Capitolo 31: You are my father but that doesn’t mean nothing for me
-Quindi tutto questo era finto? –chiede Ludovic guardandomi
ancora intrappolato
-Oh no- dice Damon- alcune cose che vedete qui sono
vere…tipo che James ha una gemella…che ha ucciso ma ne ha una
-O che Stephanie e tu avete avuto una storia- dice Kat
-O che tu sia mio padre- dico io
Lui mi guarda- perché mi tieni qui allora
-Perché? Non ricordi vero? Hai ucciso la mamma…
****Mondo reale. Lilith cinque anni, prima dell’introduzione
alla rete****
Mi ricordo benissimo cosa hai fatto…quella notte pioveva
parecchio, Níðhöggr era a lavoro e mamma stava vedendo di far entrare anche me
nella Megaline come lui.
-Mamma?
Quella notte non riuscivo a dormire per un incubo, volevo
mamma e lei era sotto a lavorare e aspettare che tu tornassi a casa da lavoro. Non
era il periodo migliore per voi, anzi era abbastanza dura…ma ciò non toglie che
mamma aveva sopportato tutto, che la picchiassi perché ubriaco, che le dicessi
di tutto…anche che la tradissi…ma quando hai provato a fare male a me. Quella
sera ti aspettava. Aveva chiamato già il sistema di difesa e acceso ogni telecamera
della casa pronta a registrare l’ennesimo abuso…non era più sana di mente né di
corpo sai? In una delle tue furie notturne la colpisti allo stomaco causandole
un aborto spontaneo.
Scesi le scale e mi nascosi dietro la libreria…mamma non
voleva mai essere disturbata…mai. Quella sera tornasti sobrio…ma non calmo. Le
urla erano alte e l’hai picchiata di nuovo, poi…hai preso il coltello dalla
cucina e l’hai pugnalata allo stomaco. Stavi per colpirla ma hai notato me.
-Papà…cosa…fai?
-Lilith va a letto
-Lilith scappa- urlava mamma
-Papà devi chiamare l’ambulanza
-Non credo proprio…-ti allontanasti da mamma- vieni qui
piccola
Neanche a dirlo sono scappata urlando su per le scale, con
te dietro cercando di inseguirmi. Níðhöggr deve essere tornato in quel momento.
Ha controllato mamma ed è corso da me, l’ambulanza già allertata dal sistema
operativo di difesa.
Mi hai presa…mi volevi…non ci sei riuscito. Níðhöggr ti
ha sparato a una spalla e alla gamba, levato da sopra di me e immobilizzato con
le catene di contenimento. L’ambulanza ha portato via mamma e tu sei finito
qui.
******
-Quindi che tu sia mio padre o meno non mi può fottere di
meno- dico io- attualmente sono più che felice di vederti morire in questo
posto, nessuno qui è innocente e di certo nessuno vi piangerà stanotte
-Non è giusto…-dice lui- non sono nemmeno tuo padre…quella
puttana mi ha tradito con quell’idiota dell’avvocato
Io sorrido amaramente- su questo hai ragione, ma non con
l’avvocato…ma ne sono felice…io non sono figlia di un mostro come te
-Perché Níðhöggr era a casa nostra? –chiede ancora
-Oh semplice- dice lui- io sono quello che tua moglie si
scopava, piacere di conoscerti. Ti ricordi? Il tuo adorato vicino di casa?
- Níðhöggr Stephan? –chiede lui
-Si- dice Níðhöggr- non hai idea della voglia che ho ora
di ucciderti
Kat sorride- o lo farai…dobbiamo andare…buon viaggio
all’inferno dolcezze
Loro cominciano a sparire e io come loro mi scollego
dall’universo virtuale
******
-Buongiorno- sorride Níðhöggr- volevi stare collegata ancora?
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