Capitolo 8: Non è mostro chi non ha scelta
Elphien stava facendo da mangiare per la sua famiglia. Lei
non aveva bisogno di mangiare ma i suoi figli, suo marito e Neipleh sì.
Stava tagliando la carne quando qualcosa le tornò alla mente
di colpo…facendole perdere la presa sul coltello che cadde a terra con un tonfo
sordo.
***
-Papà che ti è successo ieri? Avevi gli occhi rossi…e eri
strano
-Piccola…è meglio se ti siedi ok?
Elphien si sedette accanto a lui sul trono- che cos’hai? I
tuoi occhi sono tristi
Reaf sospirò- tempo fa…beh è una lunghissima storia mia
cara…sei sicura di volerla sentire…
Lei annuì- vorrei sapere
Reaf le sorrise- per avere due anni sei davvero paziente
piccola mia…ecco come sono andate le cose
Elphien stette sulle gambe del padre in silenzio ad
ascoltare come Entità fosse entrato nella sua vita. Più ascoltava più sembrava
progettare qualcosa agli occhi del padre ma non riusciva a leggerne le
intenzioni.
-Grazie per avermene parlato papà –disse lei
-Nulla piccola mia…quindi sta attenta quando mi vedi con gli
occhi rossi- le disse Reaf
Quella sera Elphien aspettava e come aveva programmato
Entità la venne a cercare
-Ancora sveglia figlia mia? –chiese lui fingendosi Reaf
-Non sei mio padre
-Cosa dici io…
-Finiscila. Sono piccola non stupida- disse lei- papà mi
sente ora?
-Posso far sì che non ci ascolti- disse Entità
-Fallo. Voglio parlare con te senza che papà sappia
Entità sorrise e fece come chiesto- allora da cosa mi hai
scoperto
Lei sorrise- questo sta a te scoprirlo Entità…cosa vuoi per
lasciare mio padre in pace?
-Un nuovo contenitore che sarebbe…
-Quindi vuoi entrare nel mio corpo e prendere il mio
posto…-lei sorrise- interessante
Lui la guardò- sei fin troppo calma per aver appena scoperto
una cosa del genere
-Forse…- lei si sistemò una ciocca- perché io?
-Sei più potente di lui- disse Entità
-Non hai idea di quanto sono pericolosa io Entità…per questo
ti voglio dare una piccola…nota- disse lei alzandosi e guardandolo negli occhi-
se succederà qualcosa alla mia famiglia per mano tua…pregherai di sparire
-Mi minacci? –voleva avere un tono divertito, ma gli occhi
di Elphien lo terrorizzavano
-Minacciarti? Io lo chiamerei…un consiglio…non sfidare la
sorte se c’è di mezzo morte…
Entità la guardò uscire dalla stanza- morte? Che c’entra la
morte ora?
****
-Elphien stai bene? –chiese Shin entrando
Lei sorrise raccogliendo il coltello e mettendolo nel
lavandino- si, solo un ricordo…vuoi darmi una mano amore?
Lui le baciò il collo- qualsiasi cosa tu chieda amore
-Grazie Shin
*****
Elphien aprì gli occhi era nel regno dei sogni. Lo ricordava
bene quel luogo.
-Direi che sei cresciuta bene mia adorata
-Entità…ancora così codardo da non avere la forza di farti
vedere?
-Sempre così aggressiva…volevo solo avvisarti mia adorata…presto
sarai mia
Elphien sorrise- vedremo chi avrà la meglio su questo Entità…te
l’ho già detto, mai giocare a carte con la morte…rischi molto più di ciò che
credi…
-Sono pronto a giocare Elphien…e ti assicuro che sarò io a
vincere mia cara
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