WitchandAngel : Capitolo 14: Lei non è tua

Capitolo 14: Lei non è tua

Capitolo 14: Lei non è tua

Sapete…quando ho visto per la prima volta Argos…ho pensato che fosse inutile.
L’ho guardato per molto tempo…
Si allenava…
Era forte…
Era…codardo…
Non c’era nulla in lui che mi desse una sola ragione per…apprezzarne la compagnia.
Le conversazioni erano noiose e prive di qualsivoglia forma di intelligenza da parte sua.
Non lo nego, era forte…per quanto un essere così misero possa esserlo. Ammettiamolo per quanto…determinato potesse essere non era poi così forte.
Non mi interessavo a lui e ammetto fu un mio errore. Reaf neanche si curò di lui dopo l’arrivo della nostra bellissima Elphien, voglio dire, non mi interessavo prima e ora che avevo qualcuno su cui porre la mia attenzione la sua esistenza era ancora meno importante per me.
Non avevo calcolato tuttavia che lui potesse sviluppare…sentimenti…per Elphien…
Fu un mio errore sottovalutare la sua inutilità e non considerare che lui era appunto un essere dal basso intelletto ma pur sempre un maschio e che la mia adorata Elphien era una splendida creatura delle più intelligenti tra gli esseri femminili. Avevo sottovalutato che lui potesse, come fu poi ovvio, sviluppare un’ossessione per Elphien.
Quando me ne accorsi?
Elphien aveva appena due anni e ancora non era certa che io e Reaf fossimo due entità diverse, ma sono certo che la mia regina ne avesse il sospetto. Stavo vagando per trovarla in controllo del corpo di Reaf mentre lui osservava ciò che facevo. Fu allora che vidi l’orrore…
Argos stava fermo, sorridente, a fissare Elphien giocare con un lupo peluche da me regalatole. Lo guardai un paio di minuti e sembrò come in trans…lì mi inquietai…ricordo ancora ogni singola frase detta quel giorno
“Che sta facendo Argos?” chiese Reaf
“Non lo so ma non mi piace…lascia che usi i tuoi poteri e legga la sua mente”
Prima che lui potesse obbiettare lo feci.
Non dirò che non l’avrei mai voluto o dovuto fare, anzi sono certo che se non avessi agito non avrei che perso la mia adorata regina. Nella mente contorta di Argos, piena di visioni di morte e guerra insieme, vidi lui volere…bramare anzi, Elphien per sé. Al tempo lui già dimostrava un aspetto di un diciottenne, massimo ventenne e non i trenta che ora dimostra e dimostrerà fino alla sua morte. Non avevo concetto di “incesto” o “pedofilia” ma Reaf sì e fu molto diretto nel spiegarmeli. Vero che non era esattamente suo fratello, ma fino ad allora Reaf e io gli avevamo imposto quel ruolo e lo aveva svolto abbastanza bene, ma ora voleva qualcosa che io e Reaf non potevamo permettere. Reaf devo ammetterlo è molto protettivo per sua figlia e diciamo che lasciò che io facessi del mio peggio per fare in modo che Argos non osasse più neanche pensare a toccarla.
Chiamai Elphien e le dissi che avevo una sorpresa per lei e di aspettarmi nella sala dei ritratti. Lei sorrise e uscì correndo, non aveva visto i miei occhi penso o forse aveva capito che cosa Argos pensasse…ho sempre pensato che lei capisse le cose prima ancora che queste avvenissero.
Mi avvicinai a Argos e lo presi per il collo.
Non posso negarlo…ho sempre amato torturare gli esseri come lui e il fatto che non potesse morire per le mie ferite…era semplicemente magnifico.
Diedi a Elphien un orsetto a forma di drago come regalo, era contenta e mi lasciò giocare con lei e i suoi peluche anche se aveva capito che non ero suo padre.
Ho cambiato tante cose durante il corso della storia per aiutarla e salvarla…non l’avrei mai fatto senza lei…
Lei, quell’angelo che mi fece ribellare al mio creatore e spinse verso tutto questo. Lei che mi diede i poteri per cambiare la storia e viaggiarvi attraverso…lei che mi ha fatto capire che cosa avrei dovuto farne della mia esistenza…
E ora per lei…solo per lei…
Io farò di Elphien la mia nuova regina…

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