Capitolo 98: So che non ho diritti…ma voglio che vivi.
Elphien si mosse in fretta per i corridoi, conscia di essere
seguita, ma non aveva scelta. Vide la sezione con le celle e si affrettò verso
la zona tenendo il mantello ben chiuso.
-Elphien! –disse Shin appena la vide
-Shin- sorrise lei sfiorandogli il viso
-Mamma- dissero i figli avvicinandosi
Elphien aprì la cella- non sono sola
Shin uscì in fretta e poco dopo qualcuno uscì da sotto il
mantello in braccio alla moglie- e questo piccoletto chi è?
-Io sono Ethan- disse lui giocando con la coda
Shin lo prese in braccio- è la prima volta che abbiamo un
licantropo come figlio…ciao lupetto…
Lui si accoccolò con il padre- papà!
Morgan si avvicinò- hey fratellino, io sono Morgan
-Ciao…-disse lui giocando con la sua mano
Lilith gli accarezzò la testa- è così carino!
Morgana annuì- è pur sempre nostro fratello, che ti
aspettavi? Era ovvio che fosse carino
Shin sorrise e fece per dire qualcosa quando un forte vento
lo riscaraventò nella cella con il bambino e i figli. Per fortuna il suo
istinto l’aveva aiutato a proteggere il piccolo dall’impatto
Ethan ringhiò- lascia stare mamma!
Elphien si girò in tempo per vedere un animatronix prenderla
per la gola
-NO! –Shin diede Ethan a Lilith e si avvicinò alle sbarre-
mollala. Ora!
-Altrimenti? –chiese l’animatronix ridendo- oh non
preoccuparti, ho disposto degli animatronix ribelli…ora posso prendermi Elphien
e andarmene da qui
-Molla mamma coso di ferro- disse Morgan provando a evocare
qualcosa
-Idioti, siete in una zona dove i vostri poteri sono pari al
niente- rise lui
Neipleh guardò i ragazzi fissare dalle loro celle la scena-
inutile dirlo, nemmeno loro sono utili
Loki batté contro le sbarre- merda…
-Oh andiamo, un dio falso come te non può farmi male anche
con i poteri- rise l’animatronix
Loki strinse i denti. Era vero. In quel mondo gli dei non
erano che una delle tante razze, nulla più che una specie che poteva essere
uccisa…erano i creatori quelli veramente potenti…il fatto era che nessuno li
aveva mai più visti.
Lilith strinse Ethan- calmati piccolo…
-Calmati?! –disse lui- la vita di mamma è in pericolo visto
che non ha tutti i poteri e tu mi dici di calmarmi?! Ma sei idiota o cosa?!
Neipleh guardò il piccoletto- ha un bel caratterino…
Shin annuì- i nostri figli hanno sempre intelligenza e
caratteri fuori comune…molla mia moglie ora!
Elphien aveva messo una mano su quella robotica
dell’animatronix e stava sorridendo- mi ricorda…qualcosa…
Neipleh sbarrò gli occhi- non…
****Secoli prima****
-LASCIA ANDARE MIA SORELLA! –urlò Neipleh trattenuto da
Argos- LA VUOLE UCCIDERE LASCIAMI!
Argos scosse la testa- non possiamo fare nulla…
-SEI UN VIGLIACCO! SIETE TUTTI DEI VIGLIACCHI! COME POTETE
STARE QUI BUONI CON LEI NELLE SUE MANI!?
Elphien sorrise mettendo una mano sulla mano del padre che
la teneva per il collo- interessante…scelta…
-Hai ancora fiato in gola eh? –chiese l’essere nel corpo del
padre
-Io…non…posso…morire…sai…perché?
Lui strinse di più- vedrò di ucciderti allora…
******
-Io…non…posso…morire…sai…perché? –chiese Elphien
all’animatronix
-Non mi interessa- disse lui lanciandola contro un muro. Non
sarebbe morta per così poco, o almeno questo pensava l’animatronix. Ma il colpo
ruppe il muro facendola infilzare in un palo di ferro acuminato giusto dove
c’era il cuore. Elphien cadde a terra immobile.
-NO!
****
-NO! No…non doveva morire! Maledizione! Ho perso il
controllo di sto dannato robot! –urlò l’essere cercando di controllarlo di
nuovo
Reaf lo fissava in silenzio e l’unica cosa che riuscì a dire
fu- sei felice ora?
*****
Intanto il rintoccò di un orologio segnava la fine
dell’assenza di poteri per Elphien.
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