Capitolo 38: Not a Normal Girl
*Anni dopo*
-Tesoro hai visto i bambini? –chiese Althea
-Non erano con te? –chiese Aaron spostando lo sguardo dai
documenti
Lei scosse la testa- dovrei chiamarli?
-No saranno fuori a giocare- disse Aaron tranquillo
Althea annuì tranquilla- sono in cucina se vuoi fare due
chiacchiere…
Aaron sorrise alzandosi dalla sedia- uhm…chissà quanto devo
convincerti per una veloce visita nella camera da letto…
Lei ridacchiò correndo fuori dalla stanza inseguita dal
marito
***
-Hey dai esci fuori- disse un ragazzo dai capelli bianchi e
occhi rossi con un sorriso poco rassicurante.
-Non vogliamo farti male- disse un ragazzo dai capelli neri
e occhi dorati.
I due erano due di tre gemelli nati da Aaron e Althea, il
maggiore era il vampiro Light, il secondo era il licantropo Jackson e infine…
Due coltelli furono puntati sotto le gole dei ragazzi- lenti…
La terza e ultima era “l’umana” Celestia, una bionda con
occhi uno malva e l’altro verde. La bambina ridacchiò saltando indietro e
nascondendo le lame- potrei uccidervi così facilmente…non è divertente quando
lo faccio però
Light sorrise- è perché Ciel è molto veloce
Lei sorrise- ma il fratellone è un vampiro e il fratellone è
un licantropo- disse indicando prima l’uno e poi l’altro- non dovreste avere
vantaggio genetico su di me?
I due le sorrisero- ma la sorellina è più brava
I bambini avevano intorno ai sette anni e avevano dimostrato,
come la madre Althea, un’intelligenza fuori dalla norma.
Light aveva ereditato dal padre Aaron il gene killer, il che
l’aveva subito reso molto pericoloso, specie visto che “misteriosamente” alcune
maid erano morte dopo determinati eventi, non vi era in lui traccia però dell’anomalia
della madre.
Jackson aveva invece ereditato l’anomalia di Althea ma
mancava della sua bravura a manipolare tutti, di fatto i genitori e i due
gemelli non erano facili da manipolare, specie Celestia. Anche con questa
modifica, aveva imparato a nasconderla meglio rispetto ad Althea, di fatto
invece di avere successo in tutto al primo tentativo fingeva di avere
difficoltà o che aveva ottenuto quella cosa dopo ore di fatica, cosa che lo
rendeva potenzialmente più letale di Althea.
Celestia era un mistero da dove fosse sbucata fuori come umana
con due genitori purosangue, la miglior teoria era che avesse ripreso il sangue
dei suoi predecessori e quindi della primissima Imperatrice Alexandra in
persona e di fatto il nome “Celestia” veniva da “Ciel” il fratello minore preferito
del primo Imperatore Vampiro, avendo cinque fratelli maschi era normale che
avesse preferenze. Celestia aveva ereditato gli occhi e le orecchie della
verità e del comando, ovvero poteri vampirici che le permettevano di sorvolare
su ogni menzogna e comandare altri senza dar loro modo di scoprirlo.
Non era chiaro se o meno Celestia avesse le anomalie dei
genitori ma lei sapeva la verità.
Le aveva ereditate entrambe e anche se era di aspetto umano,
aveva scoperto presto di non esserlo.
-Lord Light, Lord Jackson, Lady Celestia, la cena è pronta –disse
un maggiordomo
-Arriviamo- disse Light- Ciel…
-Andate avanti, recupero una cosa e arrivo- sorrise lei
I due annuirono allontanandosi.
La verità era che Jackson e Light avevano impostato Celestia
come loro ossessione, la cosa da una parte aiutava a mantenerli calmi ma…Celestia
era priva di ossessioni per il suo gene killer e priva di un oggetto di
interesse per la sua mutazione genetica. La cosa, unita al fatto che era forse
anche più letale che qualsiasi suo antenato, la rendevano parecchio brava a
passare come la “più buona” tra i tre gemelli.
Giocò con il coltello prima di lanciarlo precisamente nel
centro di un bersaglio posizionato lì vicino per allenarsi.
-Noioso…- disse facendo cadere la maschera e recuperando il
coltello con un movimento della mano.
Con calma entrò nella casa e sentì la conversazione dei
genitori
-L’accademia sarà aperta anche ad umani- disse Althea
-Quindi potrò andarci? –chiese Celestia con un sorriso
-Certo amore –disse Aaron con un sorriso
-Saremo in classe insieme vero Ciel? –chiese Light
Lei annuì- ovvio
-Pensavo di farvi rimanere nei dormitori –disse Althea-
avreste modo di fare amicizia penso…no?
-Sarebbe…- iniziò insicuro Jackson
-Sarebbe meraviglioso! –sorrise Celestia- vero?
I due gemelli subito annuirono convinti- si hai ragione.
-Beh c’è ancora tempo…- disse Aaron
Lei sorrise tranquilla. Forse avrebbe trovato qualcosa di
interessante da fare quando sarebbe entrata in accademia…infondo era ereditario
voler creare problemi…no?
~The End~
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