Capitolo 74: Parlami di lei…di loro 2/6
-Shin- chiamò Pandora
Lui uscì dalla doccia e si sedette sul letto accanto a lei-
dimmi?
Lei riguardò le note e sospirò- puoi parlarmi dei nostri
figli?
-Certo…ma non sarebbe meglio se tu ricordassi?
-Lo so…ma vorrei saperne di più…parlami di Lilith…dei
gemelli…
-Beh…cominciamo da Lilith che dici?
Lei annuì
-Lilith è nata circa al nostro secondo anno di matrimonio.
Per noi due avere figli con mezzi normali era impossibile per la differenza di
razza, quindi usammo la magia per crearla. Lilith era una bellissima bimba
dagli occhi color miele e capelli oro, poi gli occhi divennero rossi quando
decise di diventare un demone completo, era al 90% demone e io ero preoccupato
per il carattere che avrebbe sviluppato. A mia sorpresa era timida, riservata e
dolcissima, era molto insicura e adorava stare intorno a te, non fraintendere
amava giocare con me anche ma la mamma era la mamma, adorava giocare e quando
nacquero Morgan e Morgana era molto felice. Abbiamo avuto i gemelli l’anno
dopo. Ora devi sapere una cosa…diciamo che i gemelli non erano molto…pacifici.
Morgan e Morgana avevano entrambi capelli neri, Morgan aveva occhi blu mentre
Morgana li aveva verde strega. Morgan era…una peste, amava combinare guai ma
non ha mai fatto male a nessuno, non intenzionalmente almeno, e adorava
cambiare nome…mi ricordo che una volta che lo avevo sgridato ha deciso di
chiamarsi Mordred e lui e Morgana hanno fatto tutta una recita per uccidermi,
coinvolgendo la povera Lilith in mezzo, poi smisero appena videro che la cosa
ti aveva spaventata. Morgana prima che venisse posta sotto il controllo di
chiunque la stava controllando, era abbastanza sicura di sé, altezzosa delle
volte…il contrario di Lilith in pratica. Eppure dei tre Lilith era nata demone,
buffo eh? Comunque Morgan aveva ereditato le mie doti di alchimista, certo
avevo poi insegnato anche a Morgana qualcosa di alchimia ma lei non era
portata, al contrario era però nata con forti doti magiche e quelle le
insegnasti tu a controllarle. A dire il vero eri tu l’unica che riusciva a
insegnare loro qualcosa, certo io cercavo di farli imparare ma con me i poteri
andava fuori controllo, con te invece non solo erano controllati ma anche dopo
riuscivano a controllarli da soli. Dopo che Morgan sparì, Morgana era sotto
ipnosi, tu eri “morta” e io dovevo fingermi tale…Lilith decise di diventare un
demone completo per liberare la sorella. Una volta liberata ha subito con lei
cercato un modo per farti tornare a vivere e l’unico era farti tornare piccola…
-No…-disse Pandora- credo…no so che non ero morta…credo
fossi più che altro…in uno stato di paralisi…mi ricordo le due girarmi intorno,
chiamarmi ma non riuscivo a muovermi, come se qualcuno mi avesse bloccata con
la magia, non di Morgana però, ricordo che nessuno dei tre poteva usare i loro
poteri su di me
-Strano…dobbiamo vedere su questa cosa…comunque ti portarono
nel posto più sicuro e cercarono un modo per salvare Morgan e poterti portare
alla tua età vera…diciannove anni. Non sei invecchiata di un giorno dal tuo
diciannovesimo compleanno per qualche ragione. Le contattai io, Morgana era
disperata e mi disse che non voleva assolutamente, la calmai e le chiesi dove
ti avevano portata ma quando andammo lì…tu non c’eri, qualcuno ti aveva mossa…e
non eri vicina al branco di cui mi hai parlato, anzi eri in pratica dall’altra
parte del mondo. Non sono sicuro di dove siano ora le due ma ho un’idea, ci
metteremo parecchio ad andare lì, hanno problemi a controllare i poteri e
l’unica che ricordo aver mai avuto la capacità di controllarli per loro eri
tu…dobbiamo andare da loro
Lei annuì- è tutto ciò che voglio Shin, riavere i miei
ricordi e scoprire la verità
Lui la baciò- andiamo a letto
-Shin…
-Si?
-Quando tutto questo è successo…Lilith aveva dodici anni e i
gemelli undici vero?
-Si tesoro…
-Shin
-Si?
-Voglio che chiunque abbia fatto questo alla nostra famiglia
soffra prima di morire- disse Pandora
Lui annuì- non sei la sola principessa
******
-Dove sono?
-Bentornata- disse la figura vestita ora di mantello color
argento- mi spiace averti chiamata così
-Tu chi sei?
-Ci siamo già visti ricordi? Io sono te…volevo raccontarti
una cosa
-Cosa?
La figura sorrise- parte di ciò che eri
-Ok…parla- disse Pandora
-Quando ti mandò a vivere con quella famiglia adottiva e ti
cancellò le memorie…non eri più in grado di provare emozioni. Non provavi nulla
se non il vuoto. Ogni persona al tuo fianco cercava di farti sorridere, di
darti un motivo di gioia ma…era tutto inutile, sapevi che la loro attrazione
era innaturale, sapevi che non era reale e ricordavi la maledizione lanciata su
di te. I giorni erano tutti uguali, noiosi, vuoti. Guardavi gli altri e ti
chiedevi perché non riuscivi a provare le stesse emozioni, a sentirti
completa…poi arrivò Shin. Era all’inizio uno dei tanti per te, non ti
interessava di lui come degli altri. La sua insistenza però cominciò a darti
noia e alla fine cedetti a uscire con lui…per la prima volta in tutta la tua
vita avevi accettato di uscire con qualcuno. Shin era un fascio di nervi e finì
per far cadere uno dei camerieri nel lago. Era mortificato ma tu scoppiasti a
ridere, per la prima volta era una vera risata, cosa che lo calmò. Cominciaste a
uscire, ogni giorno ti sentivi meno vuota…e poi successe un incidente. Uno dei
tuoi pretendenti aveva ora cominciato dal nulla ad odiarti e voleva rovinarti
la vita. Shin venne in tuo soccorso e lo mandò via, ma lui tornò poco dopo
armato per ucciderti. Shin prese il colpo e lo incenerì usando i suoi poteri
demoniaci. Era spaventato che tu lo rifiutassi ora che sapevi che era un
demone, era disposto a diventare umano se avesse potuto per te…ma non servì. In
quel momento eri terrorizzata che lui morisse. Quando ti disse cos’era e che la
ferita non poteva ucciderlo lo stringesti a te, piangendo per la paura di
perderlo. Poco dopo ti portò dai suoi, presentandoti come la sua mate e Soul of
Death, specificando che però ancora non c’era nulla tra di voi. I suoi la
presero più che bene e non solo loro, era spaventato che vi vietassero di stare
insieme, invece senza dir nulla il padre fece sì che il tuo patrigno proponesse
le nozze, ovviamente Shin capì che era opera di suo padre ma…non voleva
perderti, aspettò tuttavia che tu fossi innamorata…e strano ma vero…lo eri. Nel
momento in cui capisti che non era per la maledizione che ti amava, era vero
che tutti ti trovavano perfetta ma i demoni non andavano mai all’innamoramento,
era una cosa quasi impossibile per loro da raggiungere, quindi avere Shin che
era un demone e ti amava…significava davvero essere amata…e il tuo cuore…il
nostro cuore…cominciò a battere per lui
-Chi mi ha messo la maledizione?
-Non posso dirtelo, vorrei ma devi ricordare. Se non ricordi
da sola i tuoi poteri non si sveglieranno e se non accadrà stavolta potresti
davvero perdere tutto
-Però come mi hai raccontato le cose le ho ricordate, non
può funzionare anche per…
Lei scosse la testa- sarebbe bello ma no. Ti ho solo
riempito gli spazzi tra memorie che avevi già richiamato a te. C’è ancora
troppo che ti manca per poterlo fare con ricordi come chi ti ha fatto tutto
questo. Ora torna alla realtà, Shin è in pensiero
****
-Pam?
-Sono qui- disse lei alzandosi piano a sedere
-Che è successo? Sei come svenuta di colpo –disse lui
preoccupato- stai male?
-No…la mia coscienza o qualsiasi cosa sia quella cosa, mi ha
chiamata per raccontarmi una parte del mio passato
Shin si rilassò- quale?
-Da quando sono stata adottata a quando mi sono innamorata
di te- disse lei sorridendogli
Lui le baciò la mano con l’anello- ancora mi chiedo come sia
stato così fortunato
-Non sai quanto lo sia stata io Shin- disse lei buttandogli
le braccia intorno al collo