Capitolo 21: What really happened
Harley si ritrovò presto seduta di fronte al generale e
prima che potesse darsi pace iniziò a capire la situazione.
Era in trappola.
Poteva usare i poteri? Certo, ma la cosa avrebbe tolto loro
la possibilità di tenerli come arma segreta per eventi più pericolosi in
futuro.
Poteva solo aspettare l’arrivo di Jackson e sapeva già che
avrebbe lasciato una lunga striscia di sangue sia per prenderla che per portarla
via, quel ragazzo andava psico solo per un graffio, figurarsi se la rapivano.
-Sei proprio una bella ragazza Harley –sorrise il generale
Lei respinse la voglia di vomitare e decise di restare in
silenzio. Che altro poteva fare?
Lui sorrise- sai…i tuoi sono sempre stati una spina nel
fianco per me
Lei lo osservò muoversi per la stanza
-Ho guardato ogni singola loro invenzione portarli a un
successo dietro l’altro e io, generale, mi sono ritrovato senza il minimo segno
di apprezzamento dai due! –disse lui indignato- tua madre ha anche osato
rifiutarsi di andare a letto con me!
Harley lo guardò
-Lo so, incredibile vero? Come può rifiutarmi?! –disse lui
scuotendo la testa
“Forse perché mia madre sa usare il cervello?”
Continuò a vaneggiare per due ore su come la madre di lei lo
avesse rifiutato in molteplici occasioni.
“Ha perso la testa?”
-Avevamo solo dodici anni di differenza!
“Yep ha perso la testa”
-Ok FORSE erano ventuno ma…siamo lì più o meno!
Ad un certo punto sorrise- sai perché l’esperimento è stato
organizzato?
In quel secondo Harley sentì una strana sensazione di
nausea…
-Perché dovevamo uccidere alcuni soggetti e cosa meglio di
mandarli là sotto? –chiese ridendo il generale
La sensazione di essere sul punto di sentire qualcosa che
non doveva apparve subito nella sua testa.
-Abbiamo anche mandato psicopatici e virus oltre che cibi
avvelenati per assicurarci che molti morissero! –rise lui
La sensazione peggiorò.
-Poi però la guerra è scoppiata e abbiamo deciso di attuare
davvero l’esperimento…patetico vero? Eravate destinati a morire!
La mano del generale si allungò verso di lei
-Sai…visto che non ho potuto avere lei…posso avere te…- il
sorriso congelò Harley sul posto
La mano venne tagliata prima che potesse sfiorarla.
Jackson la tirò subito al suo petto e velocemente la portò
fuori dalla stanza mentre la bomba che aveva lanciato fece fuori il generale.
-Jackson?
Lui non disse nulla ma lei poteva vedere che i suoi occhi
non erano più quelli normali ma quelli di quando entrava in modalità
psicopatico e non era più in tempo per tornare indietro finché non si sarebbe
completamente sfogato.
Lei si strinse di più a lui- ero davvero spaventata…pensavo
che non ti avrei più rivisto
Lui la strinse di più ma non disse nulla. Non era in grado
di parlare finché non si sarebbe calmato…
E per calmarsi molte vite dovevano morire.
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