WitchandAngel : Capitolo 22: I love my life cause is a mess

Capitolo 22: I love my life cause is a mess

Capitolo 22: I love my life cause is a mess

Sarff sospirò rivalutando le informazioni che aveva in testa. Anche se aveva vissuto i fatti in terza persona e non poteva essere certa della cosa, qualcosa le diceva che la bimba che Hera e Týr hanno avuto era lei. Per nasconderla il colore dei capelli, il colore degli occhi e il suo stesso sangue erano stati modificati per nasconderla da occhi esterni. Lo stesso odore che emanava era ridotto visto che alcuni tipi di mostro potevano percepire la presenza di sangue divino anche solo dall’odore e la cosa rendeva facile mascherare odori secondari. Questo la aiutava con la sua storia con Hydra, Cerbero infondo però avrebbe avuto poche possibilità di riconoscere l’odore del fratello visto che lo incontrava poche volte e mai solo, solitamente anzi c’era anche uno dei suoi fratelli o si trovavano in una zona con odori più forti di quello di Hydra, senza contare che si faceva sempre una doccia per prevenire la cosa. Hydra non voleva ancora tornare a essere “vivo” infondo…
Perché però sua madre l’avrebbe resa priva di uno dei sensi più vitali per una bambina, la vista?
L’unica opzione che le veniva in mente era che aveva ereditato uno dei più grandi tratti distintivi della dea, gli occhi. Il colore poteva essere diverso ma la dea aveva uno sguardo particolarmente riconoscibile, così riconoscibile che il suo travestimento poteva venir completamente smascherato se quel dettaglio non veniva coperto. Se i suoi occhi erano come quelli di Hera allora era logico che una bambina con quello sguardo sarebbe subito saltata all’occhio.
Un secondo pensiero però le venne in mente. E se non era stata la dea madre a toglierle la vista?
I suoi poteri in sé erano collegati al ricordare eventi, fossero in prima o terza persona, fatti e persone. Con il ricordo di queste alcune abilità per lei diventavano facili da assorbire ma mai aveva preso la vista. Ciò le faceva credere che doveva o ricordare totalmente ogni cosa o sbloccare il suo sangue divino. Il sangue di Hydra non funzionava sui suoi occhi ma aveva avuto effetto sul braccio mozzato del padre, ergo non era il poco effetto del sangue il problema ma il fatto che lei non dovesse vedere. Che sapesse di dee prive di vista non ve ne erano o almeno nessuna a lei nota tornava in mente, inoltre era certa che nessun semidio fosse mai nato privo di vista da sua madre o da suo padre. La mancanza di vista era un fattore anche genetico, certo non era solo quello ovviamente, ma se lei era cieca aveva più probabilità di trasmettere il gene difettoso a un figlio e in quella linea famigliare poteva nascere un bambino che avrebbe perso la vista o avrebbe avuto problemi a essa. Era normale per esempio avere molti membri della stessa famiglia con necessità di occhiali, sia per età che per difetti vari. Era sicura che nessuno dei due avesse questo tipo di problemi quindi ciò era escluso, poteva essere nata priva di vista ma i ricordi acquisiti le facevano pensare che era qualcos’altro la causa.
Se avesse potuto accedere ai suoi veri poteri, di cui questi ricordi parevano parte, avrebbe anche potuto capire se era una specie di condizione per poter usare i poteri ma sapeva che nella forma umana avrebbe comunque avuto il potere di vedere anche se in quella divina non poteva.
Un’altra domanda era…che dea era lei?
Avere entrambi i genitori dei indicava che lei era una dea non una semidea, questo comportava che aveva ereditato un ruolo da compiere e quel ruolo influenzava il suo corpo in parte, Hera ad esempio era particolarmente fertile essendo la dea del parto mentre suo padre era particolarmente bravo nelle battaglie essendo il dio della guerra e aveva un fisico pronto alla lotta e allenato dalla nascita.
A giudicare dai ricordi ottenuti, lei stava sbloccando i poteri il giorno in cui Medusa l’ha salvata…
No era sbagliato…
-Mamma? –chiese entrando in fretta in cucina
-Si tesoro? –chiese Medusa
-Il giorno in cui mi hai trovato…cosa ti ha spinto a uscire? –chiese Sarff
-Oh…quel giorno avevo una brutta sensazione e i miei serpenti erano molto nervosi- disse lei- era quasi come se qualcosa mi chiamasse diciamo…perché lo chiedi?
-Uno…strano sogno- disse Sarff sedendosi a tavola
Coincidenza?
No…Medusa aveva sentito un richiamo. Per la precisione i suoi serpenti continuavano a imporle di uscire e ciò l’ha condotta a trovarla…e se…
-Mamma esiste una dea dei mostri? –chiese Sarff
-La cosa più vicina dovrebbe essere Hera- disse Cerbero entrando- sono venuto a trovarvi!
-Hera? –chiese Sarff
Cerbero annuì- infondo era lei ad addestrare noi mostri contro il marito, lei è la dea del cerchio dell’Olimpo più vicina a noi penso
-Quindi se Hera avesse una figlia o un figlio il titolo potrebbe nascere nel bambino? –chiese curiosa Sarff
Cerbero annuì- penso di sì, una delle figlie è diventata la dea della Discordia e lei in quel periodo era in continua lite con il marito da ciò che mi disse Ade, quindi una figlia completamente dea potrebbe avere il ruolo di “Dea dei Mostri”
-E c’è qualche segno particolare per la cosa? –chiese Sarff
-Se è come me- disse Ade entrando e guardando male Cerbero che si era accoccolato Sarff- può percepire i mostri, io posso sapere quando qualcuno muore e si trova alle porte del mio regno e posso richiamarne il corpo o l’anima volendo, non mi stupirebbe che una dea dei mostri possa chiamare a sé i mostri in situazione di bisogno, infondo è normale per un dio chiamare i propri credenti o chi protegge no?
Sarff annuì, quello spiegava parecchie cose…non tutto ma…
-Perché lo chiedi? –chiese Ade ricordando bene che la figlia di Hera era ancora scomparsa
-Perché ho visto qualcosa –disse Sarff- e se quel qualcosa è corretto ci sarà un grosso caos a breve…
Ade la prese per le spalle- la bambina…ehm…la persona che hai visto…com’era di aspetto?
-Identica a Hera –disse Sarff- se si vede i colori originali di occhi e capelli è una copia della dea in pratica, ha elementi del padre ma…sono molto simili…
Ade la strinse in un abbraccio- non hai idea di ciò che hai appena detto Sarff…Medusa torno un secondo sull’Olimpo, Hera…
-Vai su- disse lei- so meglio di chiunque altro quanto starei male se mia figlia sparisse
Lui annuì- Sarff sai quando lei apparirà
Lei sorrise ripensando alla visione di quella mattina- tra una settimana circa…durante una lotta che rischierà di uccidere qualcuno importante per la ragazza…
Ade annuì sparendo velocemente e Cerbero la annusò piano- strano…hai…uno strano odore oggi o sbaglio?
Sarff gli sorrise- no, è la tua immaginazione
-Sicura? Hai un odore famigliare- iniziò Cerbero ma venne tirato via da Basil
-Hey sacco di pulci, chi ti ha dato il permesso di stare così appiccicato alla mia bambina? –chiese Basil
Cerbero guaì- Basil mi fai male!
-Meglio! –disse lui
Sarff sorrise piano, non invidiava Hydra per nulla in quel momento perché tra i quattro genitori che si ritrovava…nessuno di loro avrebbe avuto un carattere facile da gestire…



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