WitchandAngel : Capitolo 78: Ti proteggerò 6/6

Capitolo 78: Ti proteggerò 6/6

Capitolo 78: Ti proteggerò 6/6

Pandora era seduta alla scrivania del suo studio e stava cercando informazioni sugli oggetti che le servivano. Stava anche cercando luoghi dove lei non potesse entrare, le memorie del passato riaffioravano sempre più in fretta e il suo cervello stava tornando lucido, sveglio come prima. Le memorie di secoli stavano bussando con prepotenza per essere ricordate e la testa le scoppiava per l’ammonto di informazioni che stava ricevendo, nomi, volti, date…si stava velocemente ricordando come si comportava nel passato e molte cose che lei ricordava la stavano facendo salire domande su se stessa.
-Pam? –chiese Urien entrando
-Urien, dimmi –disse lei senza alzare gli occhi, non aveva voglia di perdere tempo e si era stancata di provare a respingerli ormai.
-Io…so che sei sposata, che hai dei figli, ma non posso non provare ciò che provo. Io voglio proteggerti…mi basta questo
-Urien sono sposata- disse Pam
-Mi basta solo starti vicino- disse Urien
Lei sospirò- fai come vuoi
Lui sorrise uscendo. Lei scosse la testa- se volevo un pennuto mi sposavo Phael…
****Secoli prima****
-Andiamo piccola non è pericoloso te lo prometto- disse Phael
-Phael non…- disse lei
-Fidati di me piccola, ti proteggo io- disse lui prendendola in braccio e aprendo le ali- visto? Apri gli occhi non devi temere nulla, sei con me
-Beh…è bellissimo qui ma…devi proprio tenere le mani lì?
-Forse no…allora apri le ali? Voglio insegnarti a volare ricordi? –chiese Phael muovendo le sue bianche
-Le mie non sono come le tue Phael- disse lei
-Avanti, non è la prima volta che le vedo piccola, a me piacciono- disse lui
Lei sospirò e aprì piano delle grandi ali di diamante con parti in altre gemme preziose
Lui sorrise- sono meravigliose piccola
-Non mi piacciono…
-Ma perché?
-Sono appariscenti, eccessive…
-Io sono appariscente e eccessivo per natura mia cara, le tue ali sono meravigliose come te…ora vieni ti insegno ciò che so…prima di tutto…
****
-Phael perché ami volare?
-Mi fa sentire libero, è l’unico posto dove papà non può farmi paura
Lei sorrise- papà non è spaventoso
-Per me lo è
-Allora devi solo lasciare che io ti protegga ok? –sorrise lei
*****
-Phael questa è l’ultima volta che tu ti opporrai al mio volere- disse l’uomo
Lei guardò i fratelli tremare e Phael evitare lo sguardo
-Non hai nulla da dire? –chiese lui
Phael scosse piano la testa
-Farai una settimana nella foresta nera…
Lei sbarrò gli occhi, la foresta nera era dove li puniva, non ci era mai stata ma sapeva cosa c’era lì dentro, sapeva che dentro la foresta era l’unico luogo dove loro potevano essere feriti, non morivano ma loro dicevano che avrebbero preferito la morte a quella foresta…non poteva permetterlo- stai esagerando!
-Piccola non…- provò Argos ma lei si mise tra il padre e Phael ignorandolo
-Come scusa? –chiese lui guardandola- mi stai rispondendo?
-Volevi una risposta? Eccotela Fottiti. Non manderai Phael da nessuna parte
-Stai forse mettendoti sul mio cammino figlia mia?
Avvertirono tutti l’aria di gelo che lui creava, era la paura infondo, la paura stessa…ma su di lei- no ti sto dicendo di fotterti, sono stanca di star zitta
-Mi stai rispondendo…- era una constatazione più che una domanda- mi osi rispondere?
-Lascia i miei fratelli in pace vecchio
Lui la alzò per la gola- non osare rispondermi
Lei sorrise sadica- pensi di spaventarmi?
Lui strinse la presa ma il suo sguardo, il suo sorriso non cambiarono- smettila
-Di far cosa?
-Devi provare paura!
Lei sorrise se possibile di più- non ho paura di morire…perché dovrei temere te?
Lui la lasciò andare e guardò i figli ancora spaventati- perché su te non funziona?!
-Una misera anima come te spaventare me? Sei inutile, vuoto, così misero che è costretto a usare trucchetti per comandare…non sei nulla, non sei nessuno –lei fece un passo in avanti e lui indietro- paura? Di te? Non mi fai paura, non mi farai mai paura, morirò prima di provare terrore di te. Non sei nulla…sei solo un inutile essere vivente così inutile che senza il mondo sarebbe lo stesso…forse migliore…non hai fegato- si avvicinò ancora- o coraggio, o determinazione, non tieni testa a tua figlia…non tieni testa a una bambina di cinque anni…e pretendi di comandare il mondo? –lei sorrise di più- mi domando come sarebbe vederti morire…ti assicuro che non mi dispiacerebbe ridere sulla tua tomba…non provare a toccare i miei fratelli “papà”, non te lo lascerò fare…intesi?
-Non costringermi a ucciderti piccola…
-Non è un problema…uccidimi, voglio vederti provare…non mi importa di morire…ma non ti darò mai la soddisfazione di farlo…continuerò a vivere per sempre…solo per darti i peggiori incubi che io possa darti…sarò l’ombra nelle notti oscure, sarò la vocina che ti chiama nel silenzio, sarò ogni singola paura che tu possa provare…sarò ciò che ti terrà sveglio la notte…lo sappiamo entrambi che io non dormo mai…il tempo lo dovrò pure impegnare non credi? Renderti la vita un inferno pare divertente…
Lui indietreggiò ancora- me la pagherai…
-Contanti o carta? –chiese lei- mi chiedo il tuo prezzo quale sarà…
-Che intendi?
-Morte e vita prima o poi tutti pagano, beh eccetto i due in questione, mi chiedo quanto alta sarà la tua di parcella…parecchio direi…- sorrise lei tranquilla, per poi sorridere angelicamente- sparisci prima di dover pagare papino…non ti piacerebbe il prezzo…
Lui indietreggiò ancora prima di sparire nel nulla.
-Piccola…cosa hai…come hai fatto?
Lei guardò i fratelli- ve l’ho detto, vi proteggerò io da lui…per il semplice fatto che io non ho nulla da perdere se muoio…non ho paura e se non hai paura i suoi poteri non funzionano su di te…vi va di giocare a nascondino?
*****
Pandora sorrise- oh “papino” non sai contro cosa ti stai mettendo…e credo proprio che ti pentirai di avermi sfidata…prima non avevo nulla da perdere…ora ho qualcosa per cui combattere…prendere mio figlio è stato un grosso errore…perché stavolta non solo non ho paura di te…ma ho voglia di farti fuori…e fidati…non sarò per nulla gentile con chi tocca la mia famiglia…


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