Capitolo 12: I hate that I
like you
Anche se non posso vedere posso vedere nei miei sogni. E i
miei sogni…i miei sogni sono parecchio…come dire…strani.
Delle volte sogno di essere in un campo di battaglia a
combattere uomini in armatura antica.
Delle volte sogno di essere in una nave a combattere una
tempesta.
Delle volte sogno di essere a un banchetto a sentire delle
storie.
Delle volte non vedo che buio e sono io chi le racconta
quelle storie.
Delle volte sono piccola, forse nata da poco, e due serpenti
cercano di uccidermi ma io li stritolo con le mie mani.
Delle volte sono in un tempio a pregare un dio o una dea.
Delle volte sono a cavallo a cacciare qualcosa.
Delle volte sono circondato da nemici e provo tanto dolore.
Delle volte sono in un labirinto e cerco di fuggire da
qualcuno.
Delle volte sono a casa a tessere la tela e sento di star
aspettando qualcuno.
Delle volte sono a testa in giù e sono piccola e qualcuno mi
immerge in dell’acqua.
Delle volte sto seducendo una donna che ha trasformato i
miei amici in maiali.
Delle volte sono in catene e trascinata da nemici nella loro
base.
Delle volte sono in una libreria a studiare.
Delle volte sono contro mia madre Medusa e lei mi pietrifica
all’istante.
Delle volte sono contro le sirene e mi tappo le orecchie con
la cera.
Delle volte sono in acqua e sto cercando di non annegare.
Delle volte sono in un bosco e mi trasformo in albero per
sfuggire a qualcuno.
Delle volte sono a caccia e trovo qualcosa di strano nel
bosco.
Delle volte sono nascosta da qualcuno e devo fare silenzio.
Delle volte vedo qualcuno morire di fronte a me e divento
furiosa.
Ogni volta sogno la vita di qualcuno che non conosco e non
ho mai visto prima
Ogni volta sogno la vita di qualcuno a puntate e quando
finisco emozioni non mie, ricordi non miei e abilità non miei diventano miei.
Quando successe la prima volta sognai un cantore privo di
vista come me, ero da poco sotto le cure di Medusa e grazie a quei ricordi
riuscii a imparare più velocemente come gestirmi da sola. Quella persona aveva
vissuto per anni privo di vista e ciò l’aveva reso molto autonomo.
Quando successe di nuovo imparai ad usare arco e frecce
senza vedere, il che fu strano perché nessuno mi aveva mai insegnato.
Imparai spada, lancia, corpo a corpo, danze provocanti,
magia, riti sacri…
Questo conoscenze non sono mie ma sono mie in qualche modo. È
come se la mia abilità di vedere il futuro si fosse evoluta nel vedere il
passato, specificatamente un determinato tipo di passato, il passato di coloro
che vengono ricordati in leggende e miti. Il passato di eroi e mostri. Vittime e
carnefici.
Perché? Perché ho questi ricordi però?
Dopo l’attacco di quell’uomo un'altra serie di ricordi mi è
tornata in mente. Ho finito la serie di ricordi che parla di una sarta il cui
padre è sconosciuto che ha però madre mortale. Non era Aracne come pensavo
inizialmente, era solo una normale mortale. Ho ricordi di questo tipo anche, di
comuni mortali come cuochi, soldati, sarti, pecorai…persone mai citate in miti.
Persone che non hanno nulla a che fare con nulla di mitico ma hanno una sola
cosa in comune…uno dei due genitori manca sempre all’appello. Sia il padre mai
tornato dalla guerra, la madre morta misteriosamente, orfani del tutto di
entrambi i genitori…le rare volte in cui entrambi sono presenti però sento che
è sbagliato, come se uno dei due non fosse il vero genitore ma fosse forzato in
quel ruolo…
Ci metto mesi a ricordare le abilità di ciò che sogno perché
sono a puntata e spesso queste altre vite si intromettono o altre iniziano a
voler venir ricordate. Quando finisco di ricordarle però devo assimilarle, c’è
una specie di countdown che inizia nella mia mente prima che io recuperi l’abilità
al pieno delle forze, questo conto alla rovescia si accorcia se qualcuno mi insegna
le basi dell’abilità. Per questo chiesi a Nott di insegnarmi a combattere o
almeno le basi, grazie a lui ridussi il tempo di ogni abilità di combattimento
che spunta fuori dai ricordi. Le abilità sono lente da apprendere e il mio
corpo non è quello di chi le possedeva originariamente quindi ci vuole ancora
più tempo per la cosa. Ma posso aspettare.
-Buongiorno amore- dice Mamma sorridendomi e poi si blocca-
hai di nuovo mal di testa?
Io annuisco sedendomi a tavola. Questo succede sia quando
finisco la vita di qualcuno sia quando un’abilità viene finalmente assorbita
del tutto. Le vite prendo sono di vari miti di varie zone del mondo e ciò
implica anche che spesso non capisco la lingua che viene parlata in quel sogno,
per esempio uno dei sogni che ho avuto di recente è stato in un luogo desertico
vicino a una costruzione che sarebbe stata la tomba di un uomo a potere, un
faraone credo. Per questo chiedo sempre a mia madre libri su libri per imparare
nuove lingue, le lingue mi aiutano a leggere meglio la situazione dei sogni e
se capisco qualcosa il mio mal di testa si allieva. Non è bello sognare vite
altrui.
-La situazione di ieri deve essere stata la causa- dice papà
mettendomi una mano in fronte- sei un po’ calda, forse è meglio se dormi un po’
dopo aver mangiato
Questo è un altro effetto che può causarmi ricordare una
vita di particolar valore per me o con un’abilità davvero difficile da imparare…detesto
questo potere e detesto ancora di più che mi piaccia avere la possibilità di
poter imparare più velocemente della norma queste abilità- dormirò dopo allora…
Mamma mi bacia la guancia posando un piatto sul tavolo- ci occuperemo
noi di tutto piccola.
Mi piace avere un potere che possa, almeno in parte, dare
loro una mano. Detesto però ricordare gli eroi che sono andati contro mamma e
gli altri. Detesto anche che mi piaccia sapere le loro abilità però…
Basil mi accarezza i capelli- papà e mamma non ti faranno
più finire in quella situazione amore, puoi stare tranquilla
Sorrido- grazie papà
E detesto ancora di più sapere che ogni giorno che passa
qualcosa che non dovrebbe si sta risvegliando. Qualcosa che ha occhi che a mia
differenza possono vedere. Occhi che non vedono la differenza tra amico e
nemico…
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