Capitolo 63: Mezzo angelo, levati 3/14
Pandora guardò diffidente il paesaggio desolato. Erano
arrivati a Kalista, una città ormai abbandonata di Angeli caduti.
-Dove siamo? –chiese Vex
-Kalista, il regno dei dannati- disse Falcon
Lui lo guardò chiaramente confuso
Pandora sospirò guardando le piume nere sul cemento- gli
angeli caduti, maledetti o dannati. Gli angeli che disubbidirono a un ordine
del loro capo e vennero scacciati…
-Ma perché qui è tutto così…decadente? –chiese Ilias
-Perché come i licantropi abbandonano gli Omega, come i
vampiri scacciano i “impuri”, come gli umani cacciano i maghi…ognuno ha il suo
“debole” nel regno e gli angeli caduti sono l’anello debole degli angeli Vex,
ogni razza ha il suo- disse Pandora- questo è quello che succede quando questi
anelli deboli cercano di crearsi una miglior vita…li sterminano…cerchiamo il
bracciale e andiamocene…
*****
-Avete sentito? C’è qualcuno- disse Orion
Pandora accostò l’orecchio al muro- spostatevi
-Perché cosa vuoi…- iniziò Erick
Pandora con un calcio fece volare la libreria contro il muro
accanto liberando una porta
-Che cavolo era? –chiese Loki
-Non lo so ma ho sempre meno voglia di farla arrabbiare-
ammise Vex
Pandora aprì la porta piano e guardò all’interno- c’è…un
ragazzo
Pandora accese una sfera magica e ciò che vide fu un ragazzo
dai capelli biondi e occhi neri, legato, con le ali quasi del tutto prive di
piume, molte ferite sul corpo e parecchie cicatrici. La guardò mezzo
incosciente mentre lei subito lo liberò dalle corde e lo sostenne quando
crollò- chi…
-Shh…ci presenteremo dopo biondino, ora lascia che ci
occupiamo di te- disse Pandora aiutandolo a stare in piedi e usando un
incantesimo per cominciare a curare le ferite superficiali, le serviva acqua
per quelle più gravi però, mentalmente ringraziò Dremos, anche se non era
sicura del perché
-Allora…non tutti gli angeli rinnegano i caduti…- disse lui
svenendo
****Secoli prima****
-Sei inutile! –le urlò il padre- smettila di provare a
nascondere tuo fratello!
-Neipleh non ha fatto nulla!
-Smettila di mentire! Lo so cosa ha fatto! Non vorrai farmi
credere che hai ucciso tu le mie guardie! Appunto…non puoi…sei solo una misera
stupida e inutile femmina…
Lo guardò allontanarsi, doveva stare zitta ma la sua lingua non
glielo permetteva- e chi ha detto che io non possa farlo?
L’uomo si girò verso di lei e la guardò fisso
-Sai…la storia è piena di piccoli, indifesi personaggi che
sono poi diventati una grande minaccia- lo guardò negli occhi- non
sottovalutarmi solo perché donna…infondo…una donna ti ha imbrogliato e mi ha
fatto nascere…sei sicuro sia l’unica che possa farlo?
****
Morgana fece cadere la spada- no…
-Che stavi facendo? –chiese Shin
-Volevo solo vedere se un demone muore per una pugnalata…
-Morgana? –chiese lei
-Sta tranquilla mamma…- disse lei allontanandosi- un giorno
vedremo quando dura è ucciderlo…
****
-E quindi…-rise Shin- hey? Oh…sei la te futura immagino…
-No ma dai?
-Cosa hai visto che ti ha portato qui?
-Non lo so- ammise lei- non so neanche se questo sia prima o
dopo quell’evento…Morgana è entrata qui con una spada…voleva provarla su di te…
-Su…questo non è ancora successo…starò attento…immagino sai
che lei non è lei vero?
-Ho un ricordo di lei che è stata ipnotizzata o una cosa del
genere
-Beh circa…si dovrebbe essere corretto…non so chi ma credo
tu…o meglio mia moglie, lo sappia, ma non credo l’abbia ancora ricordato…
-Ho un’idea su chi sia in realtà…
-E come mia moglie non me lo dirai…-sospirò lui- non sono
con te vero?
-No…ma ho trovato un angelo oggi
Lui storse il naso- ma perché hai la brutta tendenza a
trovarti ragazzi intorno?
-Non è colpa mia se loro trovano me…
-Quando tornerò io e te faremo un discorsetto amore- disse
lui baciandole la mano- ora lascia che mia moglie torni da me…hai da fare
immagino…
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