Capitolo 69: Non ricordo 3/6
-Ok facciamo un gioco- disse Urien
-Che gioco? –chiese Loki
-Che dite di obbligo o verità? –chiese Ilias
-Non è…vecchio? –commentò Vex
-Lo è ma sinceramente dobbiamo aspettare tre ore prima di
riprendere il viaggio quindi…facciamolo –disse Erick
-Ok chi comincia? –chiese Falcon
-Io- disse Orion- obbligo o verità Red?
-Obbligo- disse lui
-Mostra cosa hai disegnato ieri su Pandora- sorrise lui
Red divenne rosso e mostrò un disegno poco casto della
ragazza, la quale non batté ciglio
-Tutto bene Pam? –chiese Urien
-Uhm? Si ne ho visti di più espliciti- disse lei
-Non da me- disse subito Red
-Da chi Pam? –chiese Urien
-Da chi? Oh…da mio fratello…o almeno credo fosse mio
fratello…aveva l’ossessione di disegnarmi da ciò che ricordo- disse lei
Erick si alzò- io ho bisogno di alcol. Qualcuno ha bisogno
di alcol? Io devo cancellare tutti gli eventuali abusi possibili di fratello
maggiore sorella minore dalla mia testa, subito…
-Ricordi cosa ti hanno fatto i tuoi fratelli? –chiese Urien
Pandora ci pensò- vorrei non ricordare…
***Secoli prima***
Era molto semplice da capire
Lei era l’unica donna che potevano frequentare
Argos aveva l’età apparente di trent’anni; Beltos ventotto,
Demos ventisette, Phael ventisei, Dremos venticinque, Stritos ventiquattro,
Voltor ventitré, Thumer ventidue, Neipleh vent’anni e lei, nonostante fosse la
gemella, diciotto eterni. Era ovviamente attraente e inconsciamente il padre le
aveva dato il potere di rimanere sempre l’oggetto dei desideri di ognuno di
loro…con secoli e secoli di mancanza di affetto e voglia di una donna…
Il risultato era chiaro…la sua condanna? Essere posta come
oggetto dei desideri
La sua fortuna? Poteva usarlo a suo favore
Odiava pensare a se stessa come una sfruttatrice ma in un
mondo dove lei era l’unica senza poteri…che altro poteva fare?
Volevi davvero dire alla guerra in persona “no non ti amo”?
Suicidio non era una delle opzioni
Per questo li declinava gentilmente…ricordava loro che cosa
lei vedeva in loro, ma lasciava passare ciò che facevano, infondo le
serviva…non solo le serviva un appoggio, ma le loro attenzioni erano l’unica
forma di amore che lei avesse mai provato…era…patetico per lei? si
Parecchie volte si era chiesta perché farlo…ma la risposta
era semplice…doveva farlo
****
-E ecco la mia donna preferita- sorrise Shin
-Shin…mi sei mancato- disse lei
-Ma se siamo stati via due ore- rise lui- ah chi prendo in
giro? Mi sei mancata anche tu
-I primi anni di matrimonio?
-Siamo al sesto- disse Shin…stiamo provando ad avere un
figlio
-Sesto? Ma lei sembra molto giovane
-Sposati presto- disse lei- andiamo Shin?
-Si signora…- lui la prese in braccio
-Shin so camminare!
-Lo so, ma voglio tenerti con me per più tempo possibile…ti
amo…
-Ti amo anch’io
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