Capitolo 6: Fight like a Pirate
Angélique si sedette sul ponte a osservare il mach tra Kaleb
e Jackson. Era affascinante vedere Jackson combattere, aveva un che di sexy per
lei.
-Angy, torna a terra e non fantasticare sul pirata- disse
Ele ridendosela
-Non stavo…- arrossì Angy
-Dio se è divertente farti arrossire –rispose Isy
-Lo sai che ti adoriamo così vero? –chiese Dori
-Sei nervosa? –le chiese invece Nikki
-Non tanto- disse Angy- ho lottato con Kasey con le spade
prima, specie da piccola, non sarò la futura medaglia d’oro ma dovrei cavarmela
-Mi ero scordata che i tuoi fratelli ti usavano come
campagna di lotta e ti allenavano- disse Isy
Lei annuì- già…
-Angy non è colpa tua ok? –disse Ele
-Ho scelto io –rispose lei- e ora ne pago le conseguenze
-Angy…- provò Dori
-Devo andare Kaleb è KO- sospirò Angélique avvicinandosi a
Jackson mentre Ian portava via uno svenuto Kaleb
-Pronta? –chiese Jackson
Lei tirò fuori la spada- non ho scelta mi sembra
-C’è sempre una scelta –disse Jackson attaccando, in automatico
lei schivò- cosa ti tormenta?
-Nulla- disse lei schivando il secondo attacco
Lui ricolpì sfiorandola- non sembra
-Sto bene- insistette lei- e a te che importa?
-Nulla, voglio solo evitare di farti fuori se sei inutile-
disse lui facendole volare la spada di mano.
-Inutile…- ripeté lei osservando la spada ruotare a mezzaria
e il tempo fermarsi.
****
-Angy così non sei utile a nulla!
-Scusami fratellone- disse lei riprendendo la spada
-Oddio sanguini! Perché diavolo non me lo hai detto!?
–chiese un biondo dagli occhi blu guardando la lunga ferita
-Sto bene Kasey, è solo un graffio –disse lei sposandosi-
possiamo continuare
-Angy…
-Non sarò inutile Kasey, te lo giuro mi renderò utile…ti
prego…continuiamo…se papà mi vede così…
****
Con un calcio allontanò da sé Jackson e con una capriola in
aria recuperò la spada e la puntò contro Jackson- non osare definirmi inutile,
non hai idea di cosa io abbia passato e non hai diritto di definirmi tale!
Jackson sorrise- beh lo sei
Lei lo attaccò e benché non fosse forte come lui era veloce
e incazzata nera, non era uno scontro sbilanciato, ora Jackson stava faticando
a placare i colpi e il sorrisetto gli era sparito dal viso. Angélique era una
furia, non sembrava star vedendo Jackson ma qualcos’altro qualcosa che a giudicare
dalla ferocia con cui attaccava voleva morto.
Colpo dopo colpo Jackson fu costretto a indietreggiare in
difesa, allontanandosi da lei più che poteva. Dopo un colpo preciso riuscì
tuttavia a levarle la spada di mano, ma lei con un calcio fece altrettanto e
riuscì poi a immobilizzarlo al tappeto.
Era immobile a terra con lei sopra e il pugnale preso dal
fondale della sfida precedente e lo puntava contro la gola di lui. Si poteva
facilmente liberare, questo si disse Jackson ma con orrore notò che la presa
della “Bambolina” non era debole come pensava, era acciaio puro come se non
fosse la prima lotta che facesse in vita sua. Non poteva liberarsi di lei
nemmeno volendo, il corpo era fermo e la lama pronta a tagliare e finirlo.
L’aveva sottovalutata e lo sguardo omicida negli occhi di lei lo sfidavano a
muoversi, lo sguardo che aveva era di chi aveva già affrontato una situazione
di vita o morte. Fece ciò che poteva fare, arrendersi
-Hai vinto
Solo allora lei si risvegliò dalla trans in cui era e si
spostò, guardò le sue mani tremare leggermente, mise il pugnale nel fodero
datole da Ian e si allontanò verso le ragazze. Isy la bloccò- non è successo
nulla, tranquilla
Ele le prese la mano- siamo qui ok?
-Non sei lì, sei in una casa maledetta del cavolo ma non sei
lì- le disse Nicole guardandola
-Ian possiamo avere un bicchiere d’acqua per Angy? –chiese
Dori
-Certo- disse lui leggermente confuso ma eseguendo lo stesso
la richiesta
-Che ha? –chiese Jackson avvicinandosi
Isy lo fulminò imponendogli con gli occhi di non fare un
singolo altro passo- nulla. Ora starà meglio
-Sto bene, tranquillo- disse lei
****
-Stai bene? –chiese Ele
-Si solo brutti ricordi- sospirò Angy
-Sei stata in guerra per tre anni, è normale che rivivi quel
periodo sotto stress- le disse Dori
-Angy non è colpa tua se ti hanno catturato o quello che è
successo dopo- disse Nikki guardandola
-Lo so, ma… pensavo di non averli più questi attacchi-
sospirò lei
Isy la strinse- non sei sola ok? Andrà tutto bene
****
-La vostra squadra ha vinto. Come premio ora potete aprire
il forziere- disse Ian
Angy si ricompose e avvicinò al forziere, infilò la chiave e
lo aprì piano. Tirò fuori cinque scatoline, ognuna con l’iniziale del nome di
una di loro. Nikki trovò all’interno dei orecchini di diamante, Isy un
bracciale in diamante, Ele una collana di diamante, Dori un orologio in oro e
diamantini e Angy un anello con un diamante. Angy tirò fuori un foglietto e
lesse- “gli orecchini per ascoltare la verità, il bracciale per mantenere la
calma e la ragione, la collana per osservare meglio, l’orologio per rallentare
il tempo e l’anello per aumentare la vera natura. Questi sono i premi per la
sfida numero 1. Congratulazioni”
Le ragazze li misero e da subito sentirono qualcosa cambiare
in loro. Ian sorrise piano- usciamo di qui su
Angy prima di uscire guardò il pirata- non vieni?
Lui sorrise- vedo che rispetti i patti
- “Un soldato non deve mancare alla sua parola, l’onore deve
essere un moto d’orgoglio e deve eseguire ciò che ritiene giusto senza mai
mettere un ordine prima dei suoi principi” questo è ciò che dice mio padre
–disse lei uscendo con Jackson dalla stanza e entrando nel salone di prima
-Com’è possibile che siano passati solo 10 minuti da quando
siamo entrati a ora?! –chiese Isy guardando l’orologio
-Le sfide hanno una durata di massimo di 10 minuti, ma per
chi le fa sono ore- spiegò Ian- sono in una dimensione diversa
****
-E io che pensavo che 10 minuti a scuola non finissero
più…ora dieci minuti durano otto ore! –disse Dori
-Che giornataccia… - disse Isy
-Dio santo faremo gli anni prima di uscirne di qui però
–commentò Ele
-Perché ora mi sto immaginando noi vecchiette in una sfida e
giovani in quella dopo? –chiese Nicole
-Sarà una lunga serata- sospirò Angy
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