WitchandAngel : febbraio 2018

Capitolo 122: Madre di Beltos

Capitolo 122: Madre di Beltos

Elphien guardò la cella dove si trovava Acepe, madre di Beltos.
-Tutto bene? –chiese Neipleh
-Si…stavo pensando…come ha reagito Ream alla morte di Raw? –chiese Elphien
-Ah…male sarebbe dire poco- ammise Neipleh- in questo momento è sotto sonniferi e calmanti
-Puoi tenerlo tranquillo? –chiese Elphien
-Non ti preoccupare- disse Neipleh- sei la mia preziosa sorellina quindi ti aiuterò come posso
-Va davvero bene però? –chiese Elphien
-Cosa?
-Me essere tua sorella? –chiese Elphien
Lui le scompigliò i capelli- è vero sono un creatore ma sono anche il tuo fratellino adorato, vero?
Lei gli sorrise- si, lo sei
Neipleh le sorrise- allora non c’è problema…
-Qualcosa ti turba? –chiese lei
-Uhm…non più di tanto…
-Non ricordi chi è Acepe…
Elphien sospirò- tu non dovresti essere uno dei creatori?
-Tecnicamente si…
-E i creatori non dovrebbero sapere tutto? –chiese Elphien
-Non vuol dire che la mia memoria sia perfetta- disse Neipleh
Elphien sospirò- dio santo…
-Cosa?
-I creatori sono ingestibili…- mormorò Elphien
Neipleh la guardò- che vorresti dire?
-Che, eccezione fatta per mia madre, voi altri avete una memoria di pesce rosso- disse Elphien
Neipleh ci pensò su- beh…in effetti…
Elphien sospirò- tutto ciò è ingestibile…
-Hey ora che ci penso…
-Cosa?
Neipleh la guardò- com’è stare con Shin?
-In che senso?
-Ricordo che quando eravamo ancora tutti in cielo tu e Shin avevate una forte relazione…- la punzecchiò Neipleh sorridendo maligno
-Non so di che parli –disse Elphien
-Oh, sei imbarazzata? –chiese Neipleh
-Prendiamo Acepe e torniamo a casa, prima che io ti ammazzi- disse Elphien
Neipleh aprì la porta e fece svenire e prese di forza una bionda dai occhi blu- presa
-Andiamo su- disse Elphien
-Allora…com’è essere moglie di…- iniziò Neipleh
-Dio santo…- disse Elphien


Capitolo 12: Non dirmi no



Capitolo 12: Non dirmi no

Era quasi un mese che la scuola aveva visto la comparsa di Lucille e di Aphys.
Ormai nessuno si stupiva più di vedere la ragazza incollata a Tyler o che qualche strano incidente capitasse come, strano ma vero, un lampadario cadere dal nulla in testa a uno studente, lampadari che nemmeno erano presenti fisicamente nell’edificio.
Il preside aveva convocato Tyler per sapere il suo pensiero su come gestire Lucille ma Tyler aveva solamente detto di lasciarla fare, se avesse infatti mosso mano contro la strega la situazione sarebbe diventata ben più gravosa di qualche illusione o qualche incidente.
-Mi stupisce come tu conosca cosa Lucille voglia fare- ammise il preside bevendo il suo caffè
Natasha guardò Tyler- la conoscevi prima?
-La conoscevo- ammise Tyler- non in questo corpo però
Il preside lo guardò- che intendi?
-Credi nella reincarnazione? –chiese Tyler
-Non esistono prove per verificare che questa cosa esista. Quindi se devo dare il mio modesto parere…no, non ci credo- rispose il preside
-E tu Nath? –chiese allora Tyler
-Penso che solo qualcuno molto potente possa reincarnarsi- ammise la strega
Tyler sorrise- lo prendo come un complimento allora
Nath lo guardò- tu…
-Tyler vorresti dire che sei rinato? –chiese Dimitri guardandolo e facendo cadere il ruolo di preside
-Si. Lucille è stata la causa della mia morte nella mia vita precedente- ammise Tyler
-Master va davvero bene dirglielo? –chiese Adrien
-Adrien mi fido di loro –rispose Tyler- lui è il mio famiglio da…
-Ci siamo incontrati durante il periodo dell’antica Grecia…però il mio master era già in giro da qualche secolo…- ammise Adrien
Tyler lo accarezzò calmo. Dimitri lo guardò- assurdo…non riesco a trovare un motivo per dubitare la cosa…le tue conoscenze vanno molto oltre ciò che un ragazzo di diciannove anni dovrebbe sapere. Anche con l’aiuto di noi purosangue tu non dovresti sapere determinati segreti…
Lui sorrise- se hai vissuto nel periodo in cui quei segreti sono stati creati è ovvio che li conosci
Dimitri annuì- che è successo? Cosa ha terminato la tua vita?
-Il silenzio uccide- ammise Tyler- ho taciuto il segreto di Lucille. Al tempo che l’ho incontrata era anche un tempo di caccia di streghe. Ho permesso a Lucille di ripararsi dalle accuse e di nascondersi nelle mie proprietà per un lungo periodo di tempo. La ragazza si invaghì di me ma il sentimento non era mutuale. Io ero già in procinto di sposarmi con una donna che amavo e non avrei mai tradito il mio patto con quella donna. Lucille la notte prima delle nozze, dopo che la conoscevo da due o tre secoli, uccise la mia amata e mi minaccio di denunciarmi ai cacciatori. Purtroppo per lei avevo degli amici tra i cacciatori di mostri che mi avvisarono del pericolo. Ruppi la mia immortalità e decisi di lasciarmi morire in fretta e reincarnarmi per riprovare a iniziare una nuova vita…ma pare che la mia fortuna sia come solito fantastica e quella ovviamente mi ha trovato…
-Credi sappia che tu sei…- iniziò Nath
-No, non sarebbe così calma altrimenti- disse Tyler –odia perdere ciò che considera suo…la fortuna ha voluto che di nuovo si sia invaghita di me…il che non so se è comico o solo molto ma molto disdicevole…
-Uhm…cosa si deve fare quindi? –chiese Dimitri
Tyler posò la sua tazza- la verità è…ho bisogno di un grosso favore da chiederti ma…credo sia nel miglior interesse di entrambi…
Dimitri sorrise- hai tutto il mio interesse…
****
Tyler si stiracchiò- Adrien credi di poterlo fare quindi?
-Si, ci vedremo domani sera. Dovrei finire per quando tornerai a casa dalle attività pomeridiane…ma va bene lasciarti solo? –chiese Adrien
-Aphys arriverà a momenti- disse Tyler
-Oh…il mio master ha finalmente raggiunto la pubertà? –chiese Adrien
-Sparisci gattaccio! –gli tirò dietro un cuscino Tyler- ma sentilo…
Adrien scappò dalla finestra ridendosela.
Tyler dopo pochi minuti aprì per far entrare Aphys. Sapeva sarebbe venuta.
Aphys era molto ma molto allegra quel giorno- ho portato una torta
-Non dovevi disturbarti- le sorrise Tyler
Lei sorrise aprendo la scatola rivelando una torta alle fragole e cioccolato. Prese con un dito un po’ di glassa- prova su…
Tyler la guardò sospetto ma lo stesso la provò- peperoncino e cioccolato?
Lei sorrise- è buona vero?
-Aphys…sai vero che sono afrodisiaci i due gusti combinati? –chiese lui
-Oh davvero? Chi lo sapeva…- disse lei poco convincente
Tyler la bloccò tra sé e l’isola della cucina- stai cercando di sedurmi?
Lei guardò le sue mani- ecco…leggermente…vorrei…insomma…
Tyler le rubò un bacio- rimani con me stanotte?
Lei sembrò rattristata- a dormire?
-A fare qualsiasi cosa tu voglia- disse Tyler
Lei sentì i canini allungarsi- ti lascerai marchiare come mio?
-Per fare questo serve che io e te finiamo a letto insieme giusto? –chiese Tyler- va davvero bene per te perdere la tua verginità con…
Lei usando i poteri lo scaraventò sul divano e lo bloccò sotto di sé- più che bene…
Tyler se la rise- allora…fa come preferisci principessa…

Capitolo 121: Sono felice per lei

Capitolo 121: Sono felice per lei

Avrei delle domande per te
-Il creatore del mondo che non sa tutto? Quale sorpresa- disse Reaf
Oh per favore, esci dal mondo fatato e si serio.
-Ok. Sono serio. Dimmi
Sei felice che Elphien stia con Shin?
-Beh…perché lo chiedi?
Ho i miei dubbi…
-Uhm…non credi sia giusto che lei scelga con chi stare?
Lo penso e lo sostengo da sempre…ma…
-Un padre non può stare calmo eh?
Ho creato io Shin e se devo dirlo è il mio preferito…ma…
-Artemos lo era vero?
Già…
-Non ho voce in capitolo sull’argomento visto che non ho conosciuto Artemos per molto tempo, ma…Shin, o Entità se preferisci, ama Elphien con tutto il suo cuore. Non solo la ama ma la sostiene, la venera. Come suo padre fisico ti dico che non posso che dire che sono davvero fatti l’uno per l’altro
Lo so…
-Artemos era così legato a te?
Elizabeth e lui furono i primi creati. Artemos era il mio prediletto, quando ho poi creato gli altri ho pensato che lui fosse…invece quando ho mostrato interesse per Elphien, la mia piccina, lui ha iniziato a mostrare i suoi veri intenti…non posso credere che mi abbia tradito…
-Non capisco…era felice prima no?
Credo lo fosse
-Aspetta…prima di Elphien e di Shin chi era l’erede?
Artemos
-E poi?
Ho reso il mio erede Shin quando l’ho creato
-Perché?
Perché Shin rappresenta la giustizia e la saggezza
-Quindi…hai tolto l’eredità da Artemos per Shin e poi per Elphien?
Esatto
-Artemos perché non è stata più la tua prima scelta?
Perché aveva iniziato a mostrarsi superbo e non lo sopportavo come comportamento. Gli ho dato un paio di avvertenze e poi ho deciso che fosse meglio togliere quel ruolo dalle sue mani
-Questo è un ottimo motivo per un pazzoide per impazzire…
E se l’è presa con Elphien…
-Lei è felice- disse Reaf
Lo so
-Lei è felice con Shin. Questo mi basta per dare il mio consenso…
Sono felice per lei…sono felice per lei
-Andrà bene
Lo so. Altrimenti non sarei io il narratore non credi?



Capitolo 120: Amo i miei figli e te Shin

Capitolo 120: Amo i miei figli e te Shin

Shin era leggermente preoccupato in quei giorni.
Raw era morta per mano di Elphien.
Ma perché?
Gli aveva sempre lasciato uccidere gli altri…perché lei no?
Era forse troppo debole?
-Elphien…
Lei alzò la testa dal suo lavoro, gli sorrise- amore dimmi
Lui chiuse la porta- ehm…
-Shin tutto bene?
Lui tentennò- ecco…
Elphien si alzò dalla scrivania per raggiungerlo- amore c’è qualcosa che ti turba?
-Non mi hai chiesto di uccidere Raw…perché? –chiese Shin
Lei si fermò e poi gli sorrise- non pensavo di turbarti amore.
-Non sono turbato
Elphien lo baciò piano- non dubito che tu sia forte e decisamente sei più forte di ogni altro uomo esistente…
-Allora perché…
Lei sorrise e lo baciò- volevo solo prendermi una piccola vendetta personale su di lei…
-Quindi…
Lei gli accarezzò il viso- ti ho leggermente trascurato in questo periodo vero?
-Un po’…
-Mi farò perdonare stasera amore. Non mi ero resa conto di non averti dato abbastanza attenzioni
Di solito non è l’uomo che dice alla donna…ah lasciamo stare
Shin sorrise- so che sei impegnata ma ricordati che hai una famiglia
-Lo so. Amo i miei figli e te più di ogni altra cosa Shin
Potrei vomitare cit.
Shin le accarezzò il volto- stasera ti farò io la cena…
Ripeto…chi è l’uomo della relazione qui?
-Allora dopo troverò il modo di ringraziarti
Posso uscire da questa conversazione grazie?
Shin la baciò- ti lascio lavorare
GRAZIE!
Elphien sorrise a guardarlo uscire- non pensi di star facendo un po’ troppo il tragico?
Non sono io che ho otto figli…
-Non sono io che ho creato un intero universo…
Sei proprio mia figlia…
-Che posso dire…ho preso dal migliore




Capitolo 119: Non...capisco...perchè?

Capitolo 119: Non…capisco…perché?

Artemos ruppe un altro specchio- dannato
-Amore tutto bene? –chiese Mefistes
-Sta zitta- disse lui- quel dannato di tuo figlio!
-Lyon? –chiese lei- cosa succede?
-Ah scordatelo! Va a farmi qualcosa da bere. Non sai fare altro! –disse lui colpendo il muro
Mefistes sorrise amaramente- si caro…
Artemos cercò di calmarsi- non va bene. Non capisco perché mio figlio voglia provare a uccidermi tutto di un colpo- sorrise- oh beh…io HO provato ad ucciderlo infondo…se la morte non l’avesse salvato sarebbe morto…
Controllò gli oggetti presi- posso ancora tornare in cielo Narratore sai?
Come se lo permettessi.
-Dici qualcosa eh? Mi osservi vero? Mi hai tolto i poteri di creatore e il dono di poterti sentire parlare…meglio così però. Non dovrò subire le tue stronzate- rise Artemos
Ridi ora che puoi miserabile traditore. Non riderai alla fine di tutto questo
-Mi hai scacciato dopo che ho provato a prendere la tua adorata…
Il potere ti ha dato alla testa Artemos
-…non sopportavi l’idea che io la usassi per prendere il tuo posto…
Non potrai mai usare Elphien, non è stata creata per essere usata
-…ma non pensavo lei mi avrebbe non solo mostrato a te per ciò che sono ma anche convinto te a scacciarmi
Non c’era bisogno di convincermi, l’odio che provo per te è reale temo
-Non importa potrò farcela lo stesso senza di lei
Non credo tu sappia cosa ho fatto per rendere Elphien quella che è
-Riporterò gli antichi in vita e verrò a tirarti giù da quel tuo trono
Vieni ti aspetto a braccia aperte…con due belle lame in mano per tagliarti la gola
-Sai ho studiato bene perché hai tolto gli antichi. Hai temuto loro
No semplicemente erano noiosi e troppo casinari per i miei gusti idiota
-Hai temuto che il loro potere superasse il tuo…ma io prenderò il loro potere e unito al mio…verrò a tirarti giù da quel trono
Sei ripetitivo sai?
-Trema Narratore! Verrò a prenderti!
Perché non mi può sentire…solo è più divertente così…
Andiamo sul serio?
Tirarmi giù dal mio trono?
Non farmi ridere.
Io sono invincibile a tutto e tutti…
Eccezion fatta alla morte…
Nessuno potrà mai però mettere Elphien contro di me.
Se vogliamo prenderla così…io sono il dio creatore e lei è la mia erede.
Se io cadessi dal mio trono sarebbe Elphien a regnare…
Anche se…
Tutto sommato lei Sta regnando…
Non credete?



Capitolo 118: Somiglia a me

Capitolo 118: Somiglia a me

Lyon scese in fretta la scala
La zona era bruciata e il terreno ancora una volta privo di orme- dannazione…
-Sempre in ritardo little one- disse Siria apparendogli accanto
-Sempre in ritardo mister- disse Seria mettendosi accanto a lui
-Da quanto siete qui? –chiese lui
-La padrona ci ha inviato qui poco fa. C’è stato un gran baccano. Ma non c’è traccia del traditore- disse Siria
-Artemos era qui, ma Artemos non era qui- disse Seria
-Il traditore…quel dannato di mio padre non può sparire nel nulla! –imprecò Lyon
-Calmati little one- disse Siria- la rabbia non porta nulla di buono…
-Possiamo trovarlo mister- disse Seria- specialmente perché è richiesto dalla padrona…
-Ma non siamo qui per tuo padre little one
-Per chi allora? –chiese Lyon
-Tu hai il compito di cercare info su Artemos mister, noi dobbiamo raccogliere alcuni prigionieri per interrogarli mister- disse Seria
Siria mostrò la katana- e questi regali della padrona ci servono per lo scopo
-Due delle armi della morte eh? –Lyon sfiorò le sei spade che aveva al fianco- siete ancora lontane
-Oh sta zitto little one- disse Siria- non fare il gradasso
-Solo perché mistress ti ha dato sei spade della morte non ti rende miglior di noi! –disse Seria
-Sono solo il suo generale preferito –disse Lyon- e sbagliate. Sono sei spade, due pugnali e un arco infinito
Le due imprecarono
Lyon sfiorò il terreno- le tracce sono state coperte ma qualcuno ha fatto tutto questo
Le due gatte toccarono il terreno- uhm…
Lyon le guardò- allora?
-Stiamo usando il tracker- dissero insieme- le nostre prede erano qui…e anche una brutta entità
-Mio padre è più che brutta entità
-Sta zitto little one, non ci concentriamo altrimenti- gli disse Siria
Lyon si fermò dal rispondere. Quelle due erano matte e insopportabili
-Trovato. Sono a nord-ovest- disse Seria- andiamo
-Tornerò alla ricerca- disse Lyon- in caso avvisatemi via I-Death
Le due annuirono- che la morte ti sia vicina…
-E le tenebre nascondano le tue tracce- finì Lyon sparendo
Seria attivò gli artigli- pronta sissy?
Siria si leccò le labbra- la padrona ha dato via libera a ogni cattiveria che vogliamo far loro sissy, fintanto che otteniamo ciò che ci serve sapere
Seria annuì- siamo fortunate. Le nostre armi sono perfette…
-Somigliano alla nostra personalità e ci aiutano nel lavoro sissy- disse Siria- pronta?
Seria le prese la mano- nata pronta sissy




Capitolo 117: Siete state stronze

Capitolo 117: Siete state stronze

Elphien guardò le anime che aveva davanti
-Tutto bene mamma? –chiese Lilith entrando
-Stavo osservando il lavoro fatto finora- ammise Elphien- vi serve qualcosa
-No, volevamo solo dirti che c’è qualcuno per te- disse Morgana
-Qualcuno…- Elphien annuì- fatele entrare
Le due uscirono
-Well…well- disse una donna dai capelli corti neri, la coda e le orecchie da gatto e due occhi gialli- hello boss
-Come sta- chiese una seconda identica alla prima ma con capelli bianchi- la nostra mistress?
-Seria e Siria- disse Elphien posandosi sulla scrivania- quanto tempo, a cosa devo la visita?
-Mr. Knight ha dato ordine di aiutare- disse Siria, la gatta nera
-E noi siamo sempre volenterose di aiutare la nostra master- disse Seria, la gatta bianca
-Vero motivo?
-Potremmo aver commesso un piccolo errore- ammise Siria
-Che sarebbe? –chiese Elphien
-Abbiamo ucciso due persone in anticipo –rispose Seria
-Quali?
-Prigioniero numero 2453326 e numero 530498- rispose Siria
-Uhm…non sono un grosso errore, dovevano morire tra due giorni vero? –chiese Elphien
-Si mistress- disse Seria
-Non è un problema quindi? –chiese Siria
-Si non è un problema…tuttavia…- Elphien le guardò- avete ottenuto le informazioni?
Siria sorrise- ovviamente mia signora e padrona...
-Le sorelle hanno sempre ciò che vogliono mistress- sorrise Seria- abbiamo qui tutto
Siria le diede un blocco di pergamene
-Bravissime le mie gattine- sorrise Elphien
-La padrona ci sta complimentando! –disse Siria
-La nostra mistress è così meravigliosa! –disse Seria prendendo le mani della sorella
Elphien finse di non sentire le due- ho un regalo per voi
-Un regalo dalla padrona?!
-La nostra mistress è così generosa!
Elphien porse loro due katane- sono armi forgiate dalla morte in persona. Visto il vostro ruolo come interrogatrici della morte voglio che le abbiate con voi
-Sarà un onore servirla padrona/mistress! –dissero insieme le due prendendo le armi
-Andate ora- disse Elphien. Appena le due sparirono sospirò- cosa ho fatto di male…?
Sono due tipetti molto interessanti
-Sono due stronze senza cuore. Con me sono docili perché io sono la loro sovrana, ma con chi interrogano non hanno pietà- rispose Elphien- amano torturare e se sono venute qui è solo per essere complimentate sull’operato. Sono instancabili lavoratrici però, quindi posso sopportare i loro modi da gatte morte
Fortuna che sei donna o proverebbero a sedurti
-Ci provano lo stesso- disse Elphien guardando una pergamena- ma sanno quando fermarsi prima di venir punite
Sai…hai proprio preso da quella persona delle volte…
-Lo so- rispose Elphien- lo so…




Capitolo 116: Ho fatto ciò che volevano

Capitolo 116: Ho fatto ciò che volevano

Reaf guardò i fogli
-Non capisco dove sia il problema- disse Reaf
No, ma che problema? Hai solamente liberato le armi della morte! Che vuoi che sia…
-Il tuo sarcasmo non aiuta…
Ah no? Che peccato…
-Mi spieghi perché è un problema?
DS è un’arma particolarmente letale
-Lo so
Le altre che hai liberato sono meno pericolose ma non meno letali
-Lo so
E sai che hanno una loro mente vero?
-Si
E che amano uccidere
-Lo so
E che ora sono a piede libero ad ammazzare chi gli pare e piace?
-Oh…
Oh? Tutto qui?
-Mi spiace?
Sul serio che cavolo di deficit mentale hai!?
-Non lo sapevo…
Non devi saperlo, è comune buon senso!
-Scusami, non è un grosso problema
No perché Elphien ha dato loro del lavoro da fare
-Vedi? Nessun problema
Tu piccolo…
-Comunque l’ho fatto perché Elphien ha mandato DS a dirmi di farlo
Tu…
-Non farne un dramma
Che fine ha fatto il rispetto per il creatore?!
-Mai avuto
Giuro sono sul punto di tornare indietro e ucciderti Reaf
-Elizabeth sarebbe triste se lo fai
Tu piccolo…
-Sei ripetitivo
Giuro, me la pagherai prima o poi
-Mandami il conto




Capitolo 115: Che famiglia

Capitolo 115: Che famiglia

Elphien sospirò cercando qualcosa nei mobili
Tutto bene?
-Ho dimenticato di comprare le gocce di cioccolato…non posso fare i biscotti per i ragazzi senza- disse lei
Oh. Lascia ci penso io
Sul bancone apparve una scatola- Narratore…
Cosa? Ti servivano no?
-Si ma non puoi sempre aiutarmi
Un genitore aiuta sempre la sua piccolina
-La tua piccolina ha i suoi millenni ormai- sorrise Elphien
Lo so. Ma resterai sempre la mia piccola principessa
Lei sorrise- grazie…oggi ho intenzione di uccidere Raw
Ottima idea visto l’allineamento delle stelle…ma tu?
-Io cosa? –chiese lei
Vuoi davvero ucciderla tu
-Chi altro se non io?
Shin per esempio? Almeno farebbe qualcosa di utile
-Non voglio dargli questo compito. Me ne occuperò io
Come preferisci. Sarò a portata di orecchie in caso
-Grazie…sei sempre qui per me
Sono io che ti ho messo al mondo Elphien, è il minimo
****
Raw stava seduta nel soggiorno ad aspettare
-Dov’è finito Ream? Doveva essere qui venti minuti fa…
Elphien apparve nella stanza- non verrà
-Tu…cosa ci fai qui!?
-Fino a prova contraria- disse lei- questa è casa mia
Raw la guardò con odio- vattene
-Da casa mia? –chiese ridendosela Elphien- scordatelo
-Non sei la benvenuta qui- disse Raw alzandosi
-Questa è casa mia idiota- disse lei avvicinandosi- che c’è? Ora che hai Ream pensi che tutto sarà facile?
-Io e lui possiamo…
-Non esiste un io e lui qui- disse Elphien- in questo momento il tuo amato è ko nella sua stanza con Neipleh che controlla che lui non esca. Non ti salverà da me
-Cosa vuoi…-Raw si zittì quando la mano di Elphien era entrata nel suo petto- cosa…
-Vedi. Essendo io un essere superiore ai comuni mortali. Essendo io La Morte, ho il potere di rendere il mio corpo trapassabile…in questo momento la senti la presa che sto facendo? Il tuo cuore è nella mia mano lo senti vero?
Lei ansimò- cosa…vuoi…
-Da te? –chiese Elphien- la tua anima
Strinse la presa e il cuore accelerò. Tolse la mano dal petto di Raw senza farla nemmeno sanguinare e le mostrò il cuore che aveva in mano ancora battente- scusa per questo, ma è totalmente per ragioni personali.
Raw cadde a terra e Elphien mosse la mano facendo apparire l’anima di Raw e infilandola in una boccetta. Guardò il cuore che aveva in mano- e ora di questo che me ne faccio?
Ci penso io al corpo e al cuore se vuoi
-Grazie
Il corpo e il cuore sparirono.
Sempre a tua disposizione piccola mia



Capitolo 114: Non capisco

Capitolo 114: Non capisco

Essere differenti dagli altri. Essere speciale. Questo ha sempre motivato le persone. Questo è come gira il mondo.
Entità lo aveva capito da tempo questo.
Stava cercando qualcosa su Mefistes e Artemos ma nulla sembrava uscire fuori.
Stava facendo assolutamente zero progressi e la cosa gli dava il nervoso a dirla tutta.
Come poteva lui, un creatore, non avere notizie su qualcosa di quel mondo!?
Sospirò e cercò di calmare i nervi.
La sua linea temporale poteva riassumerla facilmente.
Narratore l’aveva creato.
Aveva ricevuto il ruolo di creatore.
A qualche punto durante la sua esistenza Artemos aveva commesso qualcosa…
Già cosa aveva commesso?
La sua memoria non sembrava riportare quel particolare dettaglio.
Per essere tolto dal cielo dei creatori doveva aver fatto qualcosa di imperdonabile di certo…
Poi Elizabeth aveva chiesto di poter avere Elphien come figlia per aiutare sulla terra contro Artemos
Neipleh aveva chiesto di essere il gemello di Elphien così da poterla aiutare
Entità era già sceso in terra per tenere d’occhio Artemos ma quello l’aveva fregato e messo ko
Infine Raven aveva scelto di scendere anche lei e diventare figlia di Shin e Elphien per proteggerla
In pratica nel cielo dei creatori avevano tutti un posto, eccetto Artemos, ma in quel preciso istante solo Narratore era rimasto fuori dal mondo fisico…
Ma la domanda era perché Artemos era stato scacciato?
Una possibilità era…
-Hey rompiscatole- disse Entità
Proprio quando mi stavo riposando…cosa c’è?
-Elphien era stata creata quando Artemos era stato scacciato?
Si era già stata creata per aiutarmi nel mio lavoro, perché?
-Nulla…solo che Artemos è stato scacciato per…
Qualcosa di imperdonabile
-Ok…e Elphien è la tua preferita vero?
Si è la mia creatura prediletta. Quando ho creato lei mi sono sentito davvero un creatore talentuoso, voglio dire non è meravigliosa?
-Non posso di certo negarlo- ammise Entità- quindi…Artemos che diavolo ha fatto a Elphien per causarti di scacciarlo?
Questi sono affari miei…
-No sono anche miei visto che il figlio di puttana mi ha fottuto
Vero ma non è affar tuo perché l’ho scacciato
-Si ma…
Ho deciso di ucciderlo comunque quindi non c’è un problema nel capire perché
-Ma…
Non hai nulla di meglio da fare che rompere a me?
-Il solito che non dice nulla…- sospirò Entità- almeno ora so che Elphien ne è al corrente…devo solo capire cosa ha fatto a lei…




Capitolo 11: Sirene e problemi



Capitolo 11: Sirene e problemi

Il giorno dopo aveva parlato al Club della sua idea. Strano ma vero nessuno si oppose anzi, nessuno aveva mai sentito un’idea così geniale. Aphys era molto felice dell’idea di aiutarlo così come gli altri, conoscevano il cuore di Tyler, sapevano che se voleva una cosa del genere era per buoni fini. Il preside a sentire l’idea si era illuminato proponendosi già come consigliere e dandogli già il suo totale supporto.
In poche parole? Famiglie e amici erano d’accordo all’idea.
Gli veniva da ridere a pensarci. Quando nella sua vita passata l’aveva proposto a quelli che considerava amici solo pochi di loro l’avevano supportato gli altri gli diedero del matto sognatore o peggio lo aggredirono. Se paragonava le due vite…era molto più felice come Tyler che come Nicholas.
No, non era vero. Entrambe le esistenze avevano i loro pregi e difetti. Era lui che era cambiato. All’età di diciannove anni, la sua attuale età, nel corpo di Nicholas aveva un carattere insopportabile. Non solo era aggressivo, poco paziente e amava fare a botte ma anche era un egocentrico bastardo. Con il tempo aveva capito i suoi errori ma diciamo che non era la più amabile persona al mondo. Tyler invece aveva in sé un carattere già maturo e più comprensivo, cosa che l’aveva aiutato a creare delle relazioni vere e durature con gli amici.
Stavolta poteva fare tutto giusto e dare a tutti un finale felice o un’eternità felice se voleva…
-Tutto bene? –chiese Jay sedendosi con Tyler, stavano seduti su una panchina vicino al lago dove le sirene e i genitori di Jay, oltre a altri mostri marini, stavano a rilassarsi. Tyler era stato, al solito, molestato dalle sirene, per fortuna le loro canzoni non avevano potere su di lui.
-Si ripensavo a alcune cose- gli sorrise Tyler
-Cosa? –chiese Jay guardandolo curioso
-Gli errori del mio passato e ciò che ho fatto finora- disse Tyler- sono felice di questa vita
Adrien si stiracchiò- master il pesce qui è buono
Jay rise- ovvio, è il piatto principale della nostra razza, se non sapessimo fare un pesce decente sarebbe un disonore
-Ehm…Tyler- disse una sirena avvicinandosi a lui piano, per farlo si era ritrasformata in forma umana- noi volevamo chiederti se potevi cantarci qualcosa…se ti va
-Cantare? –chiese incredulo Jay, non l’avevano mai fatta una richiesta del genere
-Non sono intonato- disse Tyler
Adrien tossì un “bugiardo” -mi è andata una lisca di traverso scusate...
Tyler lo fulminò con lo sguardò- sul serio non sono bravo…
-Fa giudicare noi- disse la sirena- ti prego
Jay sorrise- dai non muori mica
Tyler sospirò- ok, ma vi ho avvisato
-HA DETTO DI SI! –urlò la sirena alle altre
-Cosa ho fatto di male…- mormorò Tyler
-Vuoi la lista? –chiese Adrien
Jay rise- su dai
Tyler guardò gli strumenti incantati muoversi intorno a lui, gli avevano spiegato tempo prima che avrebbero suonato la melodia di qualsiasi canzone fosse cantata. La verità era che non solo era bravo ma era fantastico nel cantare, solo si vergognava di farlo, anche perché un tempo la usava come arma per sedurre le ragazze…tanto valeva, visto che Lucille lo stava spiando, di dedicargliela quella canzone
(NA: Tranquilli ho messo la traduzione sotto ogni verso- Angy)
- “My heart is weak
“Il mio cuore è debole
'Tear it down piece by piece
Abbattuto pezzo per pezzo
Leave me to think
Mi lascia pensare
Deep in my structure
Nel profondo di me
I think I still love her
Penso di amarla ancora
But I need some sleep
Ma ho bisogno di un po’ di riposo
You're taken my breath away
Tu hai preso portato via il mio respiro
Now I want to breathe
Ora voglio respirare
'Cause I cannot see, what you can see
Perché io non posso vedere, ciò che tu puoi vedere
So easily
Così facilmente
I thought my demons were almost defeated
Ho pensato che i miei demoni fossero quasi sconfitti
But you took their side
Ma tu hai scelto il loro lato
And you pulled them to freedom
E li hai liberati
I kept your secrets and I thought
Ho tenuto i tuoi segreti e ho pensato
'That you would do the same
Che tu avresti fatto lo stesso
Leave me in peace
Lasciami in pace
Caught in my memories
Catturato dai miei ricordi
Lost underneath
Perso sotto di esse
Deep in my structure
Nel profondo di me
I feel a rupture
Sento una rottura
'From where she should be
Da dove lei dovrebbe essere
You're taken my breath from me
Tu hai portato via il mio respiro
Now I want to breathe
Ora io voglio respirare
'Cause I cannot see, what you can see
Perché io non posso vedere, ciò che tu vedi
So easily
Così facilmente
I thought my demons were almost defeated
Pensavo che i miei demoni fossero quasi sconfitti
But you took their side
Ma tu hai preso le loro parti
And you pulled them to freedom
E li hai liberati
'They know my secrets and won't let me go
Loro sanno i miei segreti e non mi lasceranno andare
Won't let me go
Non mi lasceranno andare
I thought my demons were almost defeated
Ho pensato che i miei demoni fossero quasi sconfitti
But you took their side
Ma tu hai preso le loro parti
And you pulled them to freedom
E li hai liberati
I kept your secrets and I thought that
Ho tenuto i tuoi segreti e ho pensato che
You would do the same
Avresti fatto lo stesso
I thought my demons were almost defeated
Pensavo che i miei demoni fossero quasi sconfitti
But you took their side
Ma tu hai preso le loro parti
And you pulled them to freedom
E li hai liberati
'They know my secrets and won't let me go
Loro sanno i miei segreti e non mi lasceranno andare
Won't let me go
Non mi lasceranno andare
I thought my demons were almost defeated
Pensavo che i miei demoni fossero quasi sconfitti
But you took their side
Ma tu hai preso le loro parti
And you pulled them to freedom
E li hai liberati
I kept your secrets and I thought that
Ho tenuto i tuoi segreti e pensavo che
You would do the same”
Tu avresti fatto lo stesso”
Tyler riaprì gli occhi quando sentì un applauso
-Alla faccia del non so cantare –disse Jay- che voce
-Non è nulla di che- disse Tyler in leggero imbarazzo
La verità su quella canzone era una. Lucille aveva ucciso la donna che Nicholas amava, non l’aveva mai perdonata per questo e lei decise di svelare la sua vera natura al mondo, non poteva sopravvivere più in quel corpo e aveva dovuto ricorrere a uno stratagemma per morire in fretta prima che lo trovassero e usassero come arma.
Le sirene erano quasi tutte fuori dall’acqua, eccetto la minore delle sorelle di Jay che l’aveva ascoltato dall’acqua. Un fulmine aveva colpito l’acqua tingendola di nero. Tutti si girarono alle urla di dolore e il padre di Jay fece per tuffarsi ma Tyler lo bloccò- è corrosiva per i mostri d’acqua
-Ma mia…- prima che potesse dire qualcosa Tyler si era tuffato e dopo aver preso fiato si immerse per cercare la sirena
Adrien sospirò- non puoi giocare sempre a fare l’eroe tu…
Jay guardò Adrien- l’acqua è nociva?
-L’acqua in questo momento è stregata, è letale- disse Adrien
-E Tyler…- provò il padre di Jay
-Non sarebbe la prima volta che si tuffa in quella robaccia- mormorò Adrien- ha la pelle dura, non muore fidatevi
Dopo quello che a tutti parve un’eternità Tyler riemerse con la ragazza sulle spalle. La tirò a riva e poggiò l’orecchio sul petto di lei- dannazione…
Senza pensarci iniziò la manovra per rianimarla e farle sputare l’acqua- Adrien la mia borsa!
Il gatto subito prese lo zaino e lo portò a Tyler- quale?
-Boccetta viola- disse lui
Il gatto tirò fuori la boccetta e gliela diede. Tyler la prese e la fece bere alla ragazza- forza piccola…non lasciarci così…
Dopo pochi minuti la ragazza iniziò a tossire e sputò di lato l’acqua nera che aveva bevuto- dove…
-Ben tornata nel mondo dei vivi- sorrise Tyler- è meglio che ti fai velocemente una doccia prima che l’effetto dell’acqua lasci il segno…cercate di non entrare in contatto con l’acqua nemmeno voi
Il padre di lei annuì aiutando la figlia ad alzarsi, toccandola attraverso due asciugamani per sicurezza- grazie Tyler
Lui scosse la testa- non ho fatto nulla di che…se non vi dispiace mi vado a togliere anch’io questa robaccia di dosso
Jay annuì- vieni ti presto qualcosa
****
Tyler raggiunse Jay vicino al bordo dell’acqua- ancora nera eh…
Il padre di lui annuì- se non fosse stato per te…
Tyler frugò nella borsa per qualcosa- avete per caso qualche scaglia di piovra?
La madre di Jay ci pensò su- credo di sì…ma per cosa ti serve?
-Purificare l’acqua ovvio- disse lui tirando fuori delle boccette e un contenitore
La donna corse in casa a prenderle. Jay lo guardò- come diavolo fai a…
-Sono pieno di sorprese, ora vediamo se la mia memoria è corretta- disse Tyler prendendo le scaglie e sciogliendole nel liquido bianco da lui creato. Si avvicinò all’acqua e lo versò con calma.
Non successe nulla per alcuni minuti, ma dopo poco si sentì un rumore di scossa. L’acqua cominciò a diventare normale e dopo un paio di minuti delle perle nere cominciarono a galleggiare fino alla riva. Tyler ne raccolse una- non sono nocive tranquilli. Ma per sicurezza sbarazzatevene bruciandole
Il padre di Jay lo guardò- come facevi a sapere cosa fare?
-Diciamo che ho parecchia esperienza in risolvere problemi magici- disse lui tranquillo raccogliendo un paio di perle e mettendole in un contenitore di vetro che poi sigillò
-Che ne vuoi farne? –chiese Jay
-Sono innocue te l’ho detto. Ma hanno un ottimo utilizzo per pozioni di protezione sott’acqua e rimedi per veleni…- disse Tyler
-Tu non sei normale- commentò Jay
La sorellina di Jay si avvicinò- Tyler…grazie di avermi salvata prima
Lui le scompigliò i capelli- nulla piccoletta
Jay sorrise- non sei contenta? Tyler ti ha fatto la rianimazione bocca a bocca…che poi mi devi spiegare come cavolo fai a essere immune al bacio di una sirena…
Tyler rise- ti stupirebbe sapere a cosa io sono immune, diciamo che ho una buona stella dalla mia parte
-Più che buona dire divina- mormorò Adrien
-Chi può essere stato? –chiese il padre di Jay
-Lucille- disse lui sicuro
Jay strinse i pugni- dobbiamo fare qualcosa a proposito…
-Lo faremo- lo rassicurò Tyler

Capitolo 10: La calma dell'Animo



Capitolo 10: La calma dell’Animo

-Grazie per avermi invitato a casa vostra Phoenix- sorrise Tyler
Lui mosse la mano- sono io che ti ringrazio di aver deciso di venire…ma devi proprio portarti quel gatto?
-Famiglio- corresse Adrien
Phoenix sospirò- quel che è
Tyler sorrise- si devo portarlo. Mi serve come sicurezza contro Lucille
-Non ti piace proprio quella strega eh? –chiese Phoenix
-Ho una brutta sensazione su di lei- ammise Tyler
Adrien sbuffò- brutta è dire poco, la strega è stata la causa della morte del mio precedente padrone
Phoenix annuì pensieroso- in effetti ha preso a spiarti
-Ha trovato dove abito e spia la mia camera. Aphys non gradisce la cosa e tenerla buona è un casino, vorrebbe staccarle la testa- disse Tyler continuando a leggere
-Non è l’unica, se non ci fermi tu saremmo già pronti a farla fuori. L’avremmo fatto con i bulli figurati con una strega- disse con convinzione Phoenix guardando Tyler
Lui sorrise e chiuse il libro, gli scompigliò i capelli- siete fantastici, grazie ma so come gestirla stavolta
Phoenix sorrise- sai, la prima volta che ti ho incontrato mi sei stato subito simpatico a vista ma avevo paura che avessi un secondo fine
-Oh ma io ho un secondo fine- disse Tyler alzandosi appena il treno si fermo per scendere. Saltò il gradino e salì di corsa una decina di gradini della stazione- sai cosa voglio fare?
Phoenix lo guardò divertito- cosa?
Adrien si sedette accanto a Phoenix- non è ovvio?
Phoenix guardò prima Adrien e poi Tyler che alzò le mani al cielo e fece una piroetta- io conquisterò il mondo
Phoenix lo guardò divertito- sei serio?
Tyler annuì- mai stato più serio di così
Adrien saltò i gradini di corsa e si sedette accanto a Tyler- io lo aiuterò, il re dei demoni ha dato il suo appoggio…tu?
Phoenix ci pensò su e poi salì le scale per mettersi accanto a Tyler- sei il mio migliore amico, ti conosco da ciò che mi sembra una vita e so che cosa pensi di fare se conquisti il mondo quindi…avrai sempre il mio appoggio
Tyler gli sorrise e mise una mano sulla spalla- voglio dominare questo mondo per far che nessuna razza si debba più nascondere. Pensaci. Licantropi che girano insieme a fenici in forma mostruosa accanto a comuni umani senza che nessuno debba temere che l’altra razza attacchi o li uccida. Nessuna costrizione. Nessun giudizio.
-Hai un bel progetto ma è irrealizzabile…- ammise Phoenix guardando la stazione deserta- nessuno mai accetterà la nostra esistenza
Tyler scosse la testa- qui ti sbagli. Gli umani temono ciò che non conoscono e se scoprono che esiste un intero mondo avranno paura, è vero, ma un buon leader sa come gestirla quella paura e renderli coscienti che nessuno li vuole uccidere. Dopo che questo avverrà accetteranno la realtà delle cose. Certo ci sarà chi non lo capirà ma a quello ci pensa un leader e anche per chi dei mostri che non accetteranno la cosa ci penserà il leader. Che ne dici? Non sarebbe un bel mondo?
Phoenix sorrise e gli tese il pugno- ci sto. Ti aiuterò a conquistare il mondo
Tyler colpì il pugno con il suo- insieme domineremo questo mondo
-Perché solo il mondo? –chiese Adrien- possiamo controllare l’universo volendo Master
Tyler prese in braccio Adrien che subito si accoccolò sulle sue spalle- sai cosa? Dominare l’universo non sembra così brutto…
-Perché no? –sorrise Phoenix seguendolo su per le scale- l’Occult Club domina l’universo…mi piace come suona. Infondo dubito che chiunque ti abbia conosciuto abbia da ridire
Tyler sorrise- e sia. Domineremo il mondo prima e l’Universo dopo!

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Capitolo 9: Quando il Re dei demoni ti invita a cena



Capitolo 9: Quando il Re dei demoni ti invita a cena

Merlion e Lionel avevano trovato Tyler fin da subito un ragazzo intrigante
Quando l’avevano portato a casa il padre l’aveva semplicemente adorato a dirla tutta. E i tre avevano subito stretto amicizia.
Era un po’ di tempo che non lo invitavano così avevano deciso di portarselo a casa per cenare tutti insieme. Stranamente Tyler si era trovato un gatto un giorno prima, un gatto nero dagli occhi diversi. Leif non l’aveva presa benissimo per qualche ragione si sentiva tradito, l’avevano sempre preso in giro ma…beh diciamo che quando Tyler aveva lasciato il gatto da solo con loro e Leif l’aveva insultato…beh…il gatto non c’era andato per nulla leggero con le offese. Quando Tyler poi l’aveva ripreso aveva evitato l’argomento e alla fine nessuno aveva avuto voglia di sapere.
Sinceramente? Non era la prima cosa assurda che capitava con Tyler intorno quindi…
Il re dei demoni stava tranquillamente parlando con Tyler sulla gestione del regno dei demoni
Era, per i ragazzi, un argomento noioso e poco capibile, Tyler invece stava parlando con lui e dando anche validi suggerimenti, almeno dal sorriso del padre sembravano validi
-Tyler sei sempre pieno di sorprese- rise il re demone- comunque…- prese un sorso del suo vino- come mai quel gatto?
Adrien aprì un occhio pigramente, era così bello essere di nuovo sulle spalle del suo padrone. Tyler gli accarezzò la testolina- lui è Adrien, l’ho trovato e preso con me
-Hai un vizio a prendere randagi o sbaglio? –chiese il padre dei ragazzi
-Si riferisce a Leif –disse Merlion
Tyler rise- randagio?
Lionel annuì- lo è infondo
-Comunque…Adrien è…il mio famiglio, vero Adrien? –chiese Tyler al gatto
Lui annuì piano
-Famiglio? –chiese il re demone
Tyler posò la mano sul tavolo- Adrien, presentati su
Il gatto si alzò e saltò sul tavolo di fronte al re dei demoni- piacere di conoscerti credo…io sono Adrien Flamel, famiglio del giovane Tyler
Lionel e Merlion scattarono in piedi- allora sapevi che parla!
Tyler bevette tranquillo un sorso di succo d’arancia- non ho mai negato di essere al corrente della cosa
-Un famiglio…di che tipo se posso? –chiese il re demone
-Sono uno spirito millenario di tipo oscuro. Il mio potere aumenta le capacità del mio padrone, ma non ne ha bisogno, il mio padrone è fantastico così com’è
Tyler gli accarezzò la testa- perché non fai vedere l’altra forma Adrien
Adrien saltò giù e tornò umano- come ho detto…io sono Adrien Flamel
I ragazzi lo guardarono stupiti
-Spirito oscuro
Adrien posò una mano sulla spalla di Tyler- e famiglio del futuro dominatore di questo mondo
Il re dei demoni scoppiò a ridere- oh boy…l’ho sempre detto che tu avevi un dono ragazzo…

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Capitolo 8: Lettera di un padre



Capitolo 8: Lettera di un padre

Era domenica quel giorno. Aphys non era potuta venire quella notte perché il padre l’aveva impegnata in qualcosa. Era passata una settima dall’arrivo di Aphys, tutti si erano abituati alle novità, tra cui un Tyler leggermente più reattivo alle provocazioni dei bulli.
C’era da dire che aveva facilmente scoperto Lucille spiarlo, non che la cosa importasse, la sua casa era protetta da incantesimi ben più potenti di quelli posti da Natasha. Infondo aveva parecchie amicizie nella razza magica delle streghe e stregoni. Il suo lavoro di paciere aveva poi aumentato di parecchio le sue conoscenze e di certo Lucille non poteva battere tutti quegli incantesimi anche se avesse voluto
Quel giorno trovò una lettera nella sua casella postale. Una lettera del padre.
Non era mai di molte parole il padre a dirla tutta. Ma quella volta la lettera era davvero corta. Era stato ferito durante uno scontro e stava tornando a casa per riposarsi.
Il padre era ferito…fantastico. Odiava quando chi amava si feriva
Non importava, si disse buttando la lettera sul tavolino, avrebbe preparato il necessario per curarlo.
Per fortuna la conoscenza della vita precedente comprendeva moltissimi rimedi medici. Poteva riportare in salute chiunque.
Si guardò allo specchio senza pensarci. Il suo precedente corpo e questo erano simili a pensarci. No…in realtà…il precedente corpo aveva meno potenziale di questo. Gli allenamenti estenuanti del padre avevano dato lui un corpo molto più potente del precedente. La memoria poi era stata approfondita dalle nuove informazioni che raccoglieva. Certo quel corpo era quello che aveva usato per millenni, ma questo era molto più potente e di sicuro aveva migliori possibilità per il futuro. Nella sua vita passata non aveva avuto una bella famiglia, per chi era venne abbandonato e si dovette crescere da solo, aveva amici ma li poteva contare sulle dita di una mano e per i nemici…l’elenco non finiva più. Lucille era una delle persone che aveva considerato amica…prima che lei diventasse ossessionata nelle capacità che aveva e che lo desiderasse come suo partner. Al rifiuto di lui lei aveva reagito male. La situazione era finita con la sua morte e la reincarnazione in un nuovo corpo.
Alla fine dei conti…non era finita benissimo la loro relazione…
Sfiorò la collana datagli da Aphys.
Lei era la sua Lynn. Erano anime gemelle…non aveva mai pensato di trovare l’amore dopo la sua adorata…già…ma stavolta non avrebbe permesso a Lucille di portargliela via
Adrien…
Già come diavolo aveva fatto a dimenticarsi del suo famiglio?
-Quel gatto starà dando di matto. Uno spirito come lui che si è unito volutamente a un umano e non lo può servire…
Senza pensarci si vestì e uscì a fare una passeggiata
Se i suoi sensi avevano ancora il loro potere ora il suo famiglio doveva essere intorno al centro città
Trovare un gatto in quel posto…beh poteva farcela infondo
Controllò nello zaino se aveva con sé il suo libro in caso di necessità, per fortuna era sempre preparato in caso di pericolo
Lucille lo stava tenendo d’occhio ma non poteva tenerlo sempre d’occhio
Doveva solo trovare il suo famiglio, poi avrebbe pensato a come liberarsi della strega
Non ci mise molto ad arrivare al centro città. Già che c’era…avrebbe potuto benissimo svolgere qualche commissione…
****
Adrien guardò intorno all’ennesimo gruppo di umani prima di continuare la sua fuga. I suoi occhi erano diversi, uno d’argento e uno d’oro, la pelliccia nera e i sensi magici erano attivi. Stava cercando il suo master da secoli ormai…era rinato? Doveva o…
Si trovò bloccato in un vicolo- ah non di nuovo…
Due umani lo avevano seguito per un bel po’ di ore, era stanco di correre ma senza il suo master poteva solo combattere sotto forma di gatto…non che fosse debole ma…diciamo che il potere non poteva controllarlo altrettanto bene
-Forza prendilo
Adrien guardò per vie di fughe ma prima che gli servissero i due erano caduti a terra svenuti.
-Ma guarda un po’…mi ricorda la prima volta che ci siamo visti- quella voce era famigliare
Adrien alzò il muso verso il biondo
-Non guardarmi così- Tyler si inginocchiò e lo accarezzò con sicurezza- è così che tratti il tuo master Adrien?
-Nicholas? –chiese lui
-Tyler è il nome ora- disse lui- è bello rivederti da gatto…ma forse è il caso…
Adrien lo guardò prima di sentire di nuovo il potere fluire in lui. Si trasformò in un umano dalle orecchie e coda da gatto, gli occhi e i capelli erano come il sé gatto- Master…
Tyler lo abbracciò- è bello vederti
-MASTER! –disse lui stringendolo forte- non mi lasci più
Tyler rise- torna gatto su. Andiamo a casa Adrien
Lui annuì e divenne subito il sé gatto per poi subito accoccolarsi sulle spalle di Tyler- abbiamo tanto di cui parlare Master
-Si lo penso anch’io. Ma per ora andiamo a casa

I just got a daughter somehow

I just got a daughter somehow Trama: Il migliore cacciatore del mondo era alquanto triste per l’assenza di una dolce metà e figli nella sua ...