WitchandAngel : Capitolo 75: Ho amato...sono caduta 5/6

Capitolo 75: Ho amato...sono caduta 5/6

Capitolo 75: Ho amato…Sono caduta 5/6

-Urien come sei caduto? –chiese Shin
-Mi sono innamorato di una donna umana…non l’hanno presa bene- rispose lui
-Non succede per i demoni? –chiese Vex notando la faccia disgustata di Shin
-No, anzi i miei erano molto felici quando gli ho detto che avevo trovato una donna da amare, da noi non c’è questo razzismo. Nemmeno i più puri di sangue sono così problematici per chi ami…- rispose Shin
-Avrei detto che sarebbe stato al contrario- ammise Falcon
Pandora si appoggiò a Shin- mi chiamano…
-Ok…ci vediamo dopo- disse lui prendendola quando perse i sensi
-Che è successo? –chiese Loki
-Qualcuno comunica con lei- rispose Shin- quanto manca all’isola?
-Beh un paio di ore minimo- disse Orion
******
-Dove sono ora?
-Ciao- disse una figura con un mantello bianco
-Ok…tu chi sei?
La figura si tolse il cappuccio e rivelò due occhi color argento e capelli platino, era molto simile a Pandora e aveva gli occhi lucidi- non puoi ricordarmi anche se la tua memoria fosse intera, non ci siamo mai incontrate…ti ha preso prima che potessi anche solo tenerti in braccio
-Mamma? –chiese Pandora
Lei annuì- sei così tanto cresciuta- disse lei avvicinandosi e stringendola- vorrei tanto poterti stringere fisicamente…ma lui mi ha rinchiusa, come ha rinchiuso gli altri figli, i miei fratelli e le mie sorelle…se non fosse che possiamo comunicare nei sogni non saprei nemmeno se sono vivi…
-Mah perché fare tutto questo? Perché rinchiudere tutti eccetto me?
-Perché non sa che poteri tu hai
-Cioè ha avuto sua figlia per secoli e non sa nemmeno che poteri ho?
-Non ho mai detto che fosse attento ai particolari…o meglio non ha mai prestato attenzione a te piccola mia…pensava come sempre che le donne fossero deboli, ma si sbaglia…vorrei farti vedere una cosa…ma non sarà bella
-Va bene…
-Potrebbe aiutare a far tornare qualche potere ma sono miei ricordi e non tuoi quindi non so quanto possa funzionare ok?
Lei annuì.
****Secoli prima****
-Sei ancora viva eh? –rise una voce. Gli occhi della madre si aprirono e guardarono il proprio riflesso allo specchio posto davanti al letto
-Tu maledetto bastardo…
Lui rise- sempre combattiva devi essere vero?
-Non sono mai stata facile da sottomettere- disse lei provando a colpirlo finendo di nuovo bloccata sul letto da lui ora visibile, aveva capelli scuri e occhi neri- non ti darò mai ciò che vuoi…
-Dovresti invece mia cara…ho preso potere così facilmente che nemmeno con le tue avvertenze hai potuto fermarmi…i otto nostri fratelli li ho fatti sparire e vi ho reso prigioniere mie, tu e le nostre otto sorelle…eppure tu sei l’unica che ancora è qui con me…le altre hanno ceduto appena dopo che le ho, come dici tu, stuprate. Mi hanno dato un figlio e io le ho spedite nelle loro dimore con una finestra che possa permettere loro di vedere i figli, un’altra però e puntata su di te…ho lasciato anche che comunichino tra loro, non usciranno di lì…stai dando uno bello spettacolino sai? Quanto tempo è passato? Un secolo? Due? Quando ti arrenderai?
-Non ti darò un figlio- disse lei- non dopo ciò che hai fatto…
-Già forzarmi su di te e usare anche la magia ha creato solo femmine…
-Che tu hai ucciso…
-Non servivano…- disse lui- perché non ti arrendi? –le accarezzò il viso per poi far scivolare la mano sulla colonna vertebrale- non mi pare di essere un cattivo amante dopo tutto
-No a letto sei fantastico, peccato che preferirei morire che averti come partner- disse lei tirandogli un calcio alle parti intime e tentando di fuggire, invano
-Non abbiamo già fatto questo gioco? –chiese lui bloccandola con delicatezza contro il muro- non puoi sfuggirmi mia cara…se una delle altre avesse fatto così sarebbe morta sai?
-Uccidimi allora che aspetti, meglio morta che tua
Lui scosse la testa e le baciò il collo- non posso amor mio…sei la ragion stessa per cui io ho iniziato tutto. Volevo un regno per noi due insieme…ma tu avvertisti gli altri e io fui costretto a prendere provvedimenti molto seri con loro…tutto perché tu non puoi star zitta…-la girò e la costrinse a baciarlo- quando stai zitta sei molto più carina sai?
-Tu sei malato…e se volevi solo me perché forzarti sulle nostre sorelle?
-Oh quello? Visto che con te non riuscivo a avere figli maschi ho voluto vedere…ma più che altro volevo dei figli maschi con poteri forti e l’unico modo era averli da loro…anche se devo dirlo che dopo una volta non le ho più toccate, con te invece…non è che ti piace essere trattata così vero? Infondo…potrebbe essere una tattica la tua per farti portare a letto da me…se è così puoi non farlo, ti porterei a letto comunque…
-Non avrò i miei poteri in questa maledettissima stanza, ma la mia sanità mentale c’è ancora brutto stronzo…fidati se volessi qualcuno tra i miei fratelli, avrei scelto tutti eccetto te…o sarei diventata lesbica piuttosto che essere tua
Lui fece una smorfia e le forzò in gola una pozione dal colore rossastro- forse non hai capito…non hai scelta mia cara…voglio un maschio o continueremo questo giochetto…a te la scelta…e ora scusami…o dei figli da vedere…tornerò tra poco…infondo non abbiamo ancora giocato no?
Detto questo sparì lasciandola sola nel letto. Si guardò allo specchio, i lunghi capelli lisci liberi la circondavano sul letto, gli occhi d’argento stanchi e sull’orlo del pianto, dimostrava appena diciannove anni e tra le sorelle e i fratelli era la più piccola, ma la più potente. I suoi poteri erano descrivibili come il destino, di fatto sapeva tutto di ogni essere che nasceva, ne tesseva lei i fili in modo che nessuno avesse un destino crudele e che morisse il più tardi possibile, vivendo una vita serena, bella, era la conoscenza stessa anche, la più saggia tra tutti e oltre a questo aveva il potere di viaggiare nei sogni, cosa che le permetteva, almeno di notte, di fuggire da quella orrida realtà creata dal fratello. Aveva raccolto prima che lui cercasse potere una copia dei poteri delle sorelle e dei fratelli, voleva usarla per prendere lei potere, cosa che avrebbe poi ridato agli altri, e poter battere il fratello…purtroppo le copie non volevano legarsi a nessuno di loro, fece una copia dei suoi poteri e, senza essere vista durante una delle notti in cui lui si forzava su lei aveva copiato i suoi. Aveva provato a dare i poteri a ogni figlia che aveva avuto, purtroppo nessuna di loro aveva abbastanza forza per prenderli, i maschi invece morivano prima ancora che potesse provarci. Era sull’orlo della follia, aveva paura e era stanca di opporsi…sentì la pozione far effetto e le lacrime cominciarono a cadere…
-Un maschio…-disse piano, si aspettava di sentirlo morire ma no, lui rimase vivo in lei fu allora che sentì qualcos’altro- …una femmina…gemelli?
Prima di potersi chiedere come questo fosse fattibile provò a dar al maschio i poteri, ma egli li rifiutò, provò con la femmina e per la prima volta questi accettarono il nuovo portatore. Sorrise, non sapeva che conseguenze avrebbe avuto il suo gesto, ma sentiva che mentre il piccolo dimostrava già segni di poteri lei non ne mostrava, questa forse era l’unica soluzione per salvare entrambi? Finger che lui fosse il solo con i poteri? Perché la figlia aveva poteri…o almeno sperava e non che le copie dopo secoli fossero andate distrutte per la sua fretta. Sorrise mentre le lacrime scendevano…
-Oh ora piangi e ridi? Sei impazzita
Lei lo guardò- non puoi uccidere questa femmina
Lui alzò un sopracciglio- ah no?
-No se vuoi che il suo gemello, il tuo prezioso maschio, resti vivo…gli altri non sono mai arrivati al punto di mostrar poteri…non puoi rischiare…sei in trappolato con una femmina…
Lui si avvicinò e sfiorò il ventre di lei- potente il mio maschio…lei nessun potere…beh…posso accettarlo così. Infondo una piccola te che mi segue per casa non sarebbe male…- notò lo sguardo terrorizzato di lei e rise- oh no tranquilla…non sono tipo da andare con le proprie figlie…la terrò viva…solo perché così avrò il mio maschio, ma questo non significa che lei vivrà oltre la data di nascita…vado a avvertire i loro fratelli…a dopo mia cara
Una volta sola lei sfiorò il ventre- non puoi morire piccola…non puoi morire…- una visione le apparve- non potete morire nessuno di voi…l’unico modo per ucciderlo è che voi siate uniti…
****
-Mi dispiace…-disse la donna guardando Pandora- avrei dovuto prevederlo…avrei dovuto avvisare prima trovare una soluzione…
-Non è colpa tua…-disse Pandora stringendola- sei in contatto con tutti i miei fratelli?
Lei annuì- e i tuoi zii
-Ho bisogno che trovi Neipleh, ho bisogno di sapere dov’è
-Posso provare ma perché lui?
-Perché siamo gemelli…ho la sensazione che come Shin mi abbia fatto ricordare buona parte del mio passato con lui, Neipleh possa farmi ricordare il mio passato con i miei fratelli e i miei poteri…devo almeno provare
Lei annuì- d’accordo…proverò
-Ci rivedremo presto mamma te lo prometto
-Purtroppo penso che ci rivedremo molto tardi invece…ci vorrà tempo perché voi troviate me amor mio, le mie visioni dicono che troverai prima i tuoi fratelli che me.
-E allora ci metterò poco a trovare te- disse Pandora- a presto
-A presto piccola…
*****
-Pam? –chiese Shin
-Ho visto la mia mamma…-disse lei alzandosi- dove siamo?
-Sull’isola- disse Shin- stai bene?
-Si…ora si…
-Pronta a vedere le tue figlie? –chiese di nuovo
-Direi che è ora che le veda non credi?


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