Capitolo 31: Not the fairytale type
Le cose tra Leila e John non erano mai state per “il per sempre
felici e contenti” delle favole. Stessa cosa poteva venir detta delle cose tra
Jeremy e Steph.
Se Jeremy e Steph avevano un tira e molla continuo, specie
per problemi di comunicazione tra i due; Leila e John avevano un problema di
sincerità. John, infatti, trovava difficile dare la sua onesta opinione sui
suoi sentimenti per Leila…in realtà era scorretto dire ciò, aveva zero problemi
a dirlo a chiunque glielo chiedesse, purtroppo ogni volta che ci provava a
dirlo alla diretta interessata diventava incapace di parlare, il che era
divertente per chi lo vedeva. Jeremy in tanto aveva problemi a capire cosa era
“normale” dire alla propria ragazza e spesso ciò che diceva veniva interpretato
in maniera molto…da stalker…anche se lo stalker della coppia non era lui.
John scese sull’isola con il fucile in mano- non dividetevi,
non è una buona idea in territorio nemico o sconosciuto
-O in un horror –disse Jeremy seguendolo con la sua
attrezzatura per cercare le ragazze
John ruotò gli occhi- dove?
-Nord-est- disse Jeremy controllando lo schermo
-Mantenete la formazione, andiamo! –disse John
****
Leila prese il fucile- Steph
Stephanie si affacciò dal piano superiore- movimento?
Elizabeth annuì preparandosi a sparare e Stephanie la
raggiunse di corsa con un fucile in mano- Ribelli?
Steph scosse la testa- sono scarponi armati quelli che sento
Leila
-Abbiamo distrutto il dispositivo che preveniva di entrare
sull’isola…- disse Elizabeth guardandola
Un fucile si poté vedere di striscio e qualcuno calciò la
porta.
John aveva il fucile puntato contro Leila e lei contro lui-
Leila?
-John? –chiese lei abbassandolo imitata dai ragazzi
-Menomale stai bene- disse lui entrando e tirandola in un
abbraccio
-Sai voi due che vi puntate il fucile contro mi ricorda come
vi odiavate da piccoli…- disse Steph
-Ah…ehm…ciao Steph –disse John
-Tranquillo so che la tua priorità è mia sorella- disse lei
abituata a venir esclusa dalla mente del ragazzo
-Scusami –disse lui sincero
Lei ruotò gli occhi divertita e venne abbracciata di forza-
che diavolo!?
-Steph! –disse Jeremy stringendola con più forza di ciò che
doveva. Certo Jeremy era più che altro un ragazzo da laboratorio, ma era
comunque un piccolo Ercole di forza, infondo spostava macchinari parecchio
pesanti da solo perché gli altri li avrebbero rotti, il che aveva reso per lui
facilissimo avere un corpo parecchio forzuto.
-J-J-Jeremy! –urlò lei diventando in automatico viola- che
diavolo ci fai qui?! Mollami! Jeremy!
Il biondo ignorò le proteste continuando a tenerla stretta.
Leila guardò la sorella- quindi state di nuovo insieme?
-A giudicare dalla scena- disse una ragazza entrando- direi
che siamo di troppo
-Milly! –sorrise Leila abbracciando la ragazza orientale-
siete tutti qui?
-Ovviamente, se lasciavamo solo quei due non credo l’isola
si sarebbe salvata dal venir distrutta- disse un gigante bruno entrando, la
porta era sui due metri di altezza ma lo stesso si era dovuto piegare per
entrare- come sempre le porte troppo piccole…
-Sei tu che sei una montagna che cammina- disse Stephanie
liberandosi dalla presa di Jeremy
-Oh –disse Leila- prima che mi dimentichi, tra un giorno ci
sarà il rito
-Rito? –chiese Jeremy aggiustandosi gli occhiali
-Rito in cui vogliono sacrificarci- disse Steph
-Cosa!?
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