Capitolo 22: Run
I ragazzi corsero velocemente verso il burrone, inseguiti da
un’armata che continuava a sparare.
Gli ordini erano ora di ucciderli.
Non avevano possibilità di vivere se presi.
-Harley stanno per spararci- disse Jackson, si era ripreso
dopo aver praticamente fatto fuori l’intera base, purtroppo nel mentre era
arrivata l’armata ad aiutare la base il che aveva portato all’attuale
situazione di fuga.
Lei annuì e guardò un soldato mirare a Jackson.
-Come programmato? –chiese Evelyn
Lei annuì- saltiamo
L’idea era di non venir colpiti fino al precipizio e di
saltare, nell’acqua sottostante era già stato preparato un modo per sopravvivere
in caso fossero caduti ma prima vi era una rete semi-invisibile che avrebbe
preso tutti e in fretta i robot li avrebbero ritirati nella caverna
sottostante.
L’idea era schiavare ogni colpo.
Il colpo arrivò però non venne schivato.
-Harley! –urlò Jackson subito notando del sangue uscirle
dalla bocca e che il colpo l’aveva colpita più o meno al cuore, le possibilità
che l’avessero mancato forse erano meno del due percento.
In fretta Jackson la tirò su di peso e corse con i ragazzi.
Questa era una situazione di panico dal punto di vista dei
soldati. Harley era l’unica con conoscenze mediche adatte per salvare una
persona da un colpo del genere, se si poteva salvare, ma ora che era lei quella
colpita…chi l’avrebbe operata?
Senza nemmeno esitare i ragazzi accelerarono il passo fino
ad arrivare al precipizio.
Nemmeno un secondo dopo si erano gettati e fortunatamente i
robot furono in grado di salvare tutti e otto al primo colpo.
Quando entrarono nella grotta continuarono a correre fino
all’ingresso della base sotterranea che avevano preparato.
-Il sangue non smette di uscire…- mormorò Jackson che stava
lentamente entrando nel panico cercando di far pressione sulla ferita-
maledizione…Alexander va a prendere i robot!
Lui annuì correndo dentro con Alexis e Ivan per muoversi più
in fretta.
Evelyn era caduta in ginocchio e stava piangendo in silenzio
mentre Daphne non era sicura di cosa fare.
Questo non era previsto.
-Harley resta con me- disse Jackson mentre i ragazzi
collegavano i macchinari
-La pressione sta scendendo –disse Alexander
-Merda
-Daphne le borse con il sangue! –urlò Alexis preparando il
materiale per le trasfusioni
Daphne corse fuori seguita da David ma dopo due minuti tornò
pallida come uno spettro- non ne abbiamo…
Il cuore di Jackson si congelò- come?
-Harley ha un tipo di sangue modificato…non c’è una singola
borsa di sangue rimasta- disse lei- nessuno di noi è compatibile
Jackson continuò a premere sulla ferita- il proiettile? È
dentro?
David guardò lo scanner per metalli e immediatamente si avvicinò-
no, ha trapassato il corpo
Jackson era sempre più pallido- che…possiamo fare?
Nessuno dei ragazzi sapeva come rispondere a quella domanda.
Evelyn guardò lo schermo mentre Daphne diceva con poca convinzione- possiamo
solo sperare…che i poteri di Harley possano in qualche modo aiutare il corpo di
Elizabeth…
Intanto la stanza si era macchiata di sangue.
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