Capitolo 8: Yes, I’m sure
-Sto bene- dico per la centesima volta a Mr Inchiostro
-Lilith per una volta in vita tua puoi lasciare che qualcuno
ti aiuti? E…potresti chiamarmi con il mio nome per piacere?
-Ne hai uno? –ok era la domanda più stupida che potevi
fargli…perché mi sento così in imbarazzo ora con lui?!
-Il mio nome è Damon- dice lui sorridendomi
-Hai un bel nome Demone…-dico io e lui ride
-Vuoi vedere il mio aspetto? Il mio aspetto prima che
diventassi questo coso di inchiostro come dici tu? Sono passati due anni da
quella notte e non credo mi ricordi benissimo…
Io annuisco. Il colore si ritira e la sua pelle riappare.
Davanti a me in jeans scuri con catene, stivali da militare, una canottiera
nera attillata che lascia vedere un fisico molto muscoloso, ha bracciali in
pelle, moltissimi tatuaggi lungo le braccia e se ricordo bene anche la schiena
e il torace ne erano ricoperti, al collo porta delle collanine militari, ha un
bel volto, occhi rossi e capelli neri…un…
-Doom? Già –dice lui- uno dei primi che si sono creati. Il
colore nero è dovuto a un esperimento a cui mi hanno sottoposto…allora? Sono così
creepy come pensavi?
No sei dannatamente sexy- no…i poteri e la tua forma
totalmente nera da dove vengono?
-Diciamo che il posto dove vi trovate è molto più complicato
di quello che pensi…- mi sposta una ciocca da davanti al viso e mi sorride- non
permetterò che ti succeda qualcosa promesso
-Perché non mi hai preso quella sera di due anni fa?
-Fino a prova contraria ti ho presa- scherza lui
-Non intendo in quel senso
-Ti…ti avevo appena preso qualcosa di importante no…non ti
volevo fare ulteriore male- dice lui
-Non era così importante…-le mie compagne di classe che io
ricorda erano già puttane professioniste a quindici anni e avevano girato i
letti di mezza scuola…
-Non dirlo- dice lui guardandomi negli occhi- e smettila di
paragonarti a loro, non sei come loro. Tu sei diversa
-Già…una Doom
-No. Sei più bella, intelligente, furba, forte, coraggiosa,
intuitiva, atletica e gentile di chiunque di loro. Tu sei mille volte più
importante di loro
-E per chi? –chiedo io sarcastica, nessuno mi ha mai detto
qualcosa del genere
-Per me- dice lui prendendomi una mano- non hai idea di
quanto io ho bisogno di te…come il dannato serpente ha tenuto la tua calma, tu
tieni la mia…stavo impazzendo quando ti ho incontrato e vista la prima volta…mi
hai ricordato cosa significasse crescere essendo un Doom…cosa mi hanno fatto…mi
hai fatto tornare in me stesso e so che puoi farlo con tutti qui…ma devi stare
attenta ai professori, non sono tuoi alleati
-Lo so…e grazie per avermi avvertita di non mangiare la
carne era tuo il biglietto vero?
Si passa una mano tra i capelli- non credo avresti voluto
vedermi dopo che ti ho rapito quindi…
Mi alzo e mi alzo sulle punte per lasciargli un bacio sulla
guancia, lasciandolo sotto shock- grazie per avermi aiutata e salvata Damon
Lui sorride- suona benissimo detto da te il mio
nome…vieni…ti accompagno in classe
-Prima di questo…dov’è la tua camera? –chiedo io
-Perché lo vuoi sapere? –chiede lui
-Vorrei…vorrei parlarti stasera e la mia camera è inagibile
visto che il mio serpente ti odia
Lui sorride- se vuoi entrare nella tana del lupo…settima
porta settimo piano settimo corridoio, ma ne sei sicura?
-Si, ne sono sicura- dico io
****
-E cosa pensi di fare una volta lì? –chiede Megan
-Non lo so ancora…-dico io
-Direi che sui prof non possiamo contare di sicuro, ma ti
puoi fidare di lui? –chiede Kat
Già, mi posso fidare? –credo…di sì, non è solo una mia
sensazione…ma sento che lui vuole aiutarci ad uscire- e forse il fatto che mi
ha detto che vuole che tutti ricordino e mi ha salvato la vita influenza il mio
giudizio…e che ci sono andata a letto…
-Ok, ma sta attenta stasera Lilith- dice Megan-
ah…Biancaneve, vero nome Sarah si è risvegliata, le ho detto di non dire nulla
a nessuno eccetto noi
-Brava- dice Kat- possiamo dirle le informazioni che abbiamo
mentre tu sei da mr inchiostro
Damon, la correggo mentalmente ma non voglio dire il suo
nome- comunque…hanno un largo raggio di azione per i rapimenti
-Che intendi? –chiede Megan
-Siamo tutte di zone diverse- dico io- quando ero piccola ho
iniziato a seguire le notizie di sparizione e per esempio tu e io siamo a
ottanta km di distanza
-Quindi non scelgono una zona ma un continente? –chiede Kat
-No, Ariel viene da un continente diverso dal nostro, così
come altre, credo che in qualche modo abbiano modificato la lingua e fatto sì
che ci capissimo a vicenda, ci deve essere parecchia tecnologia moderna in
questo mondo di favole- dico io
-Ma com’è possibile? –chiede Megan
-Non lo so…ma lo scoprirò stasera- dico io
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