WitchandAngel : Capitolo 1: Sister

Capitolo 1: Sister


The New King

Capitolo 1: Sister

Demoni e angeli non sono mai andati d’accordo. Non è un mistero che i due a capo dei due regni, Lucifer e Michael, non solo si odiavano ma ovviamente c’erano delle rivalità tra i due. Ma non è di loro che ci dobbiamo preoccupare ma dei loro figli.
Di Damon, figlio di Lucifer, e di Ciel, figlio di Michael. Damon aveva capelli neri e occhi rosso sangue, dal padre non aveva di certo preso la pazienza o la strategia politica, ma il carattere poco calmo, la voglia di fare a botte e il fascino demoniaco sì. Le sue ali erano totalmente nere, simili in forma a quelle degli angeli ma non come quelle del padre, se non si fosse saputo di chi era figlio si poteva pensare a un serafino caduto o a un demone nobile. Ciel invece aveva capelli biondi e occhi azzurri, era identico al padre sia come aspetto che come carattere, se non fosse che il padre era molto più tollerante di lui sui demoni, aveva ali bianche ma come Damon non somigliavano per nulla alle grandi ali del padre.
Le ali di Lucifer erano enormi ali d’angelo nere con pietre preziose e le punte tendenti al rosso sangue, decorate da catene d’oro e gemme di un bagliore oscuro, erano simbolo del suo potere; le ali di Michael erano enormi ali d’angelo bianche, con pietre preziose e le punte tendenti all’oro, anche lui aveva delle catene d’oro con gemme di una luce purissima, simbolo della sua posizione divina. Neanche a dirlo erano così simili e allo stesso tempo opposti perché erano cresciuti come fratelli.
Dovete sapere ora che Damon e Ciel…non vanno esattamente d’accordo, anzi da quando i due sono entrati in contatto è guerra aperta tra angeli e demoni…e nonostante l’idea di farli frequentare una scuola per soli angeli e demoni per farli integrare meglio le cose non sembrano migliorare. E il fatto che siano stati inseriti nella stessa classe non aiuta di certo a farli integrare tra di loro. Anzi peggiora la situazione.
Ciel era figlio unico ma Damon aveva una sorella minore che il padre aveva deciso di mandare quell’anno a scuola con lui, in classe con lui. La ragazza era di fatto riuscita a saltare un anno di scuola grazie alla sua mente, era considerata un genio e neanche a dirlo ne andava molto fiero, ma non lo avrebbe mai detto ad alta voce o alla diretta interessata
-Levati pennuto- disse Damon nervoso
-Che hai demone, alzato dal lato sbagliato del letto? Sei più nervoso del solito- disse Ciel
Lui sospirò- mia sorella si trasferisce qui oggi…ma che cazzo dico, non sono affari tuoi pennuto! –disse scorbutico lui andando dal suo gruppetto
-Fantastico due Damon- commentò Eva, un angelo con capelli biondi e occhi castani, spazzolandosi i capelli
-Magari non è come lui- provò Sya, un angelo biondo con occhi verdi, finendo la corona di margherite che stava facendo
-Ne dubito, è figlia di Lucifer- rispose Nicholas, un angelo biondo con occhi castani, sistemandosi la cravatta della divisa
-Concordo. Sarà una pena averla qui- sospirò Ilias, un angelo biondo con occhi verdi. Era preoccupato per Ciel, era il suo migliore amico da anni e sapeva quanto fosse complicata la situazione tra lui e Damon.
Era abbastanza facile distinguere gli angeli dai demoni. Gli angeli avevano capelli rigidamente di qualche tonalità di biondo, i demoni li avevano di qualsiasi tonalità eccetto il biondo. Gli occhi degli angeli erano castani o verdi, celesti li aveva solo la famiglia del principe dei cieli. I demoni li avevano castani o neri, rossi li aveva solo la famiglia reale degli inferi.
-Tutto bene Damon? –chiese Milly, una demone dai capelli rosa e occhi neri, ritoccandosi le labbra rosse
-Sembri avere un diavolo per capello- commentò Jessica, una demone con capelli viola e occhi neri, fumandosi una sigaretta
-Sul serio hai un’aria spaventosa oggi- commentò John leggermente preoccupato, era un demone dai capelli rossi e occhi castani, era il migliore amico di Damon e ci teneva molto a lui
-Damon? Cos’hai? –chiese Logan, un demone dai capelli blu scuro e occhi castani, posando il coltellino con cui giocava
-Nulla, mia sorella verrà a scuola oggi- rispose Damon
-Tua sorella? –chiese John- non l’hai mai fatta vedere a nessuno…
-Scommetto che è perché è una vera figa e non vuoi che te la rubino eh? –scherzò Logan
Damon sospirò- fosse quello il problema…
John lo guardò- hey…sai che puoi parlare con noi o con me almeno se ti devi sfogare no?
-Grazie ma…capirete quando la vedrete oggi in classe con noi- rispose lui sospirando
La campana suonò tre volte e gli studenti, con poca allegria, si diressero in classe.
-Buongiorno miei cari- sorrise la professoressa angelo
-Buongiorno? Che cazzo di buon giorno è vedendoti spaventapasseri mal cresciuto? –chiese il professore demone
La professoressa evitò di rispondere- oggi avremo un nuovo demone in classe
-Esatto stronzetti. La figlia di Lucifer si unirà alla nostra classe. Vedete di tenere le mani apposto o paparino viene a farvi la pelle chiaro? –chiese il demone
Damon batté la testa sul tavolino e sospirò piano. A dirla tutta odiava l’idea che sua sorella arrivasse a scuola per un solo motivo…
-Ciel puoi portare questi in segreteria? –chiese la professoressa dandogli dei fogli
-Certo- sorrise lui sparendo fuori dalla porta
Damon guardò la porta e chiuse gli occhi. Sarebbe stata una lunga giornata…
****
Ciel camminò in fretta per i corridoi per tornare in classe, usare le ali era proibito e quindi non si potevano vedere le ali, corna o aureola di ambedue razze, questo era fatto per aiutare a unire i due lati a detta dei prof. Stava pensando a quale strada fare per tornare il più in fretta possibile quando andò a battere contro qualcuno e fece finire quel qualcuno a terra. Il primo pensiero fu un demone visto che era orario di lezione e solo loro mancavano le lezioni o arrivavano in ritardo di solito.
-Mi spiace! –disse subito girandosi per offrirle una mano e aiutare la persona in piedi- sei fe…rito?
-Sto bene –disse una melodiosa voce femminile con un sorriso sulle labbra.
Onestamente? Se non fosse stato già certo dell’esistenza degli angeli, in parte perché era parte della specie, avrebbe creduto in loro solo per averla vista in quel secondo. La ragazza di fronte a lui aveva un viso dolce, pelle di porcellana, occhi color ghiaccio, lunghi boccoli platino che le arrivavano alle ginocchia e due labbra rosse che invitavano a baciarla. Era alta per una ragazza e slanciata, aveva curve evidenti accentuate dal fatto che aveva una vita stretta e che era magra. Indossava delle calze con reggicalze bianche, scarpe nere con il tacco, una camicetta bianca abbottonata alla perfezione era senza maniche visto che erano nella stagione estiva, la gonna nera con il bordo di pizzo dell’uniforme che arrivava al ginocchio, ora alzata leggermente a causa della caduta, il fiocco della divisa era stato legato per bene al suo collo e aveva un corpetto in pelle nero ben stretto, cosa che accentuava di nuovo il seno.
“Cavolo smettila di fissarle il seno! Sei un angelo andiamo!” si disse Ciel offrendole un sorriso- ti aiuto
-Oh…grazie- sorrise lei chiudendo gli occhi un secondo. Le lunghe ciglia accentuavano gli occhi e la cosa la rendeva ancora più carina negli occhi di Ciel. Lei accettò la mano alzandosi con il suo aiuto e lui sentì il cuore aumentare i battiti per il semplice contatto mentre pensieri poco casti iniziavano a farsi passo nella sua mente.
-Mi spiace davvero, ero di corsa e non ho guardato davanti –disse lei poggiando le mani insieme e facendo un leggero inchino
-Non ti preoccupare! Ero distratto anch’io! –disse lui subito passandosi una mano tra i capelli- ecco…sei nuova?
-Si- sorrise lei allegra- stavo cercando la segreteria per finire le informazioni e poi speravo di andare a lezione prima della fine dell’ora, sarebbe così imbarazzante entrare a metà…
Lui sorrise- vero…la segreteria è quella porta alla tua destra, basta che scendi per questo corridoio…ecco…ci vediamo in giro?
Lei sorrise- lo spero, buona giornata Ciel
Lui sorrise guardandola allontanarsi tenendo la borsa davanti a sé e camminando con un passo elegante. Qualcosa suonò nella sua mente- non ti ho detto il mio nome…
Beh se era un angelo era logico che lo sapesse no?
Scosse la testa e corse in classe. Doveva calmarsi anche, quei pensieri non erano da angelo del suo calibro.
****
Si sentì bussare e uno dei golem entrò per dare ai due professori la nota dalla segreteria e uscì velocemente come era entrato.
-Classe silenzio- disse la professoressa
-Zitta marmaglia- disse il professore
-Puoi entrare cara- disse la professoressa guardando la classe
Ciel guardò la ragazza di prima entrare con calma. La reazione dell’intera classe fu la stessa, ambedue i sessi si ritrovarono immediatamente attratti alla ragazza. Alcuni demoni sorrisero all’idea di “sporcare” un angelo. Damon sorrise piano appena la vide e ridacchiò all’impressione dell’intera classe. Lei guardò timidamente i suoi nuovi compagni di scuola e sorrise allegra quando i suoi occhi incontrarono la figura di Damon. Purtroppo l’intera classe non poteva vedere chi stava guardando di preciso ma la maggior parte era o arrossita o cercava di calmare gli ormoni. I due professori non erano da meno.
-Tu sei…- iniziò il professore stranamente gentile, non riusciva nemmeno ad alzare la voce di fronte a quel viso gentile
-Mia- disse Damon scendendo i gradini e arrivando alla cattedra per poi mettere un braccio intorno alla vita della ragazza. Le classi erano basate su un modello universitario, mettendo i posti più in alto rispetto alla cattedra così da dare modo a tutti di vedere che cosa succedeva alla lavagna.
-Damon –disse Ciel alzandosi- non è educazione toccare estranei così
-Eh? E chi ha detto che siamo estranei? –chiese lui abbracciandola tranquillo, lei non sembrò a disagio cosa che iniziò a far temere tutti che i due fossero molto…intimi. I demoni avevano paura di aver perso una preda e gli angeli che un angelo stesse per cadere- non siamo estranei no?
Lei scosse la testa tranquilla- sarebbe strano esserlo visto che viviamo insieme…
-V…vivete insieme? –chiese Ciel ma lo stavano mentalmente chiedendo tutti
Lei sorrise serena- mi spiace per non essermi presentata, il mio nome è Angélique Desdemona, sono la figlia di Lucifer e sorella minore di Damon. Spero andremo d’accordo d’ora in poi.
Damon sorrise allo sguardo di disperazione apparso negli angeli e di incredulità apparso nei demoni- vieni, ti siedi accanto a me su
-Va bene? –chiese lei dolcemente cercando conferma dai professori, il suo atteggiamento era tutto eccetto demoniaco questo era poco ma sicuro.
La professoressa arrossì- s…sì certo cara
-Non vedo problemi- disse il professore con un tono calmo cercando di calmare il sangue che gli pompava nelle vene.
Damon la condusse al posto e le mise un braccio intorno alla sedia di lei mentre lei tirò fuori il blocco appunti. I prof ripresero la lezione, mancando completamente però la voglia di litigare tra di loro, e con enorme piacere di entrambi notarono che Angélique non solo stava seguendo la lezione ma stava anche prendendo appunti, cosa così assurda nel lato demoniaco che per la professoressa fu motivo di gioia, quasi voleva piangere dalla felicità. Il professore era semplicemente felice di venir ascoltato tanto per cambiare, il che gli diede una strana sensazione di superiorità nell’avere la piena attenzione di lei. Il resto della classe era più concentrato a fissare lei di nascosto che su cosa c’era scritto alla lavagna, i demoni erano molto ovvi mentre gli angeli provavano a fingere di essere attenti almeno in parte. L’unico completamente a suo agio era Damon, anche se era leggermente infastidito che Ciel avesse attenzioni per sua sorella ma…beh…avrebbero risolto anche quel problema no?




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