpo?
E tra tutte le donne…
Proprio la sua Elphien doveva scegliere quell’altro?
Però…
Lei aveva detto sì
Lei era felice…
Non si ricordava di lui…
Amava quell’uomo ora…
Era felice…
Già…
Era felice lontano da lui…
Che crudele il fato…
Fatti innamorare e ora separati per la vita…
Meglio così infondo…
Lui non aveva un corpo per poterla stringere o sposare…
Lei era felice…
Questo era l’importante…
Eppure…
Avrebbe dovuto essere lui
Capitolo 91: Sarà ciò che sarà
Capitolo 91: Sarà ciò che sarà
Elphien era accoccolata a Shin tranquilla
-Tutto bene? Sembri distratta
Lei sorrise- ricordi- disse vaga
-Di?
-Quando i miei “fratelli” mi hanno lanciato sulla terra
contro la mia volontà
-Motivo in più per ucciderli –disse Shin
-Shin…tu vuoi tornare con la tua anima vero?
-Certo- disse lui- perché lo chiedi?
-Nulla di particolare…- disse lei- ma ho una notizia per te
-Che sarebbe?
-Ricordi cosa abbiamo fatto ieri sera…?
Lui sorrise baciandola- vuoi un secondo round?
-No…cioè si…cioè…-lei sospirò frustrata- si serio volevo
dirti una cosa importante!
-Sono sempre serio –rise lui
-Non lo sei mai stato, neanche da anima riesci a essere
serio quando siamo soli- sbuffò lei
-Allora hai incontrato la mia anima! –disse lui
-Forse- sorrise lei
-Elphien…
-Vuoi la notizia sì o no?
Lui la guardò- ok…dimmi questa notizia
-Ricordi come tu volevi avere più figli?
-Si- disse lui
-Lo vuoi ancora vero?
-Ovvio- rispose lui- perché lo chiedi?
-Perché devi essere così superficiale delle volte…- sospirò
lei
Lui ruotò gli occhi- Allora?
-Ieri abbiamo fatto una bella maratona- disse lei
-Lo so- disse lui
-E ora ti sto chiedendo se vuoi figli…
-Lo…oh- lui la guardò- sei…?
-Incinta…-sorrise lei
Lui la baciò- e dirlo direttamente?
Lei rise- non sono un tipo che dice le cose…sarà l’ottavo
-Di una lunga serie spero –sorrise Shin
-Maschio o femmina? –chiese lei
-Sarebbe bello maschio. Abbiamo Lilith, Morgana, Azeria e
Raven, quattro femminucce, e solo Morgan, Ethan e Axel come maschi…vorrei un
numero pari
Lei annuì e mormorò un- vedrò che posso fare…
-Cosa? –chiese lui guardandola
-Ti amo- sorrise lei baciandolo e evitando di rispondere
Capitolo 90: Di nuovo non è mia
Capitolo 90: Di nuovo non è mia
Quel giorno Entità aveva una orrenda sensazione.
Si ricordava di avere avuto quella sensazione per ore.
Persino la compagnia di Elphien non lo distraeva da quel
pensiero…e…
Beh…
Aveva ragione.
Era iniziato tutto come ogni altro giorno.
Entità era in forma di ombra e Elphien, ormai di diciotto
anni d’aspetto, era intenta a leggere poggiata su una poltrona lì vicino.
Reaf era stato messo ko e non avrebbe disturbato la loro
calma
-Entità?
-Si?
-Sembri nervoso per qualcosa…è successo qualcosa?
-Ho solo una brutta sensazione su oggi…
Lei annuì- non ti preoccupare, sono certa che nulla di male
capiterà
-Ho comunque una bruttissima sensazione
Elphien chiuse il libro e lo guardò- Entità…
Argos si avvicinò- Hey Elphien, puoi seguirci?
Elphien guardò Entità, loro non lo notavano mai sotto forma
di ombra
-Ehm…perché?
Entità era in forte agitazione e non era sicuro del perché…
Beltos le prese la mano- vieni con noi
-Cos…hey lasciatemi!
Prima che Entità potesse fare qualcosa i ragazzi la stavano
portando lontano da lui
-Dannazione! –urlò tornando in fretta sui suoi passi e
correndo nel corpo di Reaf
Prese il controllo e si mosse in fretta cercandoli
Quando trovò i ragazzi Elphien era sul limite del
territorio- cosa pensate di fare?!
Argos la spinse oltre il bordo
Elphien guardò Entità prima di sparire, teletrasportata
chissà dove- Entità…
-NO! –corse al limite ma non poteva raggiungerla- dannazione…dove
l’avete spedita!?
Argos sorrise- chissà
Entità si infuriò e lo alzò per il collo- dov’è?!
-Sulla terra…- disse lui sentendo il suo collo cedere piano
Lo lanciò contro un masso- avete idea di cosa avete appena
fatto?!
I ragazzi tremarono e lui sorrise- bene…
Con una mossa i ragazzi vennero avvolti da delle catene-
credo che una punizione sia necessaria…e i vostri poteri non vi potranno
salvare stavolta
Capitolo 89: Loro odiano, lei ama
Capitolo 89: Loro odiano, lei ama
Reaf sapeva molte cose sul mondo che lo circondava.
Sapeva che esistevano esseri ben superiori a lui
Sapeva che c’era qualcuno che l’avrebbe potuto uccidere
Sapeva che esisteva qualcosa di più rispetto a ciò che lui
poteva vedere
Sapeva che c’erano limiti che non avrebbe mai potuto
superare e non era sicuro di volere superare
Sapeva che c’era qualcuno che osservava tutto
Sapeva che i “figli” lo odiavano
Ed era quello che lo spingeva a continuare la falsa.
Sapeva benissimo che loro avrebbero provato ad ucciderlo e
Elphien era l’unica che non l’avrebbe fatto.
Elphien era l’unica che lo amava come padre e non odiava
come tale
Odiava doverlo dire ma…
Si sentiva solo senza la figlia al fianco
La moglie, anche se non erano sposati era sua moglie, era
impossibile contattarla e le brevi visite…
Erano insoddisfacenti…
Entità gli faceva compagnia…ma questo…non era poi così
perfetto
Aveva capito tempo addietro che nulla avrebbe mai dato alla
sua vita un tono di calma
Persino ora era la noia a vivere non la calma
La noia e l’ansia
Ansia di attesa
Cosa avrebbero fatto Mefistes e Artemos?
Cosa aveva in mente Elizabeth?
Cosa voleva fare Elphien?
Perché i “fratelli” dovevano morire?
Cosa voleva farne delle anime che raccoglieva?
Chi voleva riunire?
Cosa aveva in mente di fare per liberare Entità?
Cos’altro nascondeva?
E in tutto questo…
Le domande continuavano ad affollare e a moltiplicarsi
E anche se una o due di loro venivano risolte…
Altre cinque continuavano ad unirsi alla lista
Più ci pensava
Più sentiva di essere lontano dal capirci qualcosa…
E lui era uno di quelli che sapeva più cose…
Il problema era che non era certo fin dove Elphien e
Elizabeth avevano pianificato tutto quello che era successo. E se le due
avevano altri piani per lui…perché per quanto sapesse che le due lo amavano…
Cominciava a temere che il suo concetto di amore e il loro fossero
differenti
Capitolo 88: Vi ho salvato. Ora basta chiedermi ciò che non farò
Capitolo 88: Vi ho salvato. Ora basta chiedermi ciò che non farò
Stritos, Voltor e Thumer.
Gli ultimi rimasti dei “fratelli” di Elphien.
Terra, buio e luce.
Tre soli rimasti…
Tre dannatissimi idioti rimasti
-Non possiamo lasciare che Padre rimanga vivo! –urlò Thumer
Elphien sospirò. Era stanca di loro.
Era sempre stato così, i primi giorni facevano di tutto per
convincerla.
Shin entrò- che diavolo volete?
-Sta zitto tu- urlò Thumer- voglio che mia sorella ubbidisca
-Ubbidisca? Che diavolo è? Un cane?
-No ma io sono suo fratello maggiore, deve ubbidirmi!
Shin lo guardò- oppure?
-Oppure verrà punita- disse Thumer
-Da chi esattamente? –chiese Shin
-Me o uno dei miei fratelli- disse Thumer
Voltor strinse le mani a pugno- siamo i maggiori
-E abbiamo il diritto di darle ordini- aggiunse Stritos
Shin sorrise- oh davvero?
-Si- disse Thumer pronto a combattere
Shin sorrise diabolico- e chi ti dice che io ve lo lascia
fare?
-Non sei in grado di ucciderci Flamel- disse Thumer
-Ah no? –chiese Shin
-No- disse sicuro Thumer
-Sai che fine hanno fatto i tuoi fratelli? –chiese Shin
-Cosa intendi? –chiese Thumer
-Argos, Beltos, Demos, Phael e Dremos- disse Shin
-Cosa c’entrano? –chiese Thumer
-Dove pensi siano andati? –chiese Shin
-Non li avete liberati ovvio- disse Thumer
-No…li abbiamo salvati tutti…- Shin sorrise- sai dove sono
finiti?
Elphien sorrise al marito
-Dove sono? –chiese Thumer
-Morti- disse Shin- o meglio…uccisi
-U…uccisi? –chiese Thumer- e da chi?
Shin sorrise- da me…non preoccuparti…voi tre li
raggiungerete molto presto
Capitolo 23: Amethyst l'alchimista
Capitolo 23: Amethyst l’alchimista
Entro nel laboratorio e inizio a testare il veleno.
La regina è stata molto generosa a darmi tutto ciò che ho
chiesto. Dall’altra parte però l’ha fatto solo per avere salvo il marito…
Non importa…
Posso farlo…
Ma…
Ethan…
Sento la porta aprirsi e mi giro- Ethan?
Parli del diavolo e ti spunta il principe…
-Perché non mi hai detto nulla? –chiede leggermente tanto
irritato
Lo sapevo ora mi odia…
Torno a lavorare con le mie provette- non sapevo come
dirtelo
-Non ti fidi di me- dice più come un fatto certo che una
domanda
-Se non mi fidassi di te non mi sarei lasciata portare a
letto- dico io
Lui sorride probabilmente al ricordo della cosa, prima di
tornare serio- hai paura
No ma dai? –sto lavorando e mi stai distraendo
Lui si avvicina e mi tira a sé e per poco non faccio cascare
una provetta
-Ethan dannazione sto…
Mi bacia tenendomi ferma
-Tu sei mia- dice guardandomi negli occhi- e non vedo cosa
ci sia di male nell’essere una Alchimista
-Ma…
-Niente ma- dice lui sorridendomi- posso aiutare?
Scuoto la testa- siediti e guarda…mi farai compagnia
-Puoi fare qualsiasi tipo di siero?
Annuisco- veleni, pozioni, soluzioni per veleni, sieri della
verità…
-Sieri della verità? –chiede lui- cosa ti serve per
realizzarli?
-Posso darti la lista degli ingredienti- dico io, anche con quelli
solo un alchimista può creare un siero funzionante
-Te li farò avere
-A che ti servono?
-Ho intenzione di scoprire chi ha tentato di uccidere papà…e
il siero mi aiuterà, giusto?
Annuisco e prendo una penna iniziando a scrivere gli
ingredienti- non so quanto in fretta li troverai…
-Sono il futuro re- dice lui guardando la lista- nulla è
impossibile per me…
Gli sorrido- finisco la cura per tuo padre e la do a tua
madre, poi penso ai sieri, quanti te ne servono?
-Sono venticinque nobili- dice lui- più i loro aiutanti
-Prendi cinque volte ciò che ho scritto- dico io
Lui annuisce- grazie
Sorrido- grazie per avermi accettata
Lui mi bacia- dopo ti coccolo come si deve. Ora mi occupo di
questo. Buon lavoro
Lo guardo uscire…mi sto innamorando di lui
Capitolo 22: Una madre in pena
Capitolo 22: Una madre in pena
Esco dallo studio e vedo la regina Sarah correre via.
Stringo la boccetta di veleno che ho in tasca…che fare…che
fare…
Seguo la regina e devo dirlo, per avere dei tacchi alti è
veloce come non so cosa.
La vedo entrare nelle sue stanze e la seguo dentro. La vedo
crollare ai piedi del letto e per la prima volta in tutto il tempo che sono
stata qui, la vedo senza sorriso
-Sarah? –la chiamo
Lei si gira, gli occhi gonfi di pianto, il trucco sfatto, si
volta di nuovo e con un fazzoletto toglie in fretta le lacrime dai suoi occhi
per poi girarsi e sorridermi, un sorriso che non raggiunge i suoi occhi- oh
Amethyst…ciao piccola…
Chiudo la porta e senza darle il tempo di dire nulla la tiro
in un abbraccio. Ecco perché correva prima, voleva la possibilità di piangere
sola…
-Puoi piangere se vuoi…siamo solo noi due qui
La sento singhiozzare- odio piangere…
-Va tutto bene…andrà tutto bene…
-Dovrei essere forte…ma come diavolo faccio? Mio marito sta
morendo…
Io scuoto la testa- non lo è…
-Ma…
-Non morirà- dico io sicura stringendola- sfogati tranquilla…
Sospiro e la lascio sfogare.
Io posso fare una cura…mi serve solo un laboratorio ma…
Sono un’alchimista posso farlo…ma…
Ma…
Gli alchimisti in questo mondo sono una “razza” che viene
considerata estinta o quasi. Viene sfruttata e accusata di aver creato veleni e
malattie per tornaconto. Spesso veniamo considerati come streghe…ma essendo di
natura umana veniamo trattati peggio. Si dice che siamo immortali e per questo
ci hanno braccati come animali, per il segreto dell’immortalità e la paura che
noi potessimo fare qualcosa per uccidere gli altri. Ho paura di questo…
Ho paura che Ethan mi odi perché sono Alchimista
Perché sono nata con la conoscenza per modificare la natura
a mio tornaconto
Ha accettato che io sono diversa…
Ma accettare che io sia un’Alchimista è chiedere troppo…
-Ethan…Ethan ha detto che tu pensi di poterlo aiutare…- dice
Sarah guardandomi, i suoi occhi mi stanno pregando- ti prego Amethyst, ti prego
salva mio marito…non posso vivere senza di lui
-Sarah…
-Farò qualsiasi cosa! –dice lei disperata- ti supplico
I suoi occhi…
Mi ricordano…
“Ti prego nasconditi sorellina”
…
-Un laboratorio- dico io
Lei mi guarda confusa
-Sono un’alchimista- dico io- posso aiutarlo…ma ho bisogno
di un laboratorio per farlo
Lei mi sorride- lo avrai…grazie
Capitolo 21: L'hanno avvelenato ma è vivo
Capitolo 21: L’hanno avvelenato ma è vivo
Ethan mi fa segno di seguirlo e entro con lui nel suo studio
-Ho parlato con il medico…
-E?
-L’hanno avvelenato, è vivo per miracolo
Lo sapevo…- quanto?
-Sei settimane se sarà fortunato…hanno trovato…la boccetta
di veleno- dice lui poggiando il volto tra le mani
-Posso vederla?
-Non riconoscono il veleno- dice lui indicando la boccetta
sulla scrivania
La apro e annuso il contenuto- è normale…questo veleno viene
dalle terre di lord Malcom. Non è natio della zona
Lui mi guarda- Nathan?
Scuoto la testa- non credo. È più probabile che abbiamo un
ratto tra i nobili che erano passati ieri. Tuo padre aveva una cena con loro
vero
Lui annuisce- sei calma
-Devo esserlo- gli sorrido io- devo darti un appiglio no?
Lui annuisce- grazie…pensi di poter trovare una cura?
-Posso provarci…- dico io- per ora concentra le tue forze
sul bloccare i nobili dall’andare via. Se necessario imprigionali. Niente tortura
però, meglio non finire sulla loro lista di morti
Lui annuisce- ho già dato ordine di tenerli confinati nelle
loro stanze, non manca nessuno
Mi avvicino e gli accarezzo il volto. Ma lui mi tira a sé sulle
sue gambe- Ethan?
Lui mi stringe- posso stare con te…così…per un po’…
Io annuisco. Se è questo ciò che gli serve…
Lui mi fa sedere sulle sue gambe meglio e mi coccola- che
altro succederà?
-Oggi? Nulla spero…ma nei prossimi giorni tante cose…
-Per esempio?
-Tua madre probabilmente starebbe sempre con lui, tu
prenderai il suo ruolo. Tuo padre sarà molto debole ma prometto che troverò una
cura. Intanto dovremo trovare il nobile traditore e imprigionarlo, appena
questo avverrà tu dovrai mandar via ogni altro nobile dal castello, averli qui
non fa che indebolire il tuo potere…
-Cos’altro?
-Io ti starò accanto e ti consiglierò- dico io- ma dovrai
sempre agire tu. I nobili proveranno a lusingarti o infastidirti per loro
vantaggio. Non permettere nulla di tutto ciò
Lui annuisce- sai qual è il veleno?
-So che veleno è…- dico io
-C’è qualcosa che non mi stai dicendo Amethyst
Gli sorrido- dammi tempo…dammi solo tempo…non voglio che tu
mi odi…
-Odio? –chiede lui- perché dovrei mai…
Gli sorrido- dammi solo tempo ok? Troverò una soluzione…e un
modo di dirti tutto…
Lui annuisce confuso- va bene…ma sappi che nulla potrà mai
farti odiare da me
Lo spero Ethan…lo spero
Capitolo 20: Cos'è successo?!
Capitolo 20: Cos’è successo?!
Durante il viaggio di ritorno Ethan non ha aperto bocca
Abbiamo preso le nostre cose di fretta e furia e siamo
saliti in carrozza per arrivare più in fretta possibile a corte
Il re è finito in qualche tipo di strano malanno
Io sospetto veleno ma solo arrivati potrò saperlo
Durante tutto il viaggio la mano di Ethan è rimasta nella
mia. Paura. Ha tanta, tanta paura.
Ethan…
Non so cosa fare per calmarlo.
Dirgli “Andrà tutto bene” non serve e lo so
Non andrà tutto bene se il re sta morendo
Ma…
-Ethan- lo chiamo
-Cosa faccio se muore Amethyst? Cosa faccio? –chiede lui
-Troveremo una soluzione- dico io
-Se è stato avvelenato con qualcosa che non ha cura? –chiede
lui
-Ethan…
-O peggio ha una malattia non conosciuta?
-Ethan…
-O…
-ETHAN- lo chiamo io- calmati
-Scusami…
-No…capisco cosa stai provando, hai paura…ed è normale. Ma
troverò una soluzione, te lo giuro
-E come? –chiede sul punto di rottura
Gli sorrido- lascia fare a me ok? Qualsiasi cosa succeda,
penserò io a sistemare tutto
Lui annuisce- Amethyst…se è stato avvelenato…
-Troverò la cura e troverò il colpevole- sorrido io- devi
restare calmo
-Non ci riesco
-Devi- dico io- se tuo padre è in fin di vita…tua madre sarà
troppo distrutta per governare…tu avrai la corona e in queste condizioni non
hai la mente per poter aiutare nessuno, figurarsi governare…devi calmarti. Devi
pensare positivo
Lui prende un respiro profondo e cerca di calmarsi- grazie…
-Sono la tua futura moglie- gli dico io- devo aiutarti
Lui sorride- spero vada tutto bene…
Gli sorrido- andrà tutto a suo posto.
***
Saliamo le scale fino alla stanza del re e lascio la mano di
Ethan per farlo andare dal padre. Guardo di striscio il re coricato nel letto
prima che la porta sia chiusa, l’aspetto che ha…pochi giorni…troppo pochi
La regina piange disperata la sento. Chiudo gli occhi
Non si meritano questo. Nessuno di loro si merita questo…
“Puoi aiutare il re?”
Dovrei rivelare il mio segreto Rhys…
“Ma…”
Mi odierà…mi odieranno lo so…devo trovare un modo per
aiutarli…ma…non voglio perdere Ethan…non posso perdere nessun altro…
“Amethyst”
Capitolo 19: Sei una principessa per me
Capitolo 19: Sei una principessa per me
Il giorno dopo…
Ethan si era svegliato molto più allegro del solito. Era
felice, non poteva non esserlo infondo.
Guardò Amethyst accoccolata al suo petto, coperta dalle
lenzuola del letto.
Era sua. Era finalmente sua.
Aveva aspettato anni per poterla anche solo guardare negli
occhi e ora…eccola lì, accoccolata a lui che dormiva pacifica
Sorrise. Le cose stavano andando meravigliosamente vero?
Nulla sarebbe andato storto. Nulla.
La sentì muovere piano e sorrise- buongiorno
Lei lo guardò confusa, probabilmente ancora addormentata- ‘giorno…
Lui sorrise e la baciò- ricordi cosa è successo ieri notte?
Divenne rossa appena i ricordi riaffiorarono e lui non poté
che gioire della cosa.
Era sua.
Solo sua.
Provò a sentire come lei si sentisse. Era imbarazzata,
contenta e…cos’era quell’ultima emozione? Era qualcosa di simile a tristezza ma…
-Che cosa ti rende triste?
Lei sorrise- vedo che stai già utilizzando i poteri per
vedere cosa sento…
-Allora?
Lei sospirò- non sono una principessa…
Lui la guardò confusa
-Un principe deve stare con una principessa, con qualcuno
che possa ricoprire il ruolo della damigella in difficoltà, che possa farlo
sentire speciale…con qualcuno che sappia come diavolo ci si comporta a corte,
le regole del bon-ton e cavolate varie…non con qualcuno che…non con qualcuno
come me…
Lui si tirò a sedere e la guardò- pensi davvero questo?
-Posso entrare nella tua testa lo sai no? Era quel tipo di
donna il tuo sogno no?
-Si- ammise lui- ma posso dire che sono molto più contento
con te che con lo stereotipo di principessa
-Ma…
-Da piccolo mamma mi leggeva tutte quelle cavolo di favole e
io pensavo fosse così una principessa…poi…
-Poi?
Lui sorrise- poi ho incontrato te
Lei arrossì- che intendi?
-Che per quanto tu sia fuori canone, che probabilmente sarò
io la “damigella in difficoltà” e tu il cavaliere che la soccorre, che non sai
come comportarti da reale e tutte le altre stronzate…io preferisco te…perché non
mi sono innamorato di te come principessa…ma di te come ribelle. Quindi non
osare pensare di cambiare. La donna che amo sei e resti tu…con o senza abiti
regali e corona…chiaro?
Lei sorrise e lo baciò- ma vedi tu se mi devi fare diventare
sdolcinata…
****
Ethan scese di corsa all’ennesimo bussare al portone,
seguito da Amethyst
-Che succede?
La guardia lo guardò- sire…abbiamo brutte notizie per lei…
Amethyst lo guardò- che è successo?
-Si tratta del re…lui…
Capitolo 18: Lascia che ti ami, non chiedo altro
Capitolo 18: Lascia che ti ami, non chiedo altro
Mi sveglio all’ennesimo incubo, spero di non aver svegliato…
-Stai bene? –mi chiede in ansia Ethan
Lo sapevo
Sospiro- mi spiace…ho avuto un incubo
Lui si siede e mi guarda- vuoi parlarne
-Ho solo…rivisto la scena di quando hanno preso Logan…- dico
io sospirando
Mi accarezza la testa- ok…vediamo un po’ che posso fare per
farti scordare l’incubo…
Lo guardo confusa ma non mi lascia chiedere nulla che le sue
labbra sono sulle mie
Di colpo mi ritrovo sulle sue gambe e le sue mani sono sui
miei fianchi, le sento premere per farmi stare più vicina
-Ethan…- dico appena riesco a staccarmi- che stai…che stai
facendo?
-Ti faccio dimenticare tutto il mondo- dice lui iniziando a
baciarmi il collo
-Ethan…- ansimo io
-Lascia che ti ami, lasciami dimostrarti che io sono quello
giusto per te- dice lui guardandomi negli occhi
-Non…non dovrebbe arrivare vergine all’altare la regina?
–chiedo io
Lui sorride- chi ha mai rispettato quella regola? Mia madre
era molto attiva prima di sposarsi con papà, stessa cosa mia nonna e la madre
di mia nonna e così via…nessuno rispetta il voto di castità fino all’altare in
questa famiglia e almeno…
Mi tira più vicino e noto qualcosa nei suoi occhi
-Sarò l’unico ad averti
-Ethan…
Lui mi bacia- lascia che ti faccia mia…
Sento le sue mani sulla mia schiena, il suo respiro
leggermente più rapido così come il suo cuore
-Se…se ti lasciassi fare questo…- inizio io- saresti legato
a me per la vita Ethan
-Ovvio non ti…
-Non intendo moralmente…ma letteralmente. Sono una
War-Maiden, ma ho un cuore di drago in me. Quando farò…quello…io legherò quella
persona a me per la vita. Sentirà i miei sentimenti, le mie voglie, i miei
desideri…e io sentirò i suoi…saremo connessi, saprà cosa faccio e saprò cosa
fa. Dove si trova…insomma saremo una cosa sola…per la vita…se mi farò male lui
sentirà il mio dolore, se lui si farà male lo sentirò…sei…
Lui mi tira in un bacio più spinto di prima e mi spinge sul
letto
-Ethan mi hai ascoltato?
-Si- dice lui- e non vedo lo svantaggio
Lo guardo- sei sicuro?
-Amethyst- dice a un filo delle mie labbra- avevo già in
mente di farti mia…ora che so cosa succederà non hai idea della voglia che ho
di farti mia…
Lo bacio piano- bene…spero non te ne penta
Lui sorride- non lo farò
Capitolo 17: Perchè sei così?
Capitolo 17: Perché sei così?
-Posso farti una domanda?
Apro gli occhi, siamo nel letto di Ethan, anche se ho deciso
che dormirò con lui stasera- dimmi
Lui mi accarezza la testa con calma- perché sei così decisa?
-In che senso? –chiedo sollevandomi un poco per guardarlo
negli occhi
-Perché sei così decisa nel fatto che non ti innamorerai di
me- dice lui
Chiudo gli occhi godendomi le carezze- non lo so…
-Bugiarda- dice lui fermandosi
Faccio un verso di fastidio- perché ti fermi
-Rispondi- dice lui guardandomi negli occhi
-Perché so che non mi posso innamorare. Sono un drago più
che una donna –dico io- io non mi innamoro…io ho un compagno destinato…di cui
sono innamorata…
-Oh…- il suo volto si incupisce- capisco…
-Ethan? –chiedo io guardandolo evitare il mio sguardo- Ethan
che hai?
-Prima speravo di avere una possibilità e ora…- ha gli occhi
lucidi…no no no…non voglio che pianga per me…
-Ethan…sei un idiota- dico io
-Perché?
-Perché io mi innamorerò solo del mio compagno…e questo non
esclude la possibilità che tu sia lui- dico io
Mi guarda- posso…essere io?
-Credi che io mi sia lasciata toccare così da chiunque? –chiedo
io lasciandomi cadere sul suo petto- sono nel tuo letto, in intimo e tu pensi
di non avere una possibilità?
Lui sorride e mi tira a sé- sai che voglio fare?
-Cosa? –chiedo io guardandolo
Mi bacia- coccolarti un po’
Sorrido- va bene- dico lasciando che le sue mani mi
accarezzino la schiena
-Sai che sei bellissima così?
-Semi-nuda? –chiedo divertita
-No- dice lui- spensierata…anche se il semi-nuda non mi
dispiace…
Sorrido- mi piacciono le tue coccole
-Allora dovrò fartele più spesso…
Mi accoccolo al suo petto tranquilla- si dovresti…
-Amethyst? –chiede lui
-Si?
-Grazie per avermi dato la speranza
Sorrido- di nulla principino…
La verità è che non ti devo dare speranza…
Gli sorrido mentre lo sento addormentarsi piano sotto di me
La verità è che…
-Buonanotte principino- dico baciandolo e soffiando sulla
candela per spegnerla
La verità è che credo…
No
So che mi sto innamorando di te Ethan…
E non sono più così sicura che sia una brutta cosa…
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