WitchandAngel : Capitolo 31: What I never told you

Capitolo 31: What I never told you

Capitolo 31: What I never told you

Il primo imperatore, il padre di Alexandra, era un uomo apatico.
L’amore tra lui e la moglie era puramente politico e in realtà i due si odiavano a morte.
La moglie gli diede un totale di due figli: Alexandra la prima nata e a due anni di distanza Edward.
Alexandra crebbe da sola, dopo che il padre aveva avuto il figlio maschio lei era sparita e la madre non aveva interessi in lei o nel figlio o nel marito.
Era dura per lei provare emozioni di qualsivoglia tipo a dirla tutta, nessuno la curava o amava come figlia o come ragazza ma solo come figlia dell’Imperatore e colei che avrebbe sposato qualcuno per convenienza di rapporti politici e non di amore.
Era dura non odiare i suoi ma provava lo stesso a non farlo e provava a non odiare l’odioso moccioso che era il fratello.
Un giorno sentì i suoi parlare di chi sarebbe diventato il marito di lei e questo le fece perdere ogni interesse nella sua famiglia.
“Dalla al primo che capita per ciò che mi interessa, sono il padre ma non è la mia erede”
“Beh è tua figlia, io non ho interesse a esserne madre”
L’odio della ragazza per i suoi era palpabile e sapeva che se voleva sopravvivere avrebbe dovuto scappare.
Un “miracolo” avvenne però.
Edward morì e il padre fu colpito di una malattia alle gambe rendendolo disabile.
L’unica erede possibile era Alexandra ma quella orribile donna che voleva considerarsi madre era pronta a prendere il trono…ma il consiglio la bloccò.
Alexandra fu obbediente e dopo avere preso la corona incentrò ogni potere in sé e allontanò i genitori.
Non poté scappare dal sposare quell’uomo ma fu benedetta dall’arrivo di Althea nella sua vita.
Nonostante questo quei due continuavano a provare a interferire con la figlia.
Althea non lo permise.
Erano molto interessati alla nipote, credendola facile da manipolare, ma non si aspettavano di avere a che fare con un demonio in corpo di principessa.
La prima di cui si sbarazzò fu la nonna.
-Nonnina ti ho fatto una tazza di thè! –sorrise Althea
-Oh che dolce- sorrise falsamente la donna facendola sedere
Althea posò il set e versò il thè nelle due tazze, dando alla nonna la tazza dai decori rosa e tenendo per sé quella dai decori bluastri- di cosa volevi parlare?
La nonna la guardò bere la tazza prima di bere lei stessa- beh…la mamma ha fatto una strana mossa di recente, sai perché?
Althea annuì
-Lo diresti alla nonna? –chiese lei
Althea sorrise- no
-Perché no? Non vuoi bene alla nonna? –chiese lei
Althea sorrise malefica- come se qualcuno potesse volere bene a una puttana come te
La donna la guardò- riti…- si portò le mani alla gola
Althea sorrise bevendo il suo thè- vedi…mamma mi ha detto cosa tu e tuo marito le avete fatto passare…
La tazza della vampira cadde a terra e Althea sorrise guardandola- io sono immune al veleno mia cara…tu no…
-P…perché…
Althea sorrise posando il viso sulla mano- perché non permetterò a nessuno di toccare ciò che è mio puttanella che non sei altro…grazie per aver dato alla luce a mamma…non ci mancherai…
Quando la donna non poté più parlare, Althea confermò la morte e rise piano prima di urlare- AIUTO! LA NONNA NON SI MUOVE!
Le guardie entrarono dopo parecchi minuti che Althea urlava e la trovarono a piangere su un cadavere.
Il medico trovò tracce di veleno e quando Althea disse di aver anche lei bevuto il thè le diedero subito la cura per sicurezza. Il nonno venne trovato morto con la gola squarciata e l’arma fu trovata nelle camere della moglie.
Tutti dedussero fosse un omicidio-suicidio con un tentativo di uccidere anche Althea nel mentre. Nessuno però pensò che la piccola fosse meno innocente di ciò che sembrava…




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