WitchandAngel : Capitolo 29: My parents

Capitolo 29: My parents

Capitolo 29: My parents

Nella sua vita non aveva mai pensato a chi potessero essere i suoi genitori.
La prima memoria che aveva era di quelle persone che si prendevano cura dei bambini per poi venderli come schiavi. Non erano calorosi, non vi era affetto nelle loro parole o nei loro gesti, per loro lei era solo una merce danneggiata.
Era strana come carattere, troppo calma, troppo ubbidiente e troppo percettiva per la sua età, a quello veniva poi aggiunto lo strano modo che i suoi sogni avevano di farla cambiare fisicamente.
Era un errore mostrarsi forti o con poteri in quel posto, per ciò divenne la più docile degli agnellini, sapendo che non aveva molte possibilità senza una forza esterna che la salvasse.
L’età in cui qualcuno decise di comprarla sarebbe stato a otto anni e quella persona era un nobile dal grosso pancione con un particolare interesse per le bambine. Mancavano ancora anni ma…per sfuggire al destino di essere una schiava sessuale fuggì velocemente di notte, usando al massimo che poteva i suoi sensi ma lo stesso venne catturata.
Prima che potesse reagire si ritrovò in mano a quella che divenne poi sua madre, Medusa.
Fu per la prima volta che sentì cosa significasse venir amati.
Che provò l’affetto di una madre.
Che provò l’affetto di una famiglia.
Fu Medusa che la salvò dal baratro in cui era e le diede una nuova vita.
Chiamarla mamma fu solo naturale per lei.
Basil divenne il suo papà.
Medusa divenne la sua mamma.
Loro divennero la sua famiglia quindi perché pensare a un’altra famiglia?
Ma aveva una domanda sui suoi genitori.
Perché l’avevano abbandonata?
Sapere che non era così era stato…
E ora cosa volevano che lei facesse?
Non poteva dire un “evviva ho trovato i miei genitori” e voltare le spalle a chi l’aveva cresciuta, amata e protetta.
Non poteva dire un “troppo tardi per voi” e voltare le spalle a chi avrebbe dato di tutto pur di non perderla.
Nessuna delle due coppie meritava di non avere un figlio.
Nessuna delle due coppie meritava di ritrovarsi priva dell’affetto di una famiglia…
Hera aveva cercato la figlia per anni infondo ma…
Medusa era sempre stata una madre amorevole…
Sarebbe stato egoista da parte di lei chiedere di non farla scegliere?
Medusa era sua madre.
Nel suo cuore Medusa era sua madre.
Ma così lo era Hera.
L’unica differenza che le due avevano era il sangue nelle loro vene.
Per lei però la parola “madre” non cambiava.
Sarff si allontanò dall’abbraccio di Hera e guardò il sorriso tirato di Medusa, era evidente che sorrideva solo per evitare che si notasse che voleva piangere.
-Sarff? –chiese piano Hera notando lo sguardo verso Medusa e capendo qualcosa- oh…
Sarff tese una mano verso Medusa facendole segno di avvicinarsi- io…non voglio abbandonare mamma Medusa e papà Basil
Gli occhi di Hera divennero lucidi- oh…
-Ma non voglio nemmeno abbandonare i miei genitori biologici- disse Sarff prendendo la mano di Hera- quindi…posso tenere entrambi nella mia vita?
Hera guardò Medusa che la stava osservando.
Potevano farlo?




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