WitchandAngel : Capitolo 12: Non ti amavo come volevi tu

Capitolo 12: Non ti amavo come volevi tu

Capitolo 12: Non ti amavo come volevi tu

Argos venne poggiato a terra da Neipleh, Elphien scese poco dopo e subito sorrise. Argos pensò fosse diretto a lui ma l’arrivo di un uomo a lui sconosciuto lo fece congelare.
-Pensavo non tornassi più- disse Shin stringendola a sé
-Ti ho promesso che sarei tornata- disse lei baciandolo
Qui il mondo di Argos crollò, la sua sorellina era tra le braccia di qualcuno di cui non aveva ricordo.
Shin le sorrise e la strinse- e lui deve essere tuo fratello Argos giusto?
-Tu sei? –chiese in una voce molto poco amichevole Argos, non gli piaceva quell’uomo
-Shin Flamel, il marito di Elphien- disse lui tendendogli una mano in senso di amicizia
Argos stette fermo e guardò la sorella sperando in un segno che quello fosse uno scherzo, qualche secondo dopo aver realizzato che Elphien non avrebbe detto nulla, con riluttanza strinse la mano di Shin
Shin sentì la presa di Argos stringersi, voleva fargli male ma era capitato contro la persona sbagliata, senza smettere di sorridere gli strinse la mano fino a costringerlo a ritirarla, un demone non era tipo da tirarsi indietro, specie visto che aveva capito che cosa stava succedendo al fratello di sua moglie.
-Dove sono i ragazzi? –chiese Elphien
-Mamma! –urlò Ethan correndole incontro insieme al fratello e poco dietro le sorelle.
-Hey piccoletto- sorrise lei prendendolo in braccio, Sakura era in braccio a Morgana, aveva fatto amicizia con lei e era raro vederle separate in quei giorni, accanto Morgan invece c’era Jae il quale stava insegnando al ragazzo ciò che sapeva sulla natura, i due sembravano andare molto d’accordo.
Elphien notò lo sguardo confuso di Argos e gli sorrise- Argos loro sono i miei figli
Lo sguardo di Argos non mostrò un singolo cedimento, ma Shin capì che la cosa non gli piaceva, anche Neipleh l’aveva notato e probabilmente anche Elphien l’aveva capito ma non voleva vederlo.
Shin mise una mano sulla spalla di Lilith- la maggiore Lilith, i gemelli Morgan e Morgana e l’ultimo nato, Ethan
Argos guardò i figli non sapendo bene cosa dire o fare, questo non poteva essere vero- Elphien…
-Si? –chiese lei coccolandosi Ethan
-Tutto questo è uno scherzo vero? –chiese lui diretto
Elphien si bloccò un secondo non sapendo come rispondergli- che vuoi dire?
-Tu sposata? Con lui? E hai figli?! Deve essere un scherzo…
-Neipleh porta dentro i ragazzi…- disse Shin piano
-No io resto qui- disse Morgan guardando Argos- che diavolo significa che non credi che sia suo figlio?
Argos lo guardò cercando di intimorirlo- non osare rispondere moccioso
Argos lo stava fissando, nessuno aveva mai osato fissarlo così, Reaf e Elphien a parte, tutti erano terrorizzati da lui. Ma Morgan non era uno dei suoi soldati o fratelli minori, era il figlio di Elphien, il figlio della morte. Aveva passato secoli a aspettare di rivedere la madre e la sua famiglia, si era ripromesso che mai più avrebbe lasciato che qualcuno lo separasse da loro e questo non escludeva il fratello di sua madre- io rispondo quanto mi pare e piace amico, non mi fai paura…mamma entra con le ragazze per piacere…
-Morgan…- provò lei
-Chiarisco con lo zio e entriamo tranquilla- disse lui sorridendole
Lilith la portò dentro con Morgana scambiando con il fratello uno sguardo di comune intesa. Shin restò con Ethan in braccio, con Jae e Neipleh al fianco, curioso di cosa il nipote voleva fare.
-Non osare rispondere, è l’ultimo avvertimento
-Da uno scimmione come te? Voglio vedere che farai…sei inutile
Argos fece un passo avanti ma fu subito bloccato da quattro giganteschi serpenti che lo bloccarono. Morgan sorrise sadico- non mi sono spiegato? Tu sei inutile…
Argos provò a muoversi ma Morgan non glielo permise- lascia che ti chiarisca una cosa amico. Non ti permetterò di muovere un muscolo o di fare qualsiasi cosa per ferire mia madre…ora fingerai che andiamo d’accordo e se vedo un singolo motivo per pensare il contrario…ti ammazzo e fidati…sarò un alchimista ma non mi sento in colpa a togliere la vita a inutili esseri come te…ci siamo capiti?
Per un secondo Argos tremò e con lui Neipleh, gli occhi di Morgan avevano la stessa forza di quelli di Reaf sotto controllo di Entità. Shin sembrava calmissimo- Morgan molla lo zio, non ho intenzione di dover ripulire a altre morti...
-Che c’è di male? –lo lasciò cadere- tanto lo ucciderò prima che possa anche solo provare ad allontanare mamma da noi…



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