Capitolo 26: Bad Day to be
a princess
Non c’è mai fine al male.
Non c’è mai stop alla sfiga.
Non c’è mai un momento di pace
nella vita.
Ricordava benissimo fin da piccola
che cosa le dicevano i suoi genitori.
“Hai un potere speciale”
“Chiunque ti sposerà comanderà i
mari”
“Il tuo è il potere che cambierà
il mondo”
Aphmau era nata con un potere
particolare.
Una connessione alla gemma dei
mari che proteggeva i regni delle Mermaid e dei Merman.
Quella gemma le permetteva di
controllare ogni singolo angolo di mare al punto tale che poteva, volendo,
provare a distruggere a parecchi giorni di nuoto di distanza qualche Siren e
ciò era stato provato vero più volte.
Era un potere spaventoso.
Un potere che sarebbe diventato di
chiunque l’avesse sposata.
Era il potere che suo padre voleva
per sé ma che sua madre ebbe modo di salvare dandolo alla figlia.
L’impazienza del re nel volere
avere la moglie a letto gli era costato il potere, Aphmau era già nello stomaco
della regina quando essa fu forzata a dire sì.
Non capiva cosa fosse successo
alla madre dopo ma capiva benissimo che non era una vita felice la sua.
Sapeva che la madre era una
straniera e poteva capire che il padre era stato aggressivo.
Aveva capito che era stata forzata
molto prima di capire che fosse stata rapita.
La domanda che le restava era un
semplice, perché?
Perché era ancora a palazzo?
Perché non scappare?
Perché non lottare contro il re se
aveva il potere?
Perché non aveva scelta era l’unica
risposta plausibile che le veniva in mente.
Quando si era risvegliata era
nella sua camera da letto, legata.
-Aaron? –chiamò piano cercando il
pirata
Ricordava di essere andata a
dormire con Aaron e poi…
Un tentacolo, l’attacco…il buio…
Era stata rapita?
No era stata rispedita a casa per
meglio dire.
Si guardò intorno, percependo l’orrida
acqua delle Siren.
Doveva andarsene di lì e in
fretta. Mosse la coda provando a sciogliere la corda con tutta se stessa.
-Andiamo…
Due Siren entrarono appena
sentirono del movimento- il principe l’aspetta
-Cazzo… -mormorò Aphmau venendo
trascinata. Perché era così debole? Cosa le avevano fatto?
La porta si aprì piano e il principe
entrò con un ghigno- è tanto che non ci si vede mia amata fiancé
-Cosa mi hai fatto?
-Siero del sonno- disse il
principe- ti riprenderai in tempo per la cerimonia
Aphmau strinse i pugni piano.
Quello era decisamente un pessimo
giorno per essere una principessa…
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