WitchandAngel : Capitolo 4: Bad Timing

Capitolo 4: Bad Timing

Capitolo 4: Bad Timing

Era il quinto giorno di mare sulla nave ed erano ormai certi che Aaron fosse molto più che interessato ad Aphmau ed era anche facile notare quanto la ciurma si fosse affezionata ad averla a bordo.
Da quando Aphmau era entrata sulla nave, i pirati avevano avuto solo giorni e giorni di sole e mare calmo, cosa che aveva reso la navigazione molto più semplice. Neanche a dirlo lei era diventata il loro portafortuna.
Aaron sorrise guardandola muovere piano la coda- mi piace parecchio la tua coda sai?
Aphmau ridacchiò- oh? Non sapevo avessi quel tipo di perversione…
Lui le sorrise- non lo è, solo è affascinante vederti muoverla
Aphmau alzò la coda e l’avvicinò al pirata- credo tu l’abbia già toccata ma…
Lui la sfiorò tranquillamente- ha una bella sensazione
Aphmau sorrise- è piacevole vero? Sono diverse da quelle dei pesci o dei serpenti le nostre
-Se non vedessi penserei che è pelle umana- ammise Aaron
La nave venne mossa di colpo e Aaron si ritrovò Aphmau sopra per il colpo
-Che diavolo? –chiese guardando entrare di corsa uno dei suoi uomini- che succede!?
-Nave pirata rivale! Siamo sotto attacco capitano- disse lui
-Cazzo…in posizione! Tutti! –disse lui prendendo in braccio Aphmau e posandola nel letto- tieni la coda coperta e fingiti un’umana, non tutti i pirati sono…
-Sento presenza di Siren –disse Aphmau guardandolo
-Fantastico! –disse esasperato Aaron- non muoverti dal letto, non tornare in acqua e…tieni questo- disse dandole un pugnale dal comodino- ti chiamerò io prima di entrare o uno della mia ciurma dirà il tuo nome, se non apriamo così non è uno di noi che sta entrando
Lei annuì e lo afferrò per il polso prima che andasse via- sta attento
Lui sorrise- sono un pirata piccola, non ho paura di due mocciosi con una spada fidati…ci vediamo tra poco
Aphmau sentì la porta venir chiusa a chiave e strinse il pugnale. I rumori dal piano superiore non erano rassicuranti, colpi di pistola e i ferri delle spade che si incontravano gli uni con gli altri. Guardò dalla finestra il mare e notò il colore più scuro
-Siren…- disse piano notando le creature pronte a divorare i malcapitati che finivano in acqua
Senza pensarci chiuse gli occhi e si concentrò
-Papà non sarebbe contento se sapesse che sto per usare i miei poteri così ma…
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Aaron guardò un pirata scendere le scale- dannazione…
-Capitano vai- disse Thomas tagliando la gola di un pirata- ci occupiamo noi del resto di questi
Aaron annuì correndo dietro al pirata ma venne bloccato da altri tre uomini- cazzo…levatevi!
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Aphmau era nel letto quando vide la porta venir forzata aperta e vide l’omone entrare.
L’uomo sorrise- oh…ma che bella puttanella
-Aphmau! –urlò Aaron guardando il pirata avvicinarsi a lei- allontanati da lei
L’uomo lo ignorò e afferrò Aphmau per il polso. Con poca attenzione la tirò su di peso e Aaron si aspettò di vederla cadere per la coda, fu stupito però nel vederla traballare su due gambe, nascoste da un vestito color acquamarina che scendeva dal corpetto che aveva al seno. Lo stupore venne superato subito per attaccare il pirata e spingerlo fuori dalla sua cabina. Le spade vennero fatte cadere e l’omone riuscì ad afferrare Aaron per il collo.
-Il più pericoloso dei pirati! –rise l’omone stringendo la presa- ora vediamo chi è il più…
Il pugnale che era in mano ad Aphmau si ritrovò conficcato nel lato della testa dell’omone che mollò la presa, dando modo ad Aaron di estrarlo e sgozzarlo sul posto. L’omone cadde a terra e Aaron lo seguì in ginocchio per riprendere fiato.
Aphmau gli si avvicinò- stai bene?
Lui annuì con il fiatone e la guardò- quelle da dove cazzo sono uscite?
Lei sorrise- va ad aiutare la tua ciurma e ammucchiate i cadaveri sul ponte, vi farò vedere come sbarazzarvi dei corpi senza dare cibo alle Siren
Lui annuì rialzandosi- mi devi delle spiegazioni…
-Le avrai –disse Aphmau vendendolo salire le scale
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-Aaron porti Aphmau sopra? –chiese Thomas
-Non c’è bisogno –disse lei salendo le scale e facendo una smorfia- come fate voi umani a camminare su queste è un mistero per me
Aaron sospirò notando gli sguardi della sua ciurma- ne so quanto voi, non chiedetemelo grazie…come ci sbarazziamo dei corpi?
-Vecchio Alcool- disse Aphmau- quello andato a male o diventato aceto
-Ne abbiamo –disse Nicholas- era sulla nave a fianco
-Bene- disse Aphmau- unitelo con dello zucchero o del sale e mettete i pirati sulla nave vicina, prendete ciò che vi serve da lì e date fuoco alla nave. Non possono nutrirsi di cadaveri bruciati poiché hanno poca carne e organi vitali intatti.
-Bene…facciamo allora pirati arrosto per le Siren- disse Aaron prendendo Aphmau per il polso- e dopo io e te facciamo due chiacchiere
Lei annuì poggiandosi a lui- le gambe sono scomode da usare…
Lui sorrise- vedrò di farti trovare qualche attività piacevole con cui usarle…





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