Capitolo 36: You can’t
always be free
Essere separati dalla realtà era qualcosa che Althea aveva
sperimentato dal primo istante in cui aveva avuto coscienza.
Per lei la realtà era qualcosa che non era vero.
Avete mai giocato a un videogame? Uno di quelli dove se fate
la scelta sbagliata potete morire?
Per lei quella era la vita. Un gioco.
Non le interessava molto di fare cose sbagliate perché era
quel tipo di vita.
Trovava tutto noioso.
Qualsiasi cosa la interessava riusciva a intrigarla per
qualche ora o giorno ma poi l’annoiava.
Era un genio quindi qualsiasi cosa riusciva a farla in
fretta.
Era così facile raggirare le persone che era tentata di
farsi dei nemici per avere almeno l’eccitazione di litigare ma…
Molte volte era interessata all’idea di mollare tutto e
viaggiare, sparendo dalla vita di tutti.
Altre l’idea di iniziare a fare guerre la intrigava.
L’idea di giocare con la vita di altri era interessante.
Quanti poteva uccidere dall’altro lato?
Quanto potere poteva avere?
Era molto vicina a diventare quel tipo di sovrano.
Una fanatica di guerra.
Fare guerre su guerre era una pessima idea però, prima o poi
sarebbe stata uccisa o tolta dal potere o assassinata.
L’idea di morire non le interessava perché non le
interessava vivere.
Era noiosa la vita per lei.
Poi era apparso Aaron.
Da essere una ragazzina che non riusciva a provare o capire
emozioni era molto stupita da questo sangue di lupo.
Specie dopo il marchio le cose erano migliorate.
Poteva sentire le emozioni di Aaron, specie quelle
riguardanti lei.
Amore era una bella emozione per lei.
Sentirsi amata e finalmente capire cos’era quella sensazione
era davvero bello per lei.
Aveva tolto la sua idea di lasciare il trono perché sarebbe
diventato un problema per la sua relazione con Aaron.
Aveva eliminato l’idea di scappare e girare il mondo perché sapeva
che Aaron non avrebbe potuto seguirla, anche se avrebbe voluto magari.
L’idea di fare guerra non le piaceva perché Aaron era in
quel regno ora.
Voleva migliorare il regno perché Aaron era lì.
Se il regno migliorava il popolo era felice e quindi Aaron
sarebbe stato felice e questo l’avrebbe resa felice.
Aaron non era qualcuno che odiava le guerre sia chiaro, ma
preferiva mantenere la pace.
Althea voleva che Aaron fosse felice e la continuasse ad
amare perché le piaceva capire e sentire il mondo.
Essere ora parte del mondo in cui viveva era bello.
Amava avere emozioni e iniziava a provare sensazioni nuove.
Uccidere non era ancora un problema ma era meno tendente a
farlo.
Il suo scopo era ora uno solo: vivere felice.
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