Capitolo 7: You rescued me, why?
-Ok ragazzi, oggi abbiamo lezione unita di favole- dice
Avril, alias professoressa strega. Dopo il bosco non ho proprio connesso il
resto della giornata, ho praticamente continuato a chiedermi perché mr
inchiostro ha fatto tutto questo…
Oggi la lezione sulle favole prevede buoni e cattivi nella
stessa stanza, cosa che mi permette di stare con Kat che è da ieri che prova a
sollevarmi il morale…perché non mi ha rapita quella notte? Voglio dire eravamo
a letto insieme e io mi ricordo di essermi addormentata dopo avergli parlato
per parecchio tempo, perché non mi ha presa? E perché è così attratto da me?
Solo in questa scuola ci sono centinaia di ragazze più belle di me, perché io?
E se si trasforma così facilmente perché non l’ha fatto prima? E…
-Lilith- perché mi devono sempre interpellare? Guardo
Barbie, più rosa che mai è il suo motto vero? –perché non ci dici un tuo
commento sulla favola
-Che favola? –chiedo io
-Biancaneve- dice Avril
-Ah…che doveva morire male- dico io facendo scoppiare a
ridere la classe
-Più approfondito piccola stellina- dice Barbie
-Se proprio devo…-dico io- per cominciare la protagonista,
Biancaneve, è completamente idiota. Non per cattiveria ma…sul serio tre volte?
La favola originale prevede: un corsetto che la matrigna, vestita da
vecchietta, le stringe fino a farla cadere a terra per mancanza di fiato, un
secondo tentativo con un pettine avvelenato che la stessa donna le passa tra i
capelli facendola di nuovo cascare a terra, e infine la mela avvelenata che
sempre la stessa identica vecchietta le dà…sul serio posso capire magari il
primo ma dopo la prima volta doveva imparare, a un certo punto ho sperato che
riuscisse a ucciderla guardate. Passando ai nani…mi dispiace per loro, la
salvano tre volte e…
-Tre? –chiede Barbie
-La mela avvelenata aveva una base di belladonna, non l’ha
salvata il bacio del principe ma alcuni elementi contenuti nella polvere
proveniente dagli scavi nelle miniere. Inconsciamente i nani le hanno dato
l’antidoto che, come ogni altro, ha bisogno di tempo per funzionare e eliminare
le particelle velenose della belladonna. In pratica i nani la liberano dal
corpetto, tolgono il pettine e la salvano dalla mela ma non si beccano la
ragazza…se questa è giustizia. Passando al principe…gli direi che è un
necrofilo e basta. Sul serio ha baciato quella che pensava fosse un cadavere, passiamo
alla matrigna. Posso…no non posso capire per quale motivo vuoi uccidere la tua
figliastra, la cosa inquietante è che esistono donne che l’hanno fatto in modi
ben peggiori, come usando la tecnica della “rinascita” comunque…
-Rinascita? –chiede Avril, come fanno a non conoscer…ah
già…mentalmente sono favole
-Una donna ha adottato una bambina, questa non riusciva
comunque a sovrapporre lei alla vera madre e per lei rimaneva comunque madre
adottiva e non vera madre. La donna che l’ha adottata è impazzita e divenne
abusiva. Decise di portare la piccola in un centro psichiatrico dove due
dottoresse e due infermieri decisero di provare una tecnica chiamata
“rinascita”. La prima cosa che fecero fu avvolgere la piccola in un tappeto,
poi le quattro si sedettero su di lei, quattro adulte cresciute e pesanti sopra
la testa, il busto, e la parte inferiore della piccola. Lei doveva tecnicamente
cercare di uscire in modo che simulassero il parto nuovo a una vita nuova…le
cose non erano così semplici. La piccola cominciò a non respirare e implorava
di lasciarla uscire, le quattro non lo fecero, rimase immobile in quella
posizione con quel peso per tanto tempo, il corpo cedette e defecò e vomito,
invece di lasciarla uscire le quattro la prendevano in giro, a un certo punto
la piccola smise di muoversi. Aspettarono ancora prima di lasciarla uscire,
quando finalmente la liberarono una delle donne disse “Sta dormendo” ma lei non
stava dormendo, aveva un colorito bluastro e non era più viva. Nel 2001 avvenne
il processo con relativa condanna a sedici anni che finì con il liberarle il 17
aprile 2017, se non ricordo male- spiego io
-Con…continua con il tuo commento su Biancaneve piccola-
dice Avril, c’è tensione nella stanza ora
-Non capisco le motivazioni della matrigna cattiva e non
capisco perché abbia fatto ciò che ha fatto, non è tua figlia, lo so l’ho
capito benissimo, ma avresti potuto almeno provare a avvicinarti a lei o se
proprio la odiavi la potevi dare in sposa a qualcuno e scacciarla dalla tua
vista, e non assumere un cacciatore per prenderle gli organi e usarli come
ingrediente nella zuppa- finisco io
Barbie inizia a parlare e litigare con Avril su qualche
elemento della favola ma non credo molti stiano ascoltando dopo ciò che ho
detto.
-Come le sai certe cose? –chiede Kat appena usciamo e ci
siamo messe in una zona lontana da orecchie indiscrete
-Quando tua madre ti odia ti chiedi se sei la sola al mondo
con una madre del genere…volevo sapere…se ero l’unica in quella situazione, da
grande ho poi capito meglio cosa provava mia madre allora non lo capivo
affatto…cercando informazioni sono capitata in una sezione riguardante i
crimini di pazzia…ho avuto paura quando ho letto tutti quei file, avevo quasi
quattro anni all’epoca
-Quattro anni? –chiede lei stupita- perché cercare una cosa
del genere e come l’hai…
-Mia madre ha una laurea in psichiatria, anche se poi ha
fatto un altro lavoro, erano alcuni dei suoi libri di studio di quando si stava
laureando…le cose che ho letto mi hanno segnata e anche aiutata…sapevo che infondo
ero fortunata. Quando mi ha trovata a leggere quell’articolo mia madre mi ha
chiesto di non farlo mai più, che ero troppo piccola e per quanto difficile
poteva esserle crescermi mai mi avrebbe ferita così, non mi avrebbe fatto
nascere se avesse proprio voluto farmi fuori- dico io guardando Kat- ti ricordi
tua madre?
-Sono anni che non la vedo ormai…litigavamo sempre
quando…quando ero a casa. Si stava risposando e non volevo…le ho detto che la
odiavo la notte che sono stata presa…le mie ultime parole verso di lei sono
state “spero che non ti vedrò mai più” …sono stata un’idiota…mi odierà ora…- le
prendo la mano
-Il tuo cognome è Villane? –le chiedo io
-Come lo sai? –chiede lei
-Tua madre appare ogni settimana sui giornali chiedendo se
ti hanno visto, ti sta cercando. Non ti odia, ti ama così tanto che sta
cercando per te…anche se sono passati due anni da quando sei sparita Kat- le
dico io ripensando alla povera donna in tv…mia madre…starà facendo lo stesso?
–nessuno dei genitori ha smesso di cercare e sperare che il figlio ritorni
Kat…nessuno
Lei inizia a piangere- voglio tornare a casa, non mi importa
se mamma si sposa quell’uomo…voglio tornare da lei
L’abbraccio- non ti posso dire che andrà tutto bene né che
sarà facile, ma torneremo a casa Katherine. Torneremo tutti a casa
-Come fai a esserne sicura? –chiede lei
-Non lo sono, ma se c’è un modo per entrare qui ci deve
essere un modo per uscire da qui- dico io- e noi lo troveremo
-Posso…unirmi a voi? –chiede una voce femminile
Mi giro e vedo Cinderella. Kat la guarda- Cinderella?
-Il…il mio nome…il mio nome è Megan, quando…quando hai messo
in dubbio la mia favola ho cominciato a pensare…e piano alcuni ricordi sono
tornati…voglio tornare anch’io a casa…non voglio stare più qui- dice lei
****
-State attenti. Questa zona è incredibilmente fragile- dice
il professore Eroe portandoci in una zona di ghiaccio- la lezione di oggi è
come attraversare il ghiaccio in caso di inseguimento o fuga
Alcune ragazze e ragazzi iniziano mentre io mi avvicino a
Megan- stai bene?
-Si…mi sono ricordata che io e il mio fratellino pattinavamo
sul ghiaccio molto spesso di inverno e papà faceva un sacco di foto e mamma la
cioccolata calda…mi chiedo se si ricordano di me- dice lei
-Non mi hai sentita prima? Nessuno ha smesso di cercare, non
importa quanto tempo sia passato, stanno cercando perché sanno che un giorno
tornerete a casa- dico io
-Cinderella tocca a te- dice Eroe
-Megan- lo corregge lei- il mio nome è Megan non Cinderella
-Cos…-Eroe mi guarda, qualcosa nei suoi occhi è freddo…finto…metallo?
Quelli…no mi sbaglio…
Quando viene il mio turno di camminare sul ghiaccio sembra
tutto normale, finché una freccia non colpisce il ghiaccio e lo rompe
bloccandomi sotto di esso. Nel tentativo di non cadere afferro qualcosa, la
freccia.
Non posso respirare…fa freddo…devo stare a galla…uhm? Il
ghiaccio…non trovo un’uscita!
Sento urla ovattate e grida nel tentativo di rompere il
ghiaccio…questo non è normale…qualcuno mi vuole morta? La freccia ha rotto il
ghiaccio e questo mi ha fatto cadere ma come si è rifor…aspetta…esistono
macchinari che fanno ghiaccio in pochissimo tempo…chiunque sia sta vincendo,
non riesco ad uscire da qui e…
Un forte rumore seguito da un tuffo mi fa aprire di nuovo
gli occhi, stavo affogando?
Qualcosa mi tira a sé e mi tira in fretta verso la
superficie dove finalmente riprendo a respirare- perché…?
Mr inchiostro mi copre con una coperta calda- come è
successo?
Gli faccio vedere la freccia e continuo a tossire l’acqua
che ho nei polmoni
-CHI CAZZO HA TIRATO LA FRECCIA?! –chiede lui subito
incazzato nero
-Era…per la prova- prova a dire Eroe
Mr inchiostro non gradisce la cosa visto che lo afferra per
il collo e alza dal terreno- ASCOLTAMI BENE STUPIDA MACCHINA- macchina? –OSA DI
NUOVO PROVARE A UCCIDERLA E TI ASSICURO CHE NON SARÀ DI LORO CHE DOVRAI
PREOCCUPARTI CHIARO?! –loro? Macchina? Gli occhi di Eroe…erano come quelli dei animatronix
che vengono usati nella mia città per i lavori pesanti…possono essere i
professori animatronix? E se sì…chi li ha programmati per questo?
-Lilith- Megan mi raggiunge seguita d Kat- dio mio…
-Cosa cazzo è successo?! Ho sentito le urla e Megan ha detto
che ti hanno quasi affogata! –dice Kat controllando che non abbia ferite
superficiali
-Non dite mai che ricordate ciò che siete- dico piano io- a
quanto pare non gradiscono la cosa
-Oh no…è colpa mia, se non…-inizia Megan
-No, non lo potevi sapere…non è colpa tua Meg- dico io
Qualcosa mi solleva da terra in stile sposa- meglio
controllare che tu stia bene…
-Perché mi hai salvata? –chiedo io mentre ci allontaniamo
-Perché sì
-Grazie
-Per essere il tuo stalker? –chiede lui sarcastico
-Se non fosse per quello ora sarei morta- dico io
-Questo non è vero e lo sappiamo entrambi- dice lui
-Si, ci sono persone che sono state sotto ghiaccio e hanno poi
potuto riprendere a vivere una volta scongelati, ma nei loro casi il
congelamento era quasi immediato- dico io
-Mi devi sempre contraddire? –chiede più calmo
-Si- dico io- ma davvero…grazie per avermi salvata
-Tutte le volte che vuoi piccola
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